PAOLO TRENTINO
"EPPUR MI SON SCORDATO DI ME"
DI GIANNI CLEMENTI
TEATRO VITTORIA DI ROMA
TEATRO VITTORIA DI ROMA
Paolo Triestino |
10 | 14 maggio 2017
Gianni Clementi scrive per Paolo
Triestino un ritratto divertente, originale e commovente, la cui
storia incontra la Storia, accompagnata dalla musica di Lucio
Battisti: EPPUR MI SON SCORDATO DI ME.
Dopo il grandissimo successo di
pubblico e di critica della passata stagione - i sold out e le
lunghe code al botteghino - lo spettacolo torna in scena sul
prestigioso palco del Teatro Vittoria dal 10 al 14 maggio.
La vita di Antonio, un
cinquantacinquenne, ha preso una sua strada. Ma come è stato che si
è scordato di sé? E se ci “ritorniamo in mente”, cosa vorremmo
essere ancora e cosa non vorremmo più, di quello che siamo
diventati?
Tutti abbiamo una colonna musicale
della nostra vita, a percorrere ricordi ed emozioni. Antonio ci
propone la sua, esilarante ed appassionata, stupita e commovente,
affascinante ed amabilmente contradditoria.
Paolo Triestino è interprete e regista
di questo entusiasmante allestimento che accompagna il pubblico in un
susseguirsi di emozioni indimenticabili.
Stralci di rassegna stampa
“…un attore come Triestino sicuro
nei tempi comici e capace di ingraziarsi il pubblico dicendogli cose
che a qualcuno potrebbero risultare sgradevoli. L‘ attore recita,
canta, suona la chitarra, è abile, divertente, sornione, ha un modo
di stare in scena che lavora sulla sottrazione piuttosto che
sull‘esagerazione, il suo è un umorismo svagato... Nella sua
semplicità, lo spettacolo è quasi un servizio alla cittadinanza
alla quale chiede se ha proprio voglia di continuare di questo passo,
in questa lunga stupida guerra a bassa intensità che ormai
caratterizza le relazioni fra individui”. Marcantonio Lucidi
“Il connubio artistico tra Paolo
Triestino e Gianni Clementi, anche stavolta, ha partorito qualcosa di
più di un brillante monologo. La capacità e l’esperienza di
grande attore, quale è il primo, ha permesso di far emergere il
dolore di una generazione. Eppur mi son scordato di me è un grido di
doloroso allarme che, seppur tra risate più o meno fragorose, e
accompagnato dalle meravigliose musiche di Lucio Battisti, lascia
trapelare il profondo senso drammatico del testo di
Clementi…Triestino, da vero mattatore, riesce a divertire e
commuovere. Tenero e ironico nel ricordo, spietato nel mettere a
fuoco l’insensatezza di un certo vivere odierno”. Paolo Leone –
Corriere dello Spettacolo
“Paolo è bravo, anzi bravissimo, nel
dar vita alla carrellata di personaggi che si presentano via via: il
chirurgo, il cognato, l'amico, la moglie, il ristoratore con il
difetto di pronuncia, gli altri. Perché sono tanti e a tutti è
chiesto di contribuire a ricomporre una porzione di anima, anzi no,
di cervello, per dimostrare che dopotutto less is more”. Alessandra
Bernocco – Dramma.it
“Un vero canto libero per Triestino
che dà vita a un personaggio insolito, intaccato da un male che ha
modificato la sua esistenza così come il punteruolo rosso ha corroso
l‘anima delle sue amate palme in quei giardini di marzo. Gli anni
‘60 e ‘70 si susseguono così tra un filmato di Canzonissima, le
sequenze del film Il grande Dittatore e le immagini dell‘assassinio
di John F. Kennedy, mentre un brivido e un lungo applauso conclude
questo straordinario monologo”. Alessio Neroni - Persinsala
“Il pregio di ―Eppur mi son
scordato di me, è quello di riuscire a far rivivere con pochi
oggetti, e con una scenografia molto essenziale, alcuni tra i momenti
più significativi della giovinezza del protagonista, che diventano
non solo ricordi intimi di Antonio, ma momenti ―assoluti‖ in cui
lo spettatore può rispecchiarsi, commuoversi, e a tratti,
ricordare”. Sarah Mataloni – Close Up
“Una pièce divertente e al contempo
delicata e romantica”. Rachele Fortuni – Gufetto
“Non allacciate le cinture e non
mettete il casco, perchè in questo viaggio non c‘è nulla di
pericoloso, l‘unico rischio è quello di voler rimanere a bordo di
questa spettacolare macchina del tempo”. Leonardo Masucci –
Contrappunti
“Uno spettacolo affascinante, ironico
e drammatico allo stesso tempo, scritto da Gianni Clementi. Paolo
Triestino è di una bravura esorbitante”. Marco Rossi -
Culturamente
“Gianni Clementi è riuscito a
mettere assieme - tre grandi interpreti: Lucio Battisti, Charlie
Chaplin e Paolo Triestino. Insieme per uno spaccato che si segue
tutto d’un fiato”. Luciano Lattanzi – Media&Sipario
Aiuto regia ARIELE VINCENTI e ANNALISA
BORRELLI
Scene e costumi FRANCESCO MONTANARO
Luci GIUSEPPE MAGAGNINI
Consulenza musicale DANIELE ROMEO
Elaborazioni video FABIANA DANTINELLI
Tecnico luci ALESSANDRO NIGRO
Foto di scena TOMMASO LE PERA
Foto locandina GABRIELE GELSI
Grafica MARCO ANIMOBONO
Organizzazione ALESSANDRA COTOGNO
Produzione DIAGHILEV in collaborazione
con FIORE&GERMANO
Teatro Vittoria
Roma, Piazza Santa Maria Liberatrice,
10 (Testaccio)
orario del botteghino: lunedì dalle
ore 11 alle ore 13 e dalle 16 alle 19. Dal martedì al sabato dalle
ore 11 alle ore 20. Domenica dalle ore 11 alle 13.30 e dalle ore 16
alle 18 (solo per lo spettacolo del giorno)
Info: 06 5740170 - 06 5740598
Prenotazione biglietti solo via telefono
Orario spettacoli: mercoledì ore 17,00
e ore 21,00 - giovedì venerdì sabato ore 21,00 – domenica ore
17,30
Biglietti: platea 25 euro , galleria 19
euro. – Riduzioni 18 e 15 euro. Promozioni e riduzioni contattando
il teatro.
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