LETTERA AL PUBBLICO
DAL DIRETTORE ARTISTICO
TEATRO CARCANO DI MILANO
in questo mese di maggio avremmo dovuto
portare a termine la nostra sesta stagione; il prossimo 9 giugno
avremmo dovuto presentare la stagione 2020-2021.
Niente di tutto questo è accaduto e
accadrà, come ben sapete, per le note vicende epidemiche. Ma
soprattutto non sappiamo quando e come il nostro lavoro e il nostro
periodico ritrovarci potrà tornare alla sua tranquilla normalità.
È vero, nell'ultimo decreto si dice che i teatri potranno riaprire dal 15 giugno, ma il contesto di questa riapertura è ancora molto vago e problematico, non sufficiente per decidere con certezza come e quando riaprire l'attività.
Dietro le quinte non siamo fermi, nessuno di noi: il teatro italiano lavora ogni giorno per costruire scenari possibili, ogni giorno si discutono normative, si fanno incontri, ma il quadro è e rimane per ora quello delineato dal Comitato tecnico- scientifico:
"Negli eventi organizzati in
luoghi chiusi, ferme restando le misure sopra raccomandate ed in
relazione alla garanzia delle misure di distanziamento richieste e
dei sistemi di aerazione disponibili, il numero massimo di persone
non deve superare il numero di 200. In particolare, gli spettatori
dovranno mantenere la distanza tra di loro di almeno un metro ed
indossare la mascherina di comunità, oltre ad evitare di accedere in
presenza di sintomi respiratori e/o temperatura corporea < 37,5 C;
lo stesso criterio dovrà essere applicato agli artisti, alle
maestranze e a ogni altro tipo di lavoratore presente nel luogo in
cui lo spettacolo si tiene."
Duecento persone, comprese le
maestranze, gli attori, le cassiere, il direttore di sala e le
maschere non permettono di aprire un teatro da mille posti; le
mascherine imposte anche agli attori rendono inutile ogni tentativo
di fare spettacolo dal vivo. Non contestiamo le regole, che sono
evidentemente necessarie, ma prendiamo atto che per ora le nostre
comunità hanno difficoltà a riunirsi, che possiamo comunicare
soltanto con i mezzi che la tecnologia per fortuna ci offre, che i
tempi sono stati più lunghi del previsto e che da qui ai primi mesi
dell'autunno dobbiamo pensare a come mantenere un minimo di rapporto.
Tra poco comunque arriverà l'estate,
che tradizionalmente per noi è un momento di pausa, di manutenzione
e di riflessione: adoperiamola tutti per prepararci alla stagione che
verrà, ma soprattutto per imparare a convivere con questa emergenza
che si trasforma in normalità".
Un saluto affettuoso a tutti voi dal
Teatro Carcano.
Fioravante Cozzaglio - direttore
artistico
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