ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
LA MOSTRA E CONVEGNO
"IL CODICE MAIMONIDE E I NORSA
UNA FAMIGLIA EBRAICA
NELLA MANTOVA DEI GONZAGA
BANCHE LIBRI QUADRI"
Valorizzare l’assoluta importanza dei
documenti storici. Ribadire con forza la diversità di influenze che
sta alla base della nostra identità. Riaffermare il valore della
cultura ebraica nell’ambito del pensiero umano. Sono questi gli
elementi che rendono attualissima e destinata non soltanto agli
studiosi ma anche al grande pubblico la mostra Il codice Maimonide e
i Norsa. Una famiglia ebraica nella Mantova dei Gonzaga. Banche,
libri, quadri, ideata e curata da Gino Famiglietti e Salvatore Settis
e allestita dal 23 ottobre 2018 al 5 gennaio 2019 presso la
monumentale Sala Alessandrina del complesso borrominiano della
Sapienza, sede dell’Archivio di Stato di Roma.
L’acquisto coattivo, mediante
l’esercizio del diritto di prelazione, ha scongiurato il rischio
che il Codice Maimonide approdasse a collezione privata (come
purtroppo spesso accade) e ha consentito invece che un documento di
inestimabile valore diventasse bene dello Stato italiano.
Il volume – acquistato nel 1513 da
Mosè ben Nathaniel Norsa, esponente dell’illustre famiglia di
banchieri mantovani distintisi nel corso dei secoli per il loro
appassionato collezionismo e per l’attività di committenza di
preziosi volumi – è un compendio bibliografico e archivistico che
testimonia la ricchezza della cultura rinascimentale italiana e della
storia italiana in generale, mettendo in luce le molteplici influenze
che hanno definito l’identità nazionale come una positiva
contaminazione di culture diverse e il ruolo della collettività
ebraica nell’Italia di quel periodo.
Il manoscritto – composto da 228
fogli in pergamena con legatura in pelle, arricchito da
pregevolissime miniature in foglia d’oro, fra cui una
rappresentazione del Paradiso terrestre, e da grafismi in rosso e blu
– è rimasto di proprietà della famiglia Norsa fino ai giorni
nostri, mentre il resto dell’importante biblioteca di famiglia è
andato disperso.
Dopo un anno sotto la cura dei
restauratori più bravi del mondo fra le stanze dell’ICRCPAL
(Istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio
archivistico e librario), assoluta eccellenza internazionale, il
volume sarà esposto per la prima volta, finalmente a disposizione
del pubblico e non soltanto degli specialisti. La mostra è
organizzata e prodotta dalla Direzione Generale Archivi del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con l’Archivio
di Stato di Roma e il Progetto Prin 2015: The Long History of
Anti-Semitism. Jews in Europe and the Mediterranean (X-XXI
centuries): Socio-Economic Practices and Cultural Processes of
Coexistence between Discrimination and Integration, Persecution and
Conversion, promosso dalla Sapienza Università di Roma, Università
degli Studi di Milano, Università di Pisa, Università degli Studi
di Genova. Durante il suo primo giorno di apertura al pubblico, il 23
ottobre, la mostra verrà arricchita da un convegno cui prenderanno
parte esperti da tutto il mondo, fra i quali la studiosa newyorchese
Evelyn Cohen e Johanna Weinberg dell’Università di Oxford.
Il progetto espositivo, articolato in
tre sezioni – Mantova ai tempi dei Gonzaga; Gli Ebrei a Mantova e
la famiglia Norcia: storia di un quadro; La Biblioteca Norsa e la
Guida dei Perplessi di Maimonide – presenta al pubblico, oltre al
manoscritto di Maimonide, altri 5 manoscritti miniati della
Biblioteca di Parma provenienti dalla biblioteca dei Norsa, tra cui
una Bibbia in ebraico del 1277, un Commento ai Salmi del XIV secolo,
una ulteriore copia, del 1377, della Guida dei Perplessi e 13
manoscritti dall’Archivio di Stato di Mantova relativi al
rocambolesco episodio che lega la storia della Madonna della Vittoria
di Andrea Mantegna (commissionata nel 1496 da Francesco II Gonzaga)
alle vicende della famiglia Norsa.
In aggiunta a questi preziosissimi
documenti, saranno in mostra anche una riproduzione 1:1 della tela
del Mantegna, attualmente al Louvre, e la tela originale della
Madonna col Bambino e Santi (anonimo, circa 1515), ugualmente
destinata alla Chiesa della Vittoria e raffigurante in basso membri
della famiglia Norsa in atto di contrizione (attualmente conservato
nella Basilica di Sant’Andrea in Mantova); e, infine, una maquette
della medesima Chiesa della Vittoria, costruita al posto della casa
dei Norsa, per cui fu commissionata l’opera del Mantegna.
L’operazione compiuta con l’acquisto
coattivo del Codice Maimonide costituisce un ulteriore tassello di
una lungimirante politica portata avanti negli ultimi anni dalla
Direzione Generale degli Archivi del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali. Il provvedimento di esproprio delle carte di
Giorgio Vasari, l’acquisizione della Lettera di Raffaello a Leone
X, delle carte dei fratelli Rosselli, del verbale manoscritto della
seduta del Gran Consiglio del Fascismo del 25 luglio 1943 che
esautorò Mussolini; ma anche le operazioni di tutela dell’archivio
di Giuseppe Verdi, delle carte di Cavour così come il recupero di
una parte degli archivi fotografici della rivista Difesa della razza,
testimoniano un “organico progetto di forte affermazione della
funzione pubblica degli archivi non come passivo e polveroso deposito
di cartacce ma come vivo strumento di ricerca per intendere la nostra
Storia e il nostro presente ” come ha scritto Salvatore Settis sul
Sole 24 Ore.
Orari mostra: dal lunedì al venerdì
dalle ore 9 alle ore 18 - sabato dalle ore 9 alle ore 14 - chiuso
domenica e festivi
ingresso gratuito
ingresso gratuito
Convegno
23 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15 alle ore 18.30
23 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15 alle ore 18.30
INFO
06 67235631-49
as-rm.mostre@beniculturali.it
06 67235631-49
as-rm.mostre@beniculturali.it
CREDITI
Il codice Maimonide e la famiglia
Norsa. Una famiglia ebraica nella Mantova dei Gonzaga. Banche, libri,
quadri
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
Sala Alessandrina
23 ottobre 2018 – 5 gennaio 2019
organizzazione e produzione
Ministero per i beni e le attività
culturali. Direzione generale archivi
Gino Famiglietti, Direttore
in collaborazione con
Archivio di Stato di Roma
Sapienza Università di Roma,
Università degli studi di Milano, Università di Pisa, Università
degli studi di Genova - Progetto Prin 2015: The Long History of
Anti-Semitism. Jews in Europe and the Mediterranean (X-XXI
centuries): Socio-Economic Practices and Cultural Processes of
Coexistence between Discrimination and Integration, Persecution and
Conversion. PI: Germano Maifreda
comitato scientifico
Giulio Busi
Alessandra Di Castro
Serena Di Nepi
Gino Famiglietti
Germano Maifreda
Mauro Perani
Salvatore Settis
ideazione e cura
Gino Famiglietti, Salvatore Settis
progetto e direzione dell’allestimento
Alessandra Quarto
coordinamento organizzativo
Cristina Farnetti
testi e didascalie
Cristina Farnetti
Daniela Ferrari
Luisa Onesta Tamassia
traduzioni
Richard Berkeley
prestatori
Archivio di Stato di Mantova
Associazione Amici di Palazzo Te e dei
musei mantovani
Basilica di Sant’Andrea in Mantova
Biblioteca Palatina di Parma
Comunità ebraica di Mantova
restauro
Istituto centrale per il restauro e la
conservazione del patrimonio archivistico e librario - Roma
riproduzione della Madonna della
Vittoria di Andrea Mantegna
Haltadefinizione®
graphic design
Viva! – Milano
catalogo
Arkè – Napoli
a cura di Cristina Farnetti
crediti fotografici
Istituto centrale per il restauro e la
conservazione del patrimonio archivistico e librario - Roma
Alessandro D’Amato
allestimento, trasporti e accrochage
Arteria Safe Tech – Milano
Niklas – Milano
assicurazioni
Art Defender Insurance - Milano
responsabile del servizio di
prevenzione e protezione
Dario Salvemini rspp – Sintesi spa
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