TEATRO SAN LUIGI GUANELLA DI ROMA
"NOZZE DI RAME...FORSE"
UNO SPETTACOLO SCRITTO
DA TIZIANO LEPONE
E DIRETTO DA ENRICO VANZINA
Oltre seimila spettatori in pochi mesi,
un successo travolgente, solo a considerare le difficoltà che il
teatro incontra in Italia. Eppure "Nozze di Rame... Forse"
continua a far parlare di sé e soprattutto ad aggiungere nuove date.
Torna così a Roma, è proprio il caso di dirlo, "a grande
richiesta", lo spettacolo firmato da Tiziano Lepone e diretto
amichevolmente da Enrico Vanzina, messo in scena dagli Incerti del
Mestiere, la compagnia di soli avvocati con la passione per il
palcoscenico. L'appuntamento è dal 18 al 28 maggio al Teatro San
Luigi Guanella, nel quartiere Prati, a due passi dal tribunale.
Oggetto della divertente commedia, un
matrimonio in bilico dopo dieci anni – alla vigilia delle nozze di
rame appunto – per colpa di un prete che prete non era. Un altro
sacerdote cercherà di metterci una buona parola, anche se non
richiesta. Mentre un avvocato forse troppo zelante, gli immancabili
amici e perfino i vicini di casa non lesineranno consigli a volte
decisamente fuori luogo. A completare il panorama umano, un
eccentrico tecnico dell’ascensore.
Ecco “Nozze di rame… Forse”, una
simpatica commedia degli equivoci nella quale recita dunque una
compagnia d’eccezione: gli “Incerti del mestiere” appunto, solo
avvocati con la passione del teatro, che quindi di cavilli e diritto
matrimoniale certo se ne intendono. A dirigere la squadra, la mano
sapiente di Enrico Vanzina; a firmare la piéce Tiziano Lepone,
autore dei testi oltre che attore protagonista nei panni di Gino,
marito tifosissimo della Roma, a quanto pare non troppo deluso nello
scoprire che il suo matrimonio con Adele – la brillante Barbara
Mecucci – rischia di non avere più alcun valore. In scena anche
Aldo Minghelli, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma nei
panni del simpatico padre Ampelio; Marco Di Lotti, avvocato nella
vita e nella parte, Alessandro Coccoli e Cristina Cristilli, i vicini
di casa; infine Giuseppe Rombolà, l’ascensorista.
Sinossi
Cosa accadrebbe se alla vigilia
dell’anniversario del decimo anno di matrimonio, due coniugi
venissero a scoprire che il prete che ha celebrato il loro
matrimonio, in realtà non era un prete? È quanto accade a Gino e
Adele, i quali, alla vigilia della cena organizzata per festeggiare
le nozze di rame (10 anni di matrimonio), vengono sopraffatti da una
notizia sconvolgente: si sono “bevuti” Don Alfio, sacerdote che
alcuni anni prima aveva sposato la coppia. Dopo un primo momento nel
quale i due coniugi rimangono sbigottiti, inizia una diversa
conflittuale interpretazione della nuova realtà: per il marito nasce
la convinzione di essere tornato celibe, libero e quindi semplice
convivente, per la moglie, invece, il matrimonio resta valido e la
realtà non cambia. Il tutto viene condito dai preziosi consigli di
una coppia di amici che abita al piano di sopra, di un prete
“casualmente” in visita per la benedizione della casa, di un
avvocato impiccione che abita al primo piano e di un eccentrico
operaio intervenuto a riparare l’ascensore. Sullo sfondo il nuovo
acquisto della Roma, Bucio, attaccante del Botswana, e la lotta dei
mariti per la riconferma del proprio abbonamento allo stadio.
Con
Tiziano Lepone
Barbara Mecucci
Alessandro Coccoli
Cristina Cristilli
Aldo Minghelli
Marco Di Lotti
Giuseppe Rombolà
TEATRO SAN LUIGI GUANELLA
Via Girolamo Savonarola 36 - Roma
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