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domenica 24 gennaio 2016

AL TEATRO LIBERO DI MILANO
"LA STORIA INVENTATA"
GLI ORRORI DELLA GUERRA
VISTI DAGLI OCCHI DI UN BAMBINO

Dal 25 al 31 gennaio 2016
Una favola per adulti sospesa tra Fantasia e Storia che racconta – attraverso lo sguardo sognante e spietato di un bambino – gli orrori della guerra, i buchi neri della nostra coscienza collettiva.

Leo ha dieci anni quando viene adottato da due donne bizzarre e selvatiche, una madre e una figlia con un passato turbolento e qualche segreto che abitano un’immensa e fatiscente cascina in mezzo alla campagna. Siamo nell’Italia del Nord, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale. Presto Leo si rende conto che nel fienile, nella parte diroccata della cascina, c’è nascosto qualcosa. O qualcuno. La fantasia di Leo si scatena, si lancia in improbabili esplorazioni e investigazioni, fino a far emergere una sconvolgente verità che lo riguarda da vicino, più di quanto egli non creda…

Lo spettacolo racconta la storia di Leo in modo leggero, ironico andando proprio grazie a queste sue caratteristiche a toccare profondamente lo spettatore. È uno spettacolo adatto a tutti, con particolare riferimento ai temi di interesse sociale della Shoah e della Resistenza Partigiana.

NOTE DI REGIA

Una drammaturgia fluida, che mescola l’io narrante alle situazioni del testo ci consente di viaggiare liberamente nel tempo e nello spazio, prendendo di volta in volta il punto di vista dei diversi personaggi, per raccontare questa storia così unica e così universale.

Il perché di questo spettacolo è presto detto: si tratta di un racconto, di una fiaba che mette in luce alcuni buchi neri della nostra storia, eventi che la mente vuole dimenticare, vuole epurare perché troppo dolorosi, che invece devono restare indelebili, marchiati a fuoco, perché i diritti fondamentali degli esseri umani non vengano mai più calpestati, anche se i recenti avvenimenti di cronaca lascerebbero pensare il contrario.
 

Abbiamo deciso di raccontare la storia di un bambino, Leo. Di una famiglia, madre e zia adottive. Di un piccolo paese nelle montagne del nord Italia. Questa scelta ci permette di raccontare la nostra storia usando lo strumento della fantasia che deforma, innalza, distrugge, impreziosisce senza rispondere a leggi razionali.

La storia inventata è una mistery story: nel fienile c’è davvero qualcosa, oppure sono tutte invenzioni di Leo? Ma le invenzioni fanno rumore? Il nostro protagonista crede di no ed inizia così il suo percorso verso “la principessa”, amica perfetta, innamorata anche, destinataria di tutte le sue attenzioni e dei suoi doni, anche se non dà risposta. Amore e attenzioni senza bisogno di nulla in cambio…

Ma quando tutto sembra andare per il meglio, la tranquilla routine della cascina, così faticosamente conservata dalle due donne, anche a scapito del proprio benessere, viene turbata.

Un rumore. Un boato. E tutto scoppia, tutti i personaggi prendono strade che mai avrebbero pensato di percorrere, lo spazio svanisce, il tempo si muove impazzito.

E ricominciamo daccapo. Ma da un altro punto di vista.

La scena, volutamente leggera e fluida, proprio come la drammaturgia, richiama il mondo contadino: i luoghi in cui lo spettacolo è ambientato ruotano tutti intorno alla cascina delle due donne, e i personaggi scivolano fuori dall’ombra dei muri delle stanze della casa, portano il loro racconto e vi ritornano.

Strane presenze popoleranno la scena e sarà davvero difficile capire quando e in che momento avranno la loro parte nella storia.
 

COMPAGNIA CHRONOS3

Nasce nel gennaio 2011 presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano dall’incontro di tre registi: Manuel Renga, Vittorio Borsari e Valentina Malcotti. Tutti i progetti targati Chronos3 si collocano nell’ambito della drammaturgia contemporanea mettendo in scena le opere di giovani autori impegnati ad indagare l’oggi, soprattutto sperimentando la creazione di opere in spazi non teatrali e con particolari rapporti tra pubblico e attore.

Particolare attenzione viene riservata ai testi e agli spettacoli di interesse sociale. Dal 2012 la compagnia organizza la stagione teatrale Circuito Contemporaneo nei comuni bresciani di Carpenedolo e Toscolano Maderno e dal 2013 Manuel Renga dirige quella di Isolacasateatro nel quartiere Isola di Milano.

Drammaturgia Tobia Rossi
liberamente ispirato a Testastorta di Nava Semel
regia Manuel Renga
con Alessandro Lussiana e Valeria Perdonò
produzione Chronos3

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