Post Più Recenti

.

venerdì 24 novembre 2023

TEATRO ERBA DI TORINO
"L’OSPITE INATTESO"
DI AGATHA CHRISTIE

Dal 24 al 26 novembre al Teatro Erba di Torino
Dopo il bellissimo successo tributato nelle ultime stagioni tra i Teatri Gioiello, Alfieri ed Erba, sia nella programmazione di Torino Spettacoli che in quella di FDF Entertainment, L’ospite inatteso torna al Teatro Erba di Torino, “salotto della prosa” di corso Moncalieri dal 24 al 26 novembre (e il 23 novembre ore 10). Poiché le repliche previste sono già esaurite, è stata appena aggiunta una recita in più: domenica 26 novembre alle 21. Così L’ospite inatteso domenica 26 novembre raddoppia!

Come raddoppia Agatha Christie con l’omonima fortunata formula di miniabbonamento creata da Torino Spettacoli una decina di anni fa e confermatasi preziosa nell’avvicinare i più diversi pubblici al giallo teatrale.

Protagonisti i Beniamini della Compagnia Torino Spettacoli ELIA TEDESCO, ANDREA BELTRAMO, ELENA SOFFIATO, BARBARA CINQUATTI, STEFANO FIORILLO, PATRIZIA POZZI, LUCA SIMEONE, con la partecipazione dei Germana Erba’s Talents TOMMASO CALDARELLA e SIMONE MARIETTA.

L’ospite inatteso di Agatha Christie (“The Unexpected Guest” © 1958 Agatha Christie Limited Tutti i diritti riservati) è proposto nella traduzione di Edoardo Erba, per la regia di Girolamo Angione; scena di Gian Mesturino. La produzione è firmata Torino Spettacoli, Compagnia che all’attivo trent’anni di specializzazione in Agatha Christie (Trappola per topi, La tela del ragno, Assassinio sul Nilo, Caffè nero pero Poirot e Un delitto avrà luogo). Questa pièce teatrale, scritta nel 1958, che fu adattata per la letteratura da Charles Osborne (attore teatrale tra l’altro più volte impegnato nel ruolo del dottor Carelli in Caffè nero).

Sul piano del plot, Michael Starkwedder, un ingegnere di ritorno dal Golfo Persico, si perde nella campagna inglese e, complice la nebbia, la sua auto finisce rovinosamente in un fosso; l’uomo riesce ad individuare una casa, immersa nell’oscurità, dove sicuramente potrà chiedere aiuto. Bussa ma nessuno risponde. E’ aperto; si fa coraggio ed entra... niente è come sembra e la Christie è davvero diabolica nell’accompagnarci fino al colpo di scena finale.

L'ospite inatteso è stato definito con ottime ragioni un giallo alla Alfred Hitchcock: un giallo psicologico; più dei fatti, contano le parole che rimandano alle storie dei personaggi alla loro vita interiore. Ma altrettanto giustamente è stato definito -e resta- il vero capolavoro della regina del giallo: più di Trappola per topi, più di Caffé nero per Poirot, più de La tela del ragno.

Dalle note di regia: “Strano giallo, L'ospite inatteso di Agatha Christie! In meno di un minuto, all'apertura del sipario, è già tutto chiaro: c'è un delitto, c'è un colpevole e c'è la sua confessione, immediata, spontanea. Il caso è chiuso? Naturalmente, no. Il giallo delle finte verità è appena cominciato. In uno slancio di fervido altruismo, Michael Starkwedder, lo sconosciuto capitato quasi per caso in quella stanza dove ci sono il cadavere di un uomo e sua moglie con la pistola in mano, è il primo che s'affretta a negare la verità (finta) d'una colpevole rea confessa, per inventarne un'altra, altrettanto finta (forse) ma assai più opportuna: la vendetta d’un tale John Mac Gregor per un torto di molti anni prima. Una finta verità a cui tutti, compresa la polizia, credono o fingono di credere. Strano giallo, L'ospite inatteso, eppure magistrale. Per più di metà della vicenda, il fulcro dell'interesse non sta nello scoprire chi sia l'assassino: di fatto, lo si sa dall'inizio; sta piuttosto nel seguire le mosse degli altri personaggi, loro sì realmente coinvolti nel delitto: Laura Warwick, la tormentata moglie della vittima che per prima si dichiara colpevole del delitto; il maggiore Farrar, un opportunista totalmente preso dall’ambizione politica; la devota infermiera, signorina Bennett; perfino l’ambiguo maggiordomo Angell; ma sopra tutti, la straordinaria figura matriarcale della Signora Warwick, vera “regina madre“ di shakespeariana memoria; tutti i personaggi s'indagano tra loro, si scrutano dentro, s'interrogano su come possano essere andate davvero le cose. Ma, si badi bene, non per affermare la propria innocenza, accusandosi l'un l'altro; no, per potersi dichiarare essi stessi colpevoli, allontanando i sospetti dagli altri, in un'insolita gara di fedeltà e solidarietà. Perché? Perché, dietro tutto questo, c'è una storia familiare, bella e brutta, come tutte le storie di famiglia; ci sono sentimenti forti d'amore, odio, dolore, vissuti intensamente, ma spesso taciuti per non intaccare il perbenismo anglosassone. L'ospite inatteso, proprio perché è un estraneo, diviene il testimone silenzioso di quei sentimenti nascosti, di quelle storie difficili e il ricettacolo delle confidenze di tutti; e, in ultimo, il deus ex machina della vicenda. L'ospite inatteso è stato definito con ottime ragioni un giallo alla Alfred Hitchcock: un giallo psicologico; più dei fatti, contano le parole che rimandano alle storie dei personaggi, alla loro vita interiore, al loro sentire profondo. Ma altrettanto giustamente è stato definito - e resta - il vero capolavoro della regina del giallo. Una scrittura tesissima sostiene una vicenda che avvince e intriga lo spettatore con gli immancabili colpi di scena, le rivelazioni continue, le improvvise svolte drammatiche; ma anche con passaggi di intensa e tenera umanità, dedicati in particolare a Jan, il personaggio più giovane e problematico, amato da tutti e che tutti vogliono proteggere... ma chi sia realmente Jan è difficile dire, senza svelare troppo. Per scoprirlo, non resta che venire a teatro”.

La Compagnia Torino Spettacoli affonda le sue radici sessantennali nell’attività del grande pioniere Giuseppe Erba e nella sua straordinaria esperienza produttiva, in Italia e nel mondo. La Compagnia, che si avvale della direzione artistica di Irene Mesturino, è Impresa di Produzione Teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tra i suoi filoni produttivi di maggior successo i Gialli, i Classici antichi, i Capolavori di tutti i tempi e i Testi contemporanei di divulgazione culturale (quali il best seller Parlo italiano).

Repliche al Teatro Erba (Torino, corso Moncalieri 241): giovedì 23 novembre ore 10, venerdì 24 e sabato 25 novembre ore 21, domenica 26 novembre ore 16 e ore 21.

Prezzi biglietti:


ven sera e dom pom e sera: posto unico € 22.50; ridotto (under26, over60) € 16.50

speciale (abb.*, conv, gruppi, persone con disabilità**) € 15

sab sera: posto unico € 24.50; rid (und26, over60, abbonati*, convenzionati,gruppi, persone con disabilità**) € 17.50

scolastiche al mattino: posto unico € 9 - docenti accompagnatori omaggio

* possessori di abbonamento 23/24 a qualsivoglia teatro italiano!

** la riduzione per persone con disabilità è estesa a 1 accompagnatore

Informazioni e prevendite:

-direttamente al sito www.torinospettacoli.it -via whatsapp al numero 320.9050142

-alla biglietteria del Teatro Erba di Torino (orari chiamando il numero 011.6615447)

-tramite Ticketone: www.ticketone.it

-Info: tel. 011.6615447/011.6618404 - info@torinospettacoli.it

Nessun commento:

Posta un commento