DIARIO FUTURO
UN LABORATORIO DI ACCOGLIENZA TEATRALE
CASA JANNACCI
Oltre sessanta cittadine e cittadini ucraini di tutte le età hanno partecipato ai laboratori teatrali che, dall’ultima settimana di aprile fino al prossimo 1° luglio, hanno accompagnato la loro permanenza milanese. Giochi teatrali per l’infanzia, esperienze di narrazione autobiografica per adulti, attività di espressione corporea, musiche e canti corali, racconti di storie e leggende ucraine, sono stati parte del programma a cui si sono aggiunti un workshop integrato con una classe di studenti del Liceo Einstein di Milano, l’accompagnamento alla scoperta dei teatri e alla visione di spettacoli e un’attività laboratoriale partecipata presso la sartoria del Piccolo.
Aprirà questo momento finale, alle ore 19, l’installazione Due mesi insieme, che sarà poi donata a Casa Jannacci: una sorta di prologo che accompagna l’ingresso dei visitatori, costruito come un tappeto di parole, stralci dei diari, e un corridoio di fotografie che ritraggono momenti delle giornate degli ospiti ucraini a Casa Jannacci. Le storie complete dei partecipanti, raccontate durante i laboratori, sono raccolte in “diari” consultabili in formato cartaceo e digitale e sono state il punto di partenza per la presentazione dell’esito del progetto: una performance collettiva con la partecipazione delle tre giovani attrici ucraine ospiti della Scuola di Teatro ‘Luca Ronconi’ – Diana Linchuk, Katerina Powell, Valeriia Reshetnik –, musiciste e artisti del Piccolo – insieme a Michele Dell’Utri, Diana Manea (voce recitante), Renata Lacko (violino) e Anna Bodnar (fisarmonica) –, ospiti ucraini e gli studenti milanesi della classe IV B del Liceo Einstein di Milano. Un collage di storie, immagini, voci, pensieri, azioni, mani, ricordi, desideri, J’accuse, speranze, messaggi (con un piccolo omaggio a Giorgio Strehler) che i partecipanti hanno scelto di voler condividere pubblicamente. L’azione scenica si concluderà con la consegna simbolica di una “capsula del tempo” (un piccolo fly-case di quelli che in teatro si usano per conservare gli oggetti di scena durante le tournée) contenente storie e immagini del presente rivolte ai cittadini del futuro.
La scatola – che sarà sigillata dopo aver raccolto anche i messaggi degli spettatori – verrà esposta a Casa Jannacci con la consegna di essere “scoperta” tra ottant’anni dai cittadini che abiteranno il 1° luglio 2102. Dopo una pausa conviviale, la serata proseguirà con musiche ucraine. Il progetto sarà raccontato anche attraverso un mini-documentario che sarà pubblicato nelle prossime settimane.
Saranno presenti l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé e il Direttore del Piccolo Teatro di Milano Claudio Longhi.
“Viaggiamo continuamente tra i nostri ricordi e le nostre speranze. Tra passato e futuro”, racconta Michele Dell’Utri che ha curato il laboratorio. “Nel presente la nostra storia privata si intreccia ai fatti storici collettivi fino a capovolgersi. Sentiamo il bisogno di ricordare e, al tempo stesso, di fare previsioni per orientarci. Forse anche di raccontare per capire, per condividere, costruire la nostra e altrui memoria (futura). Se la guerra è la rottura del tempo umano, come scrive Georgi Gospodinov, il teatro può forse provare a ricucire questo strappo nell’esperienza umana di un intero popolo. Alla maniera degli scienziati che ricostruiscono intere costellazioni da punti di luce distanti e diversi nello spazio”, conclude Dell’Utri, “Diario Futuro è stato un laboratorio di storie, narrazione, individui, nuclei familiari in transito – talvolta di pochi giorni talaltra di vari mesi – a Casa Jannacci con il quale si è cercato di ricostruire e connettere le esperienze personali ad una storia condivisa del e per il futuro.
Le risposte che Milano mette in campo per affrontare le emergenze partono sempre da un presupposto fondamentale: l’intensa collaborazione tra istituzioni e il coinvolgimento di tutti gli attori cittadini. Quello che è successo a partire dallo scorso febbraio, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, non fa eccezione: abbiamo assistito allo svilupparsi di una sinergia tra soggetti provenienti dal mondo del sociale, della cultura, delle aziende. Enti, associazioni o anche semplici cittadini che si sono messi a disposizione. Quello che è accaduto a Casa Jannacci in questi mesi lo conferma: un’istituzione come il Piccolo Teatro, gli studenti di un liceo, ma anche gli operatori e gli ospiti della casa hanno collaborato per costruire una proposta che potesse aiutare chi è fuggito dalla guerra a elaborare il trauma e a integrarsi in una città che, ancora una volta, si è dimostrata aperta, solidale e inclusiva. Un impegno spontaneo e apprezzato su cui abbiamo potuto contare senza riserve e per cui, quindi, vogliamo dire grazie.
Lamberto Bertolè
Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano
A fine aprile abbiamo cominciato a lavorare alla composizione di una sorta di diario insieme a un gruppo di cittadine e cittadini ucraini che hanno trovato rifugio nella nostra città, spinti dalla furia della guerra e accolti a Casa Jannacci, che dell’accoglienza, a Milano, è uno dei luoghi simbolo. Un diario per raccontare e raccontarsi, per vincere il dolore e la paura, per ricucire un sentimento di appartenenza anche lontano dalla propria casa, per alimentare forme di coesione e familiarità con la nuova, inattesa geografia, per aprire i pensieri a un possibile futuro. Per due mesi i laboratori curati da Michele Dell’Utri hanno accompagnato la permanenza milanese di questa piccola comunità ferita e oggi ne presentiamo finalmente gli esiti. Diario Futuro è una parte significativa e cruciale di un più ampio orizzonte operativo che il Piccolo Teatro – nel quadro di una collaborazione con il Comune di Milano, in particolare, con l’Assessorato alla Cultura e quello al Welfare e Salute – ha dedicato, in questi ultimi mesi, all’Ucraina. Segni del modo in cui il Piccolo intende e interpreta la propria natura di “teatro d’arte per tutti”: luogo di esercizio e condivisione di un pensiero autenticamente politico e spazio di apertura alla comunità e alla realtà. Segni tracciati con la sicura convinzione che teatro e cultura, ogni cultura, siano sempre un viatico irrinunciabile per un dialogo pacifico tra i popoli.
Claudio Longhi
Direttore del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Il Piccolo per l’Ucraina
Fin dal principio dei tragici eventi che dalla fine di febbraio stanno lacerando l’Ucraina, il Piccolo Teatro di Milano ha voluto dar corpo ad alcune azioni concrete, a effettivo e diretto sostegno della popolazione coinvolta nel conflitto e in un orizzonte temporale ampio, lungo il quale rifugiate e rifugiati potessero essere accompagnati nel prendere familiarità e consuetudine con la nuova realtà in cui si trovano proiettati. È nato così “Diario Futuro. Un laboratorio di accoglienza teatrale”, per persone e storie in fuga dalla guerra. Il progetto è però parte di un percorso più articolato che il Piccolo ha tracciato in questi mesi, in collaborazione con il Comune di Milano, in particolare con l’Assessorato alla Cultura e quello al Welfare e Salute, all’Ucraina.
All’azione concreta e in presenza condotta da Michele Dell’Utri a Casa Jannacci si è legata l’ospitalità all’interno della Scuola di Teatro “Luca Ronconi” di tre allieve-attrici dell’Università della Cultura di Kiev, che hanno contribuito alla scrittura di questo Diario Futuro e che saranno tra le voci della restituzione conclusiva del 1° luglio.
A completare la cornice una campagna social “MAI PIÙ MARIUPOL!”, che ha preso il via il giorno della distruzione del teatro di Mariupol e che propone quotidianamente stralci di prosa e poesia ucraine con escursioni tra le pagine di una biblioteca universale unita nel ripudio della guerra.
E infine, nel mese di maggio appena trascorso, all’interno del Festival Presente indicativo, il Focus Ucraina ha aperto una finestra, con proiezioni, letture e dibattiti, sul teatro, con la supervisione del regista Stas Zhyrkov, e sul cinema, in collaborazione con il Cinema Beltrade.
Diario Futuro. Un laboratorio di accoglienza teatrale
a cura di Michele Dell’Utri
con Diana Linchuk, Katerina Powell, Valeriia Reshetnik,
allieve uditrici della Scuola di Teatro ‘Luca Ronconi’ del Piccolo Teatro di Milano
e con gli ospiti ucraini della Casa dell’Accoglienza E. Jannacci del Comune di Milano,
le studentesse e gli studenti della classe IV B del Liceo Einstein di Milano
accompagnati dalla Prof.ssa Valeria Requiliani
e con la partecipazione di
Diana Manea (voce recitante), Renata Lacko (violino) e Anna Bodnar (fisarmonica)
un progetto Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
programma della serata
ore 19 - Due mesi insieme. Installazione
ore 19.30 - Saluti di benvenuto
a seguire
-Allora ne parlo. Racconti, restituzione finale del laboratorio teatrale “Diario futuro” tratta e ispirata dai racconti degli ospiti ucraini di Casa E. Jannacci
-Capsula del tempo, sigillo e consegna di una copia del Diario destinata ai cittadini dell’anno 2102
a seguire, piccolo rinfresco e musiche ucraine
Partecipazione su prenotazione: piccoloteatro.org
Saranno presenti l’assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano Lamberto Bertolé e il Direttore del Piccolo Teatro di Milano Claudio Longhi.
“Viaggiamo continuamente tra i nostri ricordi e le nostre speranze. Tra passato e futuro”, racconta Michele Dell’Utri che ha curato il laboratorio. “Nel presente la nostra storia privata si intreccia ai fatti storici collettivi fino a capovolgersi. Sentiamo il bisogno di ricordare e, al tempo stesso, di fare previsioni per orientarci. Forse anche di raccontare per capire, per condividere, costruire la nostra e altrui memoria (futura). Se la guerra è la rottura del tempo umano, come scrive Georgi Gospodinov, il teatro può forse provare a ricucire questo strappo nell’esperienza umana di un intero popolo. Alla maniera degli scienziati che ricostruiscono intere costellazioni da punti di luce distanti e diversi nello spazio”, conclude Dell’Utri, “Diario Futuro è stato un laboratorio di storie, narrazione, individui, nuclei familiari in transito – talvolta di pochi giorni talaltra di vari mesi – a Casa Jannacci con il quale si è cercato di ricostruire e connettere le esperienze personali ad una storia condivisa del e per il futuro.
Le risposte che Milano mette in campo per affrontare le emergenze partono sempre da un presupposto fondamentale: l’intensa collaborazione tra istituzioni e il coinvolgimento di tutti gli attori cittadini. Quello che è successo a partire dallo scorso febbraio, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, non fa eccezione: abbiamo assistito allo svilupparsi di una sinergia tra soggetti provenienti dal mondo del sociale, della cultura, delle aziende. Enti, associazioni o anche semplici cittadini che si sono messi a disposizione. Quello che è accaduto a Casa Jannacci in questi mesi lo conferma: un’istituzione come il Piccolo Teatro, gli studenti di un liceo, ma anche gli operatori e gli ospiti della casa hanno collaborato per costruire una proposta che potesse aiutare chi è fuggito dalla guerra a elaborare il trauma e a integrarsi in una città che, ancora una volta, si è dimostrata aperta, solidale e inclusiva. Un impegno spontaneo e apprezzato su cui abbiamo potuto contare senza riserve e per cui, quindi, vogliamo dire grazie.
Lamberto Bertolè
Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano
A fine aprile abbiamo cominciato a lavorare alla composizione di una sorta di diario insieme a un gruppo di cittadine e cittadini ucraini che hanno trovato rifugio nella nostra città, spinti dalla furia della guerra e accolti a Casa Jannacci, che dell’accoglienza, a Milano, è uno dei luoghi simbolo. Un diario per raccontare e raccontarsi, per vincere il dolore e la paura, per ricucire un sentimento di appartenenza anche lontano dalla propria casa, per alimentare forme di coesione e familiarità con la nuova, inattesa geografia, per aprire i pensieri a un possibile futuro. Per due mesi i laboratori curati da Michele Dell’Utri hanno accompagnato la permanenza milanese di questa piccola comunità ferita e oggi ne presentiamo finalmente gli esiti. Diario Futuro è una parte significativa e cruciale di un più ampio orizzonte operativo che il Piccolo Teatro – nel quadro di una collaborazione con il Comune di Milano, in particolare, con l’Assessorato alla Cultura e quello al Welfare e Salute – ha dedicato, in questi ultimi mesi, all’Ucraina. Segni del modo in cui il Piccolo intende e interpreta la propria natura di “teatro d’arte per tutti”: luogo di esercizio e condivisione di un pensiero autenticamente politico e spazio di apertura alla comunità e alla realtà. Segni tracciati con la sicura convinzione che teatro e cultura, ogni cultura, siano sempre un viatico irrinunciabile per un dialogo pacifico tra i popoli.
Claudio Longhi
Direttore del Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Il Piccolo per l’Ucraina
Fin dal principio dei tragici eventi che dalla fine di febbraio stanno lacerando l’Ucraina, il Piccolo Teatro di Milano ha voluto dar corpo ad alcune azioni concrete, a effettivo e diretto sostegno della popolazione coinvolta nel conflitto e in un orizzonte temporale ampio, lungo il quale rifugiate e rifugiati potessero essere accompagnati nel prendere familiarità e consuetudine con la nuova realtà in cui si trovano proiettati. È nato così “Diario Futuro. Un laboratorio di accoglienza teatrale”, per persone e storie in fuga dalla guerra. Il progetto è però parte di un percorso più articolato che il Piccolo ha tracciato in questi mesi, in collaborazione con il Comune di Milano, in particolare con l’Assessorato alla Cultura e quello al Welfare e Salute, all’Ucraina.
All’azione concreta e in presenza condotta da Michele Dell’Utri a Casa Jannacci si è legata l’ospitalità all’interno della Scuola di Teatro “Luca Ronconi” di tre allieve-attrici dell’Università della Cultura di Kiev, che hanno contribuito alla scrittura di questo Diario Futuro e che saranno tra le voci della restituzione conclusiva del 1° luglio.
A completare la cornice una campagna social “MAI PIÙ MARIUPOL!”, che ha preso il via il giorno della distruzione del teatro di Mariupol e che propone quotidianamente stralci di prosa e poesia ucraine con escursioni tra le pagine di una biblioteca universale unita nel ripudio della guerra.
E infine, nel mese di maggio appena trascorso, all’interno del Festival Presente indicativo, il Focus Ucraina ha aperto una finestra, con proiezioni, letture e dibattiti, sul teatro, con la supervisione del regista Stas Zhyrkov, e sul cinema, in collaborazione con il Cinema Beltrade.
Diario Futuro. Un laboratorio di accoglienza teatrale
a cura di Michele Dell’Utri
con Diana Linchuk, Katerina Powell, Valeriia Reshetnik,
allieve uditrici della Scuola di Teatro ‘Luca Ronconi’ del Piccolo Teatro di Milano
e con gli ospiti ucraini della Casa dell’Accoglienza E. Jannacci del Comune di Milano,
le studentesse e gli studenti della classe IV B del Liceo Einstein di Milano
accompagnati dalla Prof.ssa Valeria Requiliani
e con la partecipazione di
Diana Manea (voce recitante), Renata Lacko (violino) e Anna Bodnar (fisarmonica)
un progetto Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
programma della serata
ore 19 - Due mesi insieme. Installazione
ore 19.30 - Saluti di benvenuto
a seguire
-Allora ne parlo. Racconti, restituzione finale del laboratorio teatrale “Diario futuro” tratta e ispirata dai racconti degli ospiti ucraini di Casa E. Jannacci
-Capsula del tempo, sigillo e consegna di una copia del Diario destinata ai cittadini dell’anno 2102
a seguire, piccolo rinfresco e musiche ucraine
Partecipazione su prenotazione: piccoloteatro.org
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