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lunedì 17 gennaio 2022

TEATRO STUDIO MELATO DI MILANO
"DE INFINITO UNIVERSO"
DI FILIPPO FERRARESI

Da sabato 29 gennaio, in prima nazionale
Debutta in prima nazionale, sabato 29 gennaio (ore 19.30), al Teatro Studio Melato, De infinito universo di Filippo Ferraresi, uno spettacolo di teatro “transdisciplinare”, ispirato al pensiero di Giordano Bruno, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano con il Théâtre National Wallonie-Bruxelles, in scena fino al 13 febbraio. L’infinita grandezza dell’universo è messa a confronto con il confine più ristretto della dimensione umana. Che senso hanno le nostre vite, di fronte all’immensità? Tre differenti prospettive per un tentativo di risposta: la scienza, la natura, la società. Un dialogo tra linguaggi differenti in reciproca contaminazione.

Uno scienziato racconta al pubblico che cosa siano la materia oscura e l’energia oscura; contemplando il cielo di notte, un pastore di leopardiana memoria si smarrisce di fronte al pensiero dell’infinito; una giovane donna, assistente di una potente figura politica femminile, immagina un discorso che vorrebbe rivolgerle, deplorando la mancanza di una visione più elevata in chi ci governa. Ispirandosi a Giordano Bruno, Filippo Ferraresi porta in teatro la grandezza e il mistero di domande universali, alle quali è impossibile trovare risposta, contrapponendole alla dimensione, intima e privata, dell’essere umano. In uno spettacolo di teatro transdisciplinare, che intreccia recitazione e tecnologia, acrobatica ed effetti speciali, Ferraresi racconta lo smarrimento e lo stupore dell’uomo di fronte alle leggi della fisica e alle sue “macchine meravigliose”. Come la scienza accentua il nostro sgomento, di fronte a concetti che la mente non riesce ad abbracciare, la poesia tenta di governare quello stesso abisso attraverso la forza delle parole, mentre alla politica spetterebbe il compito di pensare al bene dell’individuo, di coglierlo nella sua complessità, senza appiattirsi, come quotidianamente fa, sulle mere leggi dell’economia e della finanza.

«Di Giordano Bruno – spiega Ferraresi – mi affascina la scintilla intellettuale, la capacità di anticipare intuitivamente tanto la relatività quanto le più recenti teorie delle stringhe e del multiverso, di riappropriarsi, grazie al ragionamento, niente meno che del tutto. È una profondità di analisi che oggi si è perduta, mentre ci sarebbe bisogno di recuperare quella radicalità di pensiero critico, non a caso violentemente respinta dal potere di quell’epoca, per rifondare una società che corre il rischio di non sopravvivere».

La scena rappresenta un castelletto conchiuso in se stesso che evoca al contempo l’esterno di un maniero e l’interno della sua corte a pianta quadrata. La scenografia si ispira direttamente a un’illustrazione di Robert Fludd di inizio ‘600, che lui stesso chiamò “teatro della memoria”, luogo simbolico che accoglie e organizza in un sistema mnemonico d’immagini l’universo nella sua interezza.

Palcoscenico Planetario

Lunedì 7 febbraio, alle ore 21, al Civico Planetario Enrico Hoepli di Milano, astrofisica e cosmologia incontrano il teatro in una conferenza che parte dalla scena per affrontare alcuni degli aspetti più affascinanti dell’universo. Una lezione-racconto, impreziosita dalle letture degli attori di De infinito universo nella suggestiva cornice del Civico Planetario Enrico Hoepli di Milano, con il contributo del conservatore del Planetario, Fabio Peri.

In collaborazione con Comune di Milano.

Info e prenotazioni piccoloteatro.org

Filippo Ferraresi (1985) è nato a Roma e vive a Bruxelles. Si laurea in Scienze dello Spettacolo all'Università di Roma con una tesi su Mayakovsky e la sua opera letteraria per teatro e circo. Dottorando all’Università Sorbona di Parigi, conduce una ricerca sugli spettacoli shakespeariani dei circhi parigini dell’800. Nel 2010 e 2011 è assistente organizzativo alla direzione artistica del festival Torinodanza. Dal 2012 collabora con il regista e produttore Franco Dragone, co-fondatore del Cirque du Soleil, come regista assistente di spettacoli di grandi dimensioni in tutto il mondo e assistente alla direzione artistica del Napoli Teatro Festival 2016. Nel 2014 e 2015 collabora con Fabrice Murgia, direttore del Théâtre National de Bruxelles, nella conduzione di laboratori alla Biennale Teatro di Venezia e, sempre con Murgia, è assistente alla regia di opere create in vari palcoscenici europei. Nel 2017 è direttore creativo per Dragone dello spettacolo permanente La Perle, concepito per 2000 spettatori, con 60 performer in scena. Nel 2019 collabora nell’opera con Robert Carsen. Dal 2018 è assistente alla regia di Romeo Castellucci per le sue creazioni teatrali e operistiche. Nel 2020 scrive e dirige per RadioRai3 un radiodramma originale sull’arte delle caverne paleolitiche, Nella caverna.

Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza)
dal 29 gennaio al 13 febbraio 2022
De infinito universo
testo, ideazione visiva e regia Filippo Ferraresi
scene Guido Buganza, costumi Giada Masi, luci Claudio De Pace
musiche Lucio Leonardi (PLUHM)
con Gabriele Portoghese, Elena Rivoltini, Jérémy Juan Willi
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
coproduzione Théâtre National Wallonie – Bruxelles

Orari: martedì, giovedì e sabato, ore 19.30; mercoledì e venerdì, ore 20.30; domenica, ore 16. Lunedì, riposo.

Le repliche di sabato 29 gennaio e del 1, 5, 8 e 12 febbraio saranno sovratitolate in lingua inglese

Prezzi: platea 40 euro, balconata 32 euro

Informazioni e prenotazioni 02.21126116 – www.piccoloteatro.org

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