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martedì 3 marzo 2020

SI TORNA ALLA NORMALITÀ'
CON DUE SPETTACOLI
"UN LETTO FRA LE LENTICCHIE"
"FARFALLE"
TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO


Sala Bausch
10 - 15 marzo
Un letto fra le lenticchie
di Alan Bennett
spettacolo di e con Luca Toracca
prima nazionale
«Voglio vivere la vita come voglio senza condizionamento alcuno». Questo potrebbe essere il manifesto di Susan, la protagonista di Un letto fra le lenticchie di Alan Bennett, ultimo monologo che Luca Toracca dedica a questo autore, dopo i successi di Una patatina nello zucchero e Aspettando il telegramma.

Susan intende vivere al di là di quello che le convenzioni sociali le imporrebbero in quanto moglie di un vicario della chiesa anglicana. Afferma le sue convinzioni sociali e religiose combattendo contro i bacchettoni che la circondano, portando avanti le sue istanze e il suo modo di concepire la vita.

Il testo, come del resto i precedenti monologhi, godono della magistrale scrittura di Alan Bennett che con leggerezza tratteggia personaggi ed ambiente creando un imprevedibile divertissement, lontano da qualsiasi esito superficiale o volgare. Una scrittura acuminata, ironica e al tempo stesso commovente che ha offerto ed offre a Luca Toracca la possibilità di mostrarsi al pubblico in versioni nettamente diverse, nel suo modo d’essere attore e nella sua capacità di identificarsi nei personaggi. Con quest’ultimo lavoro vuole in qualche modo omaggiare la donna, che in questi tempi di oscurantismo è sempre più frequentemente oggetto di violenze e soprusi.

10/15 marzo, sala Fassbinder, Elfo Puccini
FARFALLE
testo e regia Emanuele Aldrovandi
con Bruna Rossi e Giorgia Senesi
scene e grafiche CMP design
costumi Costanza Maramotti
luci Vincent Longuemare
suoni Riccardo Caspani
produzione Associazione Teatrale Autori Vivi, Teatro Elfo Puccini, ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione
in collaborazione con L’arboreto Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna in collaborazione con Big Nose Productions con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (CapoTrave/Kilowatt e Armunia) con il sostengo di Fondazione I Teatri Reggio Emilia
prima nazionale

Farfalle, testo di Emanuele Aldrovandi vincitore del Premio Hystrio 2015 e del Mario Fratti
Award 2016, dopo il fortunato debutto a New York, è in scena in Italia con la regia dello stesso autore che dirige Bruna Rossi e Giorgia Senesi in una coproduzione dell’Associazione Teatrale Autori Vivi. È una favola nera fra Milano, Palermo e New York,
un gioco divertente e crudele. Protagoniste due sorelle ormai lontane che raccontano la loro storia, due donne che interpretano tutti i personaggi della loro vita.

Emanuele Aldrovandi decide di cimentarsi con la scrittura di personaggi femminili complessi partendo da alcune novelle di Pirandello: in scena due sorelle, ciniche e poetiche, una bionda (Bruna Rossi) e una mora (Giorgia Senesi) e al centro il gioco che le ha unite (a turno, chi ha in mano il ciondolo a forma di farfalla può obbligare l'altra a fare qualsiasi cosa, pena la fine del gioco) fin da quando, piccolissime, sono state abbandonate prima dalla madre, morta suicida, e poi dal padre, fuggito all’estero con un’altra donna.

Aldrovandi, con tanta ironia, acutezza e una buona dose di realismo ‘magico’, racconta della crescita personale di due ragazze,‘povere orfane contemporanee’, e delle scelte di vita – bizzarre o banali, obbligate o inaspettate - che compiono. È così che acquisiscono una sempre maggiore consapevolezza di sé e finiscono per diventare molto diverse dalle ragazzine che erano. Il loro percorso è opposto, quasi complementare e il cambiamento che vivono le porta prima ad allontanarsi e poi a scontrarsi violentemente.

La bionda accetta, giovanissima, il “matrimonio combinato” con un 40enne ritardato ma molto ricco che le propone suo padre poiché le sembra “vintage” e un buon modo per “emanciparsi dal concetto di emancipazione” e diventa così moglie e madre. Poi vedova. Senza particolari rimpianti. Quando scopre che un tumore le lascerà solo sei mesi di vita decide di separarsi dai figli e partire per scoprire il mondo. La mora diventa una fotografa, gira il mondo, è libera e single, per 10 anni presa dalla sua vita non rivede la sorella, per poi ritornare al funerale del cognato, e alla vista dei nipoti, rendersi conto di avere bisogno di altro, di qualcosa di “suo”: così fa un figlio con la fecondazione assistita e smette di viaggiare per dedicarsi a lui. Continuerà a ritenere sbagliate le scelte di sua sorella.

Necessità dell'autore è riflettere sul valore dell’esperienza: la nostra cultura è fondata sull’idea che la conoscenza – scientifica, culturale, esperienziale e perfino emotiva – si possa diffondere o tramandare. Ma le esperienze che facciamo ci insegnano davvero qualcosa sulla vita, su noi stessi o sugli altri? E fino a che punto, quando cerchiamo di trasmettere alle persone che amiamo quello che pensiamo di aver imparato, facciamo loro del bene?

Le scene di CMP design, noto team di progettazione – per la prima volta al servizio di un progetto teatrale – traducono visivamente la logica geometrica della commedia: il contrasto dello spigolo, lo squadernarsi dello spazio solido fino all'apice del caos e della separazione. Intorno alle due donne gravitano altri personaggi (dal padre inaffidabile al medico opportunista) sempre in bilico fra l’avere una vita propria e l’essere proiezioni generate dal vortice del gioco in cui le due sorelle sono immerse.

BIOGRAFIE
L’Associazione Teatrale Autori Vivi è stata fondata nel 2019 con l’obiettivo di mettere la
drammaturgia contemporanea al centro del processo produttivo teatrale. Farfalle è la prima produzione della compagnia, spettacolo co-prodotto con ERT e Elfo Puccini.

Emanuele Aldrovandi, autore e regista dello spettacolo, è uno dei giovani drammaturghi italiani più premiati e rappresentati. Ha vinto, fra gli altri, il Premio Riccione Pier Vittorio Tondelli, il Premio Pirandello e il Premio Hystrio. Ha scritto testi originali, adattamenti e traduzioni per alcuni dei principali teatri italiani e ha collaborato con vari festival e teatri internazionali. È uno degli autori selezionati da Fabulamundi Playwriting Europe e i suoi testi sono tradotti, messi in scena e pubblicati in inglese, tedesco, francese, spagnolo, polacco, ceco, sloveno e catalano. Si è occupato anche di progetti site-specific e installazioni museali. Insegna scrittura teatrale all’Accademia d’arte drammatica Paolo Grassi. Dal 2018 ha iniziato a lavorare anche come sceneggiatore e regista e il suo secondo cortometraggio, Un tipico nome da bambino povero, è stato presentato in concorso al Giffoni Film Festival, ha vinto il premio speciale a Gaeta Film Festival ed è stato selezionato ad “Alice nella città” all’interno del Festival del cinema di Roma.

TOUR
28/29 marzo Napoli, Teatro NEST; 3 aprile Lugano, Teatro Foce; 4 aprile Cantù, Teatro San Teodoro; 18 aprile Firenze, Teatro delle donne; 2 maggio Imperia, Teatro dell’albero

TEATRO ELFO PUCCINI, corso Buenos Aires 33, Milano - Orari: mart/sab 19:30, dom 15:30, Prezzi: intero €33 / rid. giovani e anziani €17,50 / under18 €13.50 / oline da €16,50

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