TEATRO ELFO PUCCINI
"IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO"
PRIMA NAZIONALE
produzione Teatro dell’Elfo, Fattore K, Fondazione Luzzati
-Teatro della Tosse
in collaborazione con Armunia, La Città del Teatro di
Cascina, Teatri di Vetro, Twain Residenza di Spettacolo dal Vivo a Ladispoli
Ho messo il mio cuore
nel cavo della mia mano
lo guardavo come chi guarda
dei grani di sabbia o una foglia
lo guardavo pavido e assorto
come chi sa di essere morto;
e la mia anima era commossa
dal sogno, non dalla vita.
Presentato in anteprima a ROMA EUROPA FESTIVAL, arriva a Milano
il nuovo spettacolo di Biancofango che il Teatro dell’Elfo ha coprodotto con
Fattore K e con il Teatro della Tosse.
Un viaggio dentro se stessi attraverso il teatro. Un viaggio
dentro il teatro attraverso se stessi.
Io non ho mani che mi accarezzino il viso è un titolo
“rubato” con amore ad una sequenza di fotografie di Mario Giacomelli, prendendo
in prestito la cornice, ovvero il Titolo, e non il contenuto.
Due attori - Aida Talliente e Andrea Trapani - e una
domanda: qual è il personaggio della letteratura teatrale la cui fragilità
sembra riguardarti? Le cui parole potresti farle tue, come persona e non come
attore?
Queste le risposte: Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e
Woyzeck di Büchner.
Da qui prende il via questo nuovo progetto artistico.
Un viaggio dentro e nei dintorni della fragilità. La
fragilità di chi ha vissuto solo tra le pagine di un libro e quella di chi,
sulle assi di un palcoscenico, ci mette la
faccia.
Dal personaggio, al ruolo, dall’attore, alla persona. Lo
scivolamento è inevitabile. I ritratti si sovrappongono, ma non si fondono. Il
ritrattista preme per diventare lui stesso il ritratto. Lo scambio è continuo.
E non si sa dove sia il vero e dove il falso, dove sia il reale e dove la finzione, dove finisca il teatro e dove inizi
la vita.
Ma in fondo, questo, non è importante.
Da qui è un lavoro di ricerca e di drammaturgia scenica e
attoriale. L’incontro – contemporaneo,
fuori e al contempo dentro le rispettive storie, irreale, non ancora scritto –
tra due personaggi della storia della letteratura teatrale. Come creature
sopravvissute a un incompiuto dramma pirandelliano, come evocati da un testo di
Müller, queste due solitudini attraversano la scena e combattono una –
personalissima – battaglia nel nome della loro individualità. Percorrono strade
inevitabilmente parallele, sono il ritratto in carne ossa di un fallimento già
accaduto altrove, lontano nel tempo e nello spazio, ma qui s’incontrano, si
scontrano, sono obbligati al dialogo e hanno un solo punto in comune: la
fragilità.
Note biografiche
La compagnia Biancofango nasce nel 2005 dall’incontro tra
Francesca Macrì e Andrea Trapani. Nel 2006 inizia la realizzazione della
Trilogia dell’inettitudine: IN PUNTA DI PIEDI (2006), LA SPALLATA (2007), una
drammaturgia originale liberamente ispirata a uno solo fra i “Ricordi del
sottosuolo” di F. Dostoevskij e FRAGILE SHOW (2009), ancora una drammaturgia
originale liberamente ispirata a “Il soccombente” di T. Bernhard. L’intera
trilogia ha circuitato e continua a circuitare in Italia e all’estero (America
Latina, Spagna, Austria) e nell’ottobre del 2011, dalla casa editrice
Titivillus, ne sono pubblicate le drammaturgie. Nel maggio del 2012, al teatro
Palladium di Roma, all’interno della rassegna Teatri di Vetro, debutta il nuovo
lavoro, PORCO MONDO, prodotto dalla Corte Ospitale di Rubiera e da OffICina
1011 di Triangolo Scaleno Teatro e attualmente ancora in tournèe. Da luglio a
dicembre 2012 partecipa al progetto Perdutamente promosso dal Teatro di Roma e
inizia un percorso scenico e drammaturgico con gli adolescenti delle scuole
romane culminato nello studio: CULO DI GOMMA/ovvero la perdita dei Padri. La
progettualità, artistica e pedagogica, con gli adolescenti continua nel
2013/2014, sempre in collaborazione con il Teatro di Roma, con lo spettacolo
ROMEO E GIULIETTA ovvero la perdita dei Padri | prove di drammaturgia dello
sport con gli adolescenti, che ha previsto la costruzione di una compagnia
formata da attori professionisti, nei ruoli degli adulti del testo
shakespeariano, e adolescenti nei ruoli dei giovanissimi. Il lavoro debutta a
dicembre 2014 presso il teatro India di Roma. Nel luglio del 2014 debutta
invece, in anteprima internazionale in Spagna (Almagro – Festival di Teatro
Classico), con un progetto special nato dall’unione di una serie di artisti con
percorsi ed esperienze eterogenee (Andrea Baracco | Biancofango | Luca Brinchi
e Roberta Zanardo - Santasangre): HAMLET. In Italia il progetto debutta a
settembre 2014 presso il Teatro Argentina di Roma, all’interno del Festival
Romaeuropa. Nel 2016 | 2017 mentre continua la circuitazione di tutti i lavori
(Hamlet in America Latina – Porco mondo, Fragile show e In punta di piedi in
Italia) inizia il nuovo progetto, IO NON HO MANI CHE MI ACCAREZZINO IL VISO,
prodotto da Teatro dell’Elfo, Fattore K, Teatro della Tosse, che farà
un’anteprima a Romaeuropa Festival 2017 e debutterà al Teatro Elfo Puccini di
Milano a novembre 2017. Contemporaneamente riprende il lavoro artistico e
pedagogico con gli adolescenti. Il progetto di indagare la costruzione anomala
di una compagnia formata da adolescenti e attori professionisti a partire dal
testo Romeo e Giulietta di Shakespeare, dopo il debutto romano, vuole ampliarsi
su tutto il territorio italiano attraverso una serie di tappe. Il primo passo
di questa sperimentazione sarà a Napoli, con gli adolescenti napoletani e il
Teatro Bellini, nell’ottobre del 2017.
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