TEATRO LA CUCINA DI MILANO
"ALDILÀ' DI TUTTO"
DI E CON VALENTINA PICELLO E CHIARA STOPPA
Chiara stoppa, nel 2010, dopo una lunga malattia, esordisce
in teatro con il suo monologo Il Ritratto della Salute, scritto con Mattia
Fabris, spettacolo apparentemente sul tema del tumore ma che in realtà affronta
la difficile questione delle scelte che si fanno nella propria vita.
Dopo questo felice primo lavoro personale, Chiara decide di
affrontare un tema ancora più complesso: la morte e l'accompagnamento verso di
essa. Per questo secondo capitolo, la scelta drammaturgica verte su un dialogo
e Chiara individua subito come sua interlocutrice Valentina Picello, sua amica
e collega da vent’anni. Le unisce un'affinità artistica ma soprattutto la
condivisione di momenti di vita fra cui un viaggio on the road in Croazia nel
2014 durante il quale tutto ciò che capita loro le porta inevitabilmente ad uno
scontro/riflessione su vita, morte e miracoli che possono accadere.
L'estate dopo, con Valentina, sulla stessa isola, si
trasforma nella possibilità di rivivere spazi, rapporti e pensieri con un tempo
nuovo, non calcolabile, non identificabile ma solo attraversabile.
Che cos'è questo tempo? Non coincide con nulla, è in mezzo,
è quello che c'è in mezzo. Il concetto della vita e della morte vanno scissi. I
due limiti del segmento A e B sono nascita e morte, non vita e morte. Quello
che ci sta in mezzo, gli infiniti punti C, sono le possibilità che le due
attrici vogliono raccontare.
“Come è già accaduto con la giovane e notevole compagnia
“Eco di fondo” per lo spettacolo «La sirenetta», anche in questo lavoro di
Chiara Stoppa e Valentina Picello, che non sono una compagnia ma un duo di
fatto per antica e appassionata amicizia e comune sentire teatrale, ho deciso
di portare il mio sguardo un po’ da esterno all’interno del loro laboratorio
creativo. Anche qui non si parte da un testo ma insieme all’attore e
drammaturgo Carlo Guasconi, che ho potuto conoscere e apprezzare durante uno
degli ultimi premi Riccione (di cui sono in giuria), il copione si costruisce
giorno per giorno, prova per prova, facendo raccontare, recitare, cantare,
esprimersi Chiara e Valentina. Se questo modo di creare un spettacolo mi è
nuovo e piuttosto ignoto, e anche per questo mi incuriosisce, quello che invece
non mi è nuovo per nulla è il tema di questo lavoro. La morte a teatro, la
coesistenza dei vivi e dei morti, il morire e il dover rialzarsi perché è tutto
per finta, e domani si ricomincia, tutto questo mi risuona. Come anche il
chiedersi dove si va, se si va, in qualche luogo o in qualche tempo, dopo
morti; come i vivi pensano ai morti, e come forse i morti si occupano dei vivi.
Sentire discutere Chiara e Valentina su le morti, anche le loro, mi porta
inesorabilmente a pensare alle mie, a quelli che non ci sono più, a quanto è
prezioso e delicato esserci, e soprattutto a quanto il teatro ci salva,
portandoci fuori delle ferree leggi della natura e della Storia. Per lasciarci
lì dove tutto esiste per un istante e per sempre, perché finita una storia la
si può sempre riraccontare, o raccontarne di nuove, in un eterno e poi, e
poi...” Arturo Cirillo
TeatroLaCucina
c/o ex O.P. Paolo Pini - Via Ippocrate, 45 - 20161 Milano
Spettacoli: giovedì-venerdì-sabato ore 20.30
Biglietti: 15.00
PRENOTAZIONI
compilare il
form online sul sito www.atirteatroringhiera.it dal 19 dicembre 2018
BIGLIETTERIA
> nei giorni di spettacolo solo da 1h30 prima dell’orario
di inizio c/o il Teatro La Cucina
COME RAGGIUNGERCI
TeatroLaCucina
M3 Affori FN uscita via Ciccotti – scendere in testa al
treno - Bus: 40,41,52 e 89
Facilità di parcheggio vicino al teatro
ATIR TEATRO RINGHIERA
Piazza Fabio Chiesa / Via Pietro Boifava 17
20142 Milano – tel. 02.87390039
info@atirteatroringhiera.it - www.atirteatroringhiera.it
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