"LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA"
DI TENNESSEE WILLIAMS
TEATRO SOCIALE DI BRESCIA
Dal 3 al 7 dicembre 2025
La compagnia sarà protagonista del primo incontro de
I pomeriggi al CTB in programma il 4 dicembre
Leonardo Lidi porta in scena la disfunzionale famiglia Pollitt di Tennessee Williams, ricca e in crisi, di fronte alla morte imminente di Big Daddy. Celebre nella trasposizione cinematografica del 1958 con Paul Newman e Liz Taylor, lo spettacolo esplora conflitti, inganni e le debolezze dei figli e delle loro mogli, offrendo una lucida riflessione sulla famiglia contemporanea.
In scena per la cinquantaduesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’equilibrio degli opposti, arriva a Brescia lo spettacolo La gatta sul tetto che scotta che prosegue la programmazione 2025/2026 del CTB: sarà al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) dal 3 al 7 dicembre 2025 tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.
Protagonista dell’ultimo testo di Tennessee Williams è la ricca famiglia Pollitt, originaria del sud degli Stati Uniti. La incontriamo in un momento di crisi profonda. I Pollitt si riuniscono nella grande proprietà di famiglia per celebrare il compleanno di Big Daddy, ignari che sarà l’ultima volta. È in questo contesto che emergono l’avidità e la debolezza di carattere dei due figli, ed in particolare il dramma di Brick e di sua moglie Maggie. I due vivono insieme ma da tempo non hanno intimità per volere di lui, che ritiene la moglie responsabile del suicidio dell’amico Skipper. Durante un litigio, Maggie si paragonerà a "una gatta su un tetto che scotta", decisa a non cadere giù: ha lottato per raggiungere il benessere e non vuole rivivere la miseria.
Nello spettacolo, il testo di Tennessee Williams nella traduzione di Monica Capuani vede in scena Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini, la regia è di Leonardo Lidi. Le scene e le luci sono di Nicolas Bovey, i costumi di Aurora Damanti, il suono di Claudio Tortorici; Alba Porto è assistente alla regia e Letizia Bosi è seconda assistente alla regia di questa produzione firmata Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
In scena per la cinquantaduesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’equilibrio degli opposti, arriva a Brescia lo spettacolo La gatta sul tetto che scotta che prosegue la programmazione 2025/2026 del CTB: sarà al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) dal 3 al 7 dicembre 2025 tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.
Protagonista dell’ultimo testo di Tennessee Williams è la ricca famiglia Pollitt, originaria del sud degli Stati Uniti. La incontriamo in un momento di crisi profonda. I Pollitt si riuniscono nella grande proprietà di famiglia per celebrare il compleanno di Big Daddy, ignari che sarà l’ultima volta. È in questo contesto che emergono l’avidità e la debolezza di carattere dei due figli, ed in particolare il dramma di Brick e di sua moglie Maggie. I due vivono insieme ma da tempo non hanno intimità per volere di lui, che ritiene la moglie responsabile del suicidio dell’amico Skipper. Durante un litigio, Maggie si paragonerà a "una gatta su un tetto che scotta", decisa a non cadere giù: ha lottato per raggiungere il benessere e non vuole rivivere la miseria.
Nello spettacolo, il testo di Tennessee Williams nella traduzione di Monica Capuani vede in scena Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini, la regia è di Leonardo Lidi. Le scene e le luci sono di Nicolas Bovey, i costumi di Aurora Damanti, il suono di Claudio Tortorici; Alba Porto è assistente alla regia e Letizia Bosi è seconda assistente alla regia di questa produzione firmata Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale.
La gatta sul tetto che scotta è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.
Per offrire al pubblico un’occasione di approfondimento dello spettacolo, il Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia propone il primo incontro del ciclo I pomeriggi al CTB, rassegna giunta alla sua decima edizione e curata da Lucia Mor, ordinario di Letteratura tedesca dell’Università Cattolica. Giovedì 4 dicembre alle ore 17.00 presso il Teatro Sociale di Brescia (Via Felice Cavallotti, 20), Fausto Cabra, Valentina Picello, Orietta Notari, Nicola Pannelli e gli altri attori della compagnia dialogheranno con Laura Bevione, giornalista e critico teatrale, sul tema “La famiglia in fiamme. Tennessee Williams, l’ultimo erede di Čechov”. La partecipazione all’incontro è gratuita fino a esaurimento dei posti disponibili.
Note di regia di Leonardo Lidi
Mi sorprende sempre pensare che l’ultimo testo di Tennessee Williams, l’ultimo di cui le cronache hanno sentito parlare, sia una riscrittura personale del Gabbiano di Čechov, suo autore preferito. The Notebook of Trigorin è infatti una vera e propria dedica di un ammiratore al suo idolo da ragazzo. Questo amore, questa continuità, ha creato nella drammaturgia del secolo scorso un vero e proprio filo rosso che parte da Anton Čechov, passa da Tennessee Williams e si conclude con alcuni film di Woody Allen.
La società è raccontata tramite la famiglia e le proprie contraddizioni, le tantissime, le tonnellate di storie d’amore, le battute che tornano e che si rincorrono tra un autore e l’altro.
E così io, in questo viaggio personale, concluso il mio triennio Čechov (che non poteva, appunto, non partire da Gabbiano), mi trovo ora quasi obbligato a tornare su Tennessee Williams. E dico tornare perché è una casa che ho già abitato qualche anno fa con la messa in scena, discussa nella sua particolare ambientazione circense, del mio Zoo di vetro. Ora torno a Williams per lasciare Čechov senza lasciarlo. Torno a Williams perché credo che sia l’autore più utile a comprendere l’importanza dell’analisi della società attraverso la lente famigliare. Williams utilizza il ridicolo (e quindi ecco il perché dei miei clown tristi) per raccontare la tradizionale famiglia americana del Sud, la sua incapacità di avanzare, ferma in un ricordo, pronta a distruggere pulsioni sessuali “nocive” e a nascondere tutta la polvere della società occidentale sotto il tappeto.
La gatta sul tetto che scotta, qui nella nuova traduzione di Monica Capuani, è un testo che, film a parte, non ha avuto grande fortuna in Italia, e non è nemmeno uno di quei testi che vediamo spesso nelle stagioni teatrali, forse proprio per le controversie attorno al copione. Williams, infatti, furibondo con i suoi contemporanei che l’hanno messo in scena e portato a Hollywood tradendo totalmente il messaggio e la natura del testo, decise di riscriverlo in una versione incontrastabile, una versione cruda, piena di volgarità e accuse, per dipingere il ridicolo “presepe vivente” che lo feriva tanto.
È un testo che grida vendetta e anche verità.
Se penso a Paul Newman che bacia appassionato Elizabeth Taylor nel finale del film posso immaginare la rabbia del povero Tennessee, totalmente ingannato e usato ai fini del mercato californiano.
La gatta sul tetto che scotta ci può aiutare oggi a considerare quanto siano lontane dal progresso naturale le forzature della famiglia tradizionale e le esternazioni sull’assonanza donna/madre. La protagonista dovrà ingannare il sistema/casa fingendosi madre perché, altrimenti, non sarà considerata come donna. Dovrà fingersi una contemporanea Maria con in grembo il futuro della società per non essere additata come una poco di buono, una povera creatura incapace di generare e quindi di esistere. Quando ho letto sui giornali, pochi mesi fa, il ritornello della donna che deve sentirsi realizzata solo in quanto madre mi si sono rizzati i capelli e ho deciso di rispondere con La gatta sul tetto che scotta.
La gatta sul tetto che scotta
di Tennessee Williams
traduzione Monica Capuani
con Valentina Picello, Fausto Cabra, Orietta Notari, Nicola Pannelli, Giuliana Vigogna, Giordano Agrusta, Riccardo Micheletti, Greta Petronillo, Nicolò Tomassini
regia Leonardo Lidi
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono Claudio Tortorici
assistente alla regia Alba Porto
seconda assistente alla regia Letizia Bosi
produzione Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Veneto - Teatro Nazionale
La gatta sul tetto che scotta viene presentato per gentile concessione della University of the South, Sewanee, Tennessee
Biglietti | Teatro Sociale
Intero
Platea 29 €
I galleria 22 €
II galleria 19 €
III galleria 15 €
ridotto gruppi*
platea 26 €
I galleria 20 €
II galleria 17 €
III galleria 13 €
ridotto speciale**
platea 21 €
I galleria 18 €
II galleria 15 €
III galleria 11 €
Riduzioni
* la riduzione gruppi è riservata esclusivamente ai tesserati Arci, Coin, Feltrinelli, Touring Club. CRAL aziendali, biblioteche e altri enti e associazioni convenzionati con il Centro Teatrale Bresciano possono rivolgersi per informazioni e prenotazioni al numero 030 2928605 o alla e-mail: organizzazione@centroteatralebresciano.it
** la riduzione speciale è riservata a giovani fino a 25 anni e ultrasessantacinquenni
Modalità di acquisto
Biglietteria del Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia
t. 030 2808600; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00
> domenica dalle ore 15.30 alle 18.00 solo nei giorni di spettacolo
> 30 minuti prima dell’inizio di ogni spettacolo saranno in vendita esclusivamente i biglietti per la serata stessa.
Punto vendita CTB Piazza della Loggia, 6 – Brescia
t. 030 2928609; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a venerdì ore 10.00 - 13.00 (escluso i festivi)
Biglietteria telefonica
> t. 376 0450269 – da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (escluso i festivi)
> t. 376 0450011 – da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00; domenica dalle ore 15.30 alle 18.00
Si informa che agli acquisti effettuati telefonicamente e pagati con carta di credito verrà applicata la maggiorazione pari al 2,5% del costo dell’abbonamento o biglietto.
On-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VIVATICKET





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