SECONDA EDIZIONE DEL
FESTIVAL LABIRINTO
TEATRO STUDIO UNO DI ROMA
Dopo l’importante successo della
prima edizione del festival Labirinto, il Gruppo della Creta ha
deciso di imbarcarsi nell’organizzazione della seconda edizione. Le
novità saranno tantissime.
Come nella prima edizione lo spettatore
potrà orientarsi tra diverse forme artistiche: dal teatro alla video
arte. Le novità di quest’anno saranno la drammaturgia, la musica,
i workshop ed una performance che sfrutti l'ambiente urbano
circostante al teatro.
Inoltre, quest’anno Labirinto è
sostenuto da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori,
patrocinato dal Municipio V del Comune di Roma e partecipa al
calendario di eventi per celebrare i 90 anni di Torpignattara, grazie
al Comitato di quartiere di Torpignattara.
La seconda edizione del festival
Labirinto si svolgerà presso il Teatro Studio Uno di Roma, in via
Carlo della Rocca 6, dal 15 al 28 maggio 2017.
COS’È LABIRINTO
Il labirinto è un luogo da cui si
potrebbe uscire, ma non ci si riesce. Infatti, non diciamo più “mi
sono perso”, impossibile nell’era dei GPS, ma “mi sento perso”.
Conosciamo le strade, non conosciamo più la strada. Ci siamo perduti
nei nostri labirinti quotidiani e ci sentiamo spaesati, come nelle
“Città invisibili” di Calvino, dove il labirinto è un’intera
città caotica, assurda e straniante.
Il festival Labirinto nasce nel 2016
per volontà degli attori del Gruppo della Creta, spinti dal
desiderio di trovare un luogo dove cultura e creatività potessero
esistere senza giudizio. Per questo, Labirinto è un'intersezione
culturale dove poter incontrare artisti provenienti dalle discipline
e dai contesti più vari; un luogo sicuro, un porto franco dove
esibire e condividere le proprie opere e le proprie creazioni.
Questa idea per il Gruppo della Creta
si concretizza nell’immagine di un labirinto: cioè un luogo dove
perdersi, di cui non si conosce né l'entrata né l'uscita e in cui
si cerca disperatamente il centro, luogo probabilmente
irraggiungibile, se non addirittura inesistente. Nel binomio tra
cercare l'uscita e raggiungere il centro, si sono delineate la nostra
poetica e le nostre scelte artistiche. Infatti, se da una parte le
diverse arti o i diversi stili artistici rappresentano gli infiniti
percorsi che si possono intraprendere all’interno del labirinto,
dall’altra il tema del festival, ogni anno diverso, rappresenta
quel centro cercato invano.
La consapevolezza dell'impossibilità
di raggiungere il centro è fulcro del nostro progetto: questa
consapevolezza ci permette di fuggire dal giudizio e dall’illusione
di trovare una risposta definitiva. Siamo convinti che la perdita
dell’orientamento sia fondante e fondamento della nostra
contemporaneità. Non combattiamo lo straniamento con risposte e
grandi verità, ma lo affrontiamo nella ricerca: non ricerca fine a
se stessa e alienante, ma ricerca vera perché concreta e tangibile
per lo spettatore, formata da spettacoli, installazioni e performance
che lo accompagnano nella sua perdita di senso.
In poche parole, il filo d'Arianna a
noi non interessa! Questo elemento instabile, non fissato, la voglia
di fuggire da verità rivelate e incontestabili è parte fondante
della poetica del Gruppo, che ha fatto della caratteristica
malleabilità e mutevolezza della creta la reificazione della sua
espressione artistica, sia nella recitazione che nella regia, sia
nelle scelte organizzative che di produzione.
OBIETTIVI
Il festival ha come obiettivo quello di
unire e mettere a confronto più arti ed artisti possibili.
Distruggere la concezione ottocentesca della divisione delle arti,
proponendo un’alternativa intrecciata, come le vie di un labirinto,
in cui un’arte sfocia nell’altra e prosegue in una terza. Una
possibilità esperienziale in cui lo spettatore, andando una sera a
teatro, possa vedere una mostra di pittura, o trovarsi all’interno
di una video istallazione adibita a set per una lettura o un concerto
musicale. Come all'interno di un luna-park culturale.
TEMA DELLA SECONDA EDIZIONE
Noi giovani del futuro. Per la seconda
edizione del festival, abbiamo scelto un tema, una chiave di innesco,
un polo magnetico verso il quale orientare la nostra ricerca. Noi
giovani del futuro è una condizione, la presa di coscienza di un
dato di fatto, il contesto in cui si ergono le mura del nostro
labirinto.
Sono doverose due precisazioni.
La prima: “giovani” non è una
condizione anagrafica. Con il termine “giovani” indichiamo tutti
gli individui che stanno vivendo questo determinato momento storico.
Le prove evidenti si celano, ben in mostra, nella realtà del
quotidiano: i dispositivi elettronici sono sempre più piccoli ed
accurati, le soluzioni tascabili e a portata di clic, ogni
apparecchio è raramente monofunzionale. La giovinezza di cui
parliamo è di tipo esperienziale. Noi tutti vediamo continuamente il
presente raggiungere la propria idea di futuro, di innovazione in
innovazione. In questo continuo slancio da una stabilità provvisoria
verso la prossima, la giovinezza di cui parliamo diventa condizione
storica. Una sorta di basso medioevo, un primo romanticismo, una
sorta di post modernismo in nuce. Più semplicemente: giovani del
futuro.
Seconda precisazione: la nostra idea di
futuro. Il futuro è ciò che sta davanti a noi, ciò che non è
ancora accaduto. Oggi la realtà sembra soffocarci di accadimenti:
viviamo rincorrendoci su un piano inclinato dove non è possibile
trovare stabilità economica, sociale o affettiva, perché erosi da
un insaziabile consumo del nuovo che costringe il soggetto alla
consapevolezza di non “essere in tempo”. L'ambito socio-economico
condiziona quello esistenziale. Questa non vuole essere una critica,
ma una constatazione. Viviamo in una realtà fantascientifica,
eternamente inappagata dal presente che continua a superarsi.
Noi giovani del futuro vuole essere la
bussola che aiuta artisti e spettatori a orientarsi nel labirinto.
Non tematica castrante, ma terreno fertile dove coltivare. Le opere
che saranno presentate sono dunque create da quegli stessi giovani
del futuro e di loro dovranno parlare.
È come dire: vediamo che sanno fare
questi ragazzi fantascientifici?
Troppo facile concludere così. Ci deve
essere dell'altro. Questo “altro” potrebbe essere il desiderio di
smuovere la nostra generazione ad accettare che il futuro non deve
arrivare, ma è già qui. Non aspettiamo la scoperta di una nuova
America che cambi la nostra realtà. Internet è già stato inventato
da un pezzo.
PERCORSI
ICARO_Bando di teatro
Il rito teatrale è inteso come quel
luogo fisico in cui può avvenire la commistione artistica perfetta:
ecco il perché della creazione del bando Icaro, il cui intento è
quello di trovare spettacoli affini alla tematica del festival. Icaro
è figlio di Dedalo, l'architetto che ha costruito il celebre
labirinto di Creta per ordine del re Minosse, il quale li rinchiuse
insieme nello stesso. Dedalo per salvare se stesso e il figlio
costruisce delle ali di cera. Mentre i due fuggono verso la libertà,
Icaro, per bramosia di arrivare al sole, cade in mare a causa del
calore che scioglie la cera delle ali. Il bando è finalizzato alla
ricerca di spettacoli “che mirino al sole”, ma che abbiano
l'intelligenza di non far sciogliere le proprie ali. Nella
programmazione generale del festival saranno presentati quattro
spettacoli: Il bello dei bambini è che un giorno saranno adulti –
regia di Tiziano Caputo (vincitore Bando MID 2017 – sezione Icaro);
Tre once di lana nera – regia di Giacomo Troianiello (vincitore
Bando MID 2017 – sezione Icaro); Icaro – regia di Massimiliano
Aceti (vincitore Bando MID 2017 – sezione Icaro); o’ Princepino –
regia di Cristiano Demurtas (nuova produzione del Gruppo della
Creta).
La giuria del concorso è composta
dagli attori del Gruppo della Creta: Jacopo Cinque, Cristiano
Demurtas, Alessandro Di Murro, Alessio Esposito, Pamela Massi, Giulia
Modica, Laura Pannia, Lida Ricci, Bruna Sdao.
DEDALO_Bando di drammaturgia
Una delle novità della seconda
edizione è il bando di drammaturgia Dedalo. Dedalo è l’architetto
che ha costruito il celebre labirinto di Creta per ordine del re
Minosse, che lo rinchiuse all’interno con il figlio Icaro. Ci
affascina pensare al drammaturgo come colui che costruisce un
labirinto, ci si perde, riesce a fuggire e vede davanti ai suoi occhi
la caduta del figlio. Il bando Dedalo, finalizzato alla ricerca di
drammaturghi che possano proporre la loro visione della realtà
attraverso la scrittura scenica, ha premiato il testo Achemenide –
È Soltanto Un poema Epico Minore di LiberaImago con una residenza
creativa nello stesso Teatro Studio Uno nella stagione 2017/2018 ed
una pubblicazione del testo nella collana Scena Muta, grazie alla
collaborazione con Editori Progetto Cultura.
La giuria del concorso è composta da:
Silvio Bambagiotti, Arnaldo Colasanti, Brunilde Di Giovanni,
Alessandro Di Somma.
VIDEO ARTE
Nella prima edizione di Labirinto, il
videomaker Mattia Mura (Fabrica) ha esposto tre video installazioni,
indagando il tema del festival. Quest’anno, grazie alla
collaborazione con Nicolas Vamvouklis (Fabrica) e K-Gold Temporary
Gallery, presenteremo una selezione di opere di giovani videoartisti
internazionali. Il progetto Brave New World, tratto dal romanzo dello
scrittore inglese Aldous Huxley Il Mondo Nuovo, è curato da Nicolas
Vamvouklis ed è stato presentato da K-Gold Temporary Gallery dall'8
al 28 agosto 2016 nell'isola di Lesbo, in Grecia, con il supporto di
NEON - Organization for Culture and Development.
“Diversi eppure così simili, gli
individui vivono in un circolo vizioso in cui nuove necessità e
nuovi desideri sono sempre in attesa di essere esauditi”.
Il programma di screening include un
nucleo estremamente eterogeneo di lavori che mettono in questione la
relazione tra corpo umano e natura, evoluzione ed ambiente, città e
circolazione dell'informazione, memoria e storia, identità e
sviluppo tecnologico, religione ed ambiente domestico.
WORKSHOP
Due workshop, uno di recitazione,
condotto da Max Mazzotta (dal 15 al 19 maggio), ed uno di
drammaturgia, condotto da Giampiero Rappa (dal 22 al 25 maggio),
caratterizzano l'aspetto pedagogico del festival. Grazie al pretesto
offerto dal tema di Labirinto II, “Noi giovani del futuro”,
servendosi della loro sensibilità artistica e del loro metodo di
lavoro, i due artisti accompagnano i partecipanti in una full
immersion altamente stimolante.
MUSICA
Non manca la musica a comporre una
suggestiva colonna sonora per chiunque voglia addentrarsi nel
Labirinto. Gli ospiti di questa edizione sono Sten & the
Groovemates Duo (chitarra: Stefano Gasperi, basso: Andrea Sabatino),
The Goodfellas Duo (voce e chitarra: Claudio Cirillo, percussioni e
tromba: Domenico Rizzuto) e Trieste meolo roncade (chitarra: Amedeo
Monda, batteria: Marco Ronconi).
ORIENTHEATRE
Prendendo spunto dalla disciplina
dell'orienteering, o orientamento, che consiste nell'effettuare un
percorso caratterizzato da punti di controllo chiamati "lanterne"
e con l'aiuto esclusivo di una cartina topografica, gli attori del
Gruppo della Creta hanno ideato l’evento urbano Orientheatre.
Sostituendo le “lanterne” con attori, gli spettatori sono
invitati ad orientarsi nel quartiere di Torpignattara, come dentro ad
una drammaturgia spaziale.
Seguendo le più moderne correnti di
“riappropriazione territoriale”, che consistono nella
valorizzazione delle zone depresse urbane ed extraurbane, messe in
moto in più parti del mondo dai più svariati gruppi di ricerca
teatrale e artistica, il Gruppo propone una possibilità
esperienziale di spettacolarizzazione dell'impianto urbanistico, che
diventa scenografia e set delle narrazioni degli attori disseminati
nella zona.
CHI SIAMO
Il Gruppo della Creta è composto da
giovani attori uniti per costruire un teatro collaborativo, dove le
abilità di ognuno possano sostenere il lavoro di tutti. Fuori dagli
schemi del teatro ufficiale, più vicini alla cooperativa e al teatro
indipendente, i membri del Gruppo credono in un teatro di ricerca che
si basa sul lavoro di palcoscenico e sulla ricerca di nuovi format e
modalità per creare un dialogo diretto con il pubblico.
Il nome del gruppo si ispira ad un
esercizio che Vittorio Gassman faceva fare ai suoi allievi con la
creta e alle doti di questo materiale malleabile che, se bagnato, può
cambiare forma, trasformandosi e trasformandosi ancora, finché,
cotto, non manterrà la sua forma immutabile. Così i giovani attori
si rifanno a questa immagine per l’idea del proprio teatro, ancora
da scoprire, da modellare e da fare e disfare senza mai
cristallizzarsi in una forma convenzionale.
Componenti: Jacopo Cinque, Cristiano
Demurtas, Alessandro Di Murro, Alessio Esposito, Pamela Massi, Giulia
Modica, Laura Pannia, Lida Ricci, Bruna Sdao.
COLLABORATORI
Ringraziamo l’organizzatrice Sara
Papini, il compositore Enea Chisci, il musicista Amedeo Monda, i
video maker Mattia Mura e Matteo Cinque, le fotografe Selena
Franceschi e Camilla Mandarino, gli architetti Andrea Demurtas e
Giuditta Gabriotti, i creativi Flavia Graziano e Gabriele Merlini, il
curatore Nicolas Vamvouklis, gli sponsor tecnici Edizioni Progetto
Cultura, Artemisia Lab nella persona di Maria Stella Giorlandino, il
Comitato di Quartiere di Torpignattara, Fatti di Farina, Sentieri di
Toscana, il media sponsor Theatron 2.0.
È solo grazie all'aiuto di tutte
queste persone che è stato ed è possibile lavorare per realizzare
il festival Labirinto II, un progetto a cui teniamo molto.
Ringraziamo anche tutte le persone che
hanno reso possibile la realizzazione della prima edizione del
festival, senza le quali non avremmo avuto la forza di continuare.
PROGRAMMAZIONE
Mercoledì 10 maggio 2017
Ore 11,30 Conferenza Stampa presso
il Teatro Studio Uno
Lunedì 15 maggio 2017
Ore 10 – 16 workshop di
recitazione condotto da Max Mazzotta presso Artem Dance, via Natale
Palli 11/13
Ore 19 inaugurazione festival con
Sten & the Groovemates Duo (chitarra: Stefano Gasperi, basso:
Andrea Sabatino) ed installazione di video arte Brave New World a
cura di Nicolas Vamvouklis in collaborazione con K-Gold Temporary
Gallery presso il Teatro Studio Uno
Martedì 16 e mercoledì 17 maggio 2017
Ore 10 – 16 workshop di
recitazione condotto da Max Mazzotta presso Artem Dance, via Natale
Palli 11/13
Giovedì 18 e venerdì 19 maggio 2017
Ore 10 – 16 workshop di
recitazione condotto da Max Mazzotta presso ArtemDance, via Natale
Palli 11/13
Ore 19 installazione di video arte
Brave New World a cura di Nicolas Vamvouklis in collaborazione con
K-Gold Temporary Gallery presso il Teatro Studio Uno
Ore 21 spettacolo Il bello dei
bambini è che un giorno saranno adulti – regia di Tiziano Caputo
(Sala Teatro)
Ore 21 spettacolo Tre once di lana
nera – regia di Giacomo Troianiello (Sala Specchi)
Sabato 20 maggio 2017
Ore 19 aperitivo musicale con The
Goodfellas Duo (voce e chitarra: Claudio Cirillo, percussioni e
tromba: Domenico Rizzuto) ed installazione di video arte Brave New
World a cura di Nicolas Vamvouklis in collaborazione con K-Gold
Temporary Gallery presso il Teatro Studio Uno
Ore 21 spettacolo Il bello dei
bambini è che un giorno saranno adulti – regia di Tiziano Caputo
(Sala Teatro)
Ore 21 spettacolo Tre once di lana
nera – regia di Giacomo Troianiello (Sala Specchi)
Ore 23 concerto di The Goodfellas
Duo (voce e chitarra: Claudio Cirillo, percussioni e tromba: Domenico
Rizzuto)
Domenica 21 maggio 2017
Ore 17 performance urbana
Orientheatre – regia di Alessandro Di Murro, con punto di ritrovo
iniziale presso il Teatro Studio Uno
Ore 17 installazione di video arte
Brave New World a cura di Nicolas Vamvouklis in collaborazione con
K-Gold Temporary Gallery presso il Teatro Studio Uno
Lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24
maggio 2017
Ore 11 – 16 workshop di
drammaturgia condotto da Giampiero Rappa presso il Teatro Studio Uno
Giovedì 25 maggio 2017
Ore 11 – 16 workshop di
drammaturgia condotto da Giampiero Rappa presso il Teatro Studio Uno
Ore 19 installazione di video-arte
Brave New World a cura di Nicolas Vamvouklis in collaborazione con
K-Gold Temporary Gallery presso il Teatro Studio Uno
Ore 21 spettacolo ’o Princepino -
regia di Cristiano Demurtas [Gruppo della Creta] (Sala Teatro)
Ore 21 spettacolo Icaro - regia di
Massimiliano Aceti (Sala Specchi)
Venerdì 26 maggio 2017
Ore 19 installazione di video arte
Brave New World a cura di Nicolas Vamvouklis in collaborazione con
K-Gold Temporary Gallery presso il Teatro Studio Uno
Ore 21 spettacolo ’o Princepino -
regia di Cristiano Demurtas [Gruppo della Creta] (Sala Teatro)
Ore 21 spettacolo Icaro - regia di
Massimiliano Aceti (Sala Specchi)
Sabato 27 maggio 2017
Ore 19 aperitivo musicale con
Trieste meolo roncade (chitarra: Amedeo Monda, batteria: Marco
Ronconi) ed installazione di video arte Brave New World a cura di
Nicolas Vamvouklis in collaborazione con K-Gold Temporary Gallery
presso il Teatro Studio Uno
Ore 21 spettacolo ’o Princepino -
regia di Cristiano Demurtas [Gruppo della Creta](Sala Teatro)
Ore 21 spettacolo Icaro - regia di
Massimiliano Aceti (Sala Specchi)
Ore 23 concerto di Trieste meolo
roncade (chitarra: Amedeo Monda, batteria: Marco Ronconi)
Domenica 28 maggio 2017
Ore 17 performance urbana
Orientheatre – regia di Alessandro Di Murro, con punto di ritrovo
iniziale presso il Teatro Studio Uno
Ore 17 installazione di video arte
Brave New World a cura di Nicolas Vamvouklis in collaborazione con
K-Gold Temporary Gallery presso il Teatro Studio Uno
CONTATTI
Festival Labirinto
labirintofestival@gmail.com
Info: 3929768519
Biglietto: 10 €
Gruppo della Creta
gruppodellacreta@gmail.com
www.gruppodellacreta.com
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