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giovedì 27 febbraio 2020

LA NUOVA EDIZIONE DELLA RASSEGNA 
QUASI SOLO
QUATTRO APPUNTAMENTI DI 
DANZA CONTEMPORANEA E TEATRO FISICO
SPAZIO FATTORIA (FABBRICA DEL VAPORE) 
A MILANO

7 MARZO, 4 E 9 APRILE, 9 MAGGIO 2020
Il Circuito CLAPS presenta la nuova edizione della rassegna Quasi Solo, organizzata con l’obiettivo di diffondere e promuovere la danza contemporanea italiana e internazionale e, da quest’anno, anche il teatro fisico.

Il calendario prevede quattro date primaverili, con un alternarsi di diverse compagnie allo Spazio Fattoria, all’interno della Fabbrica del Vapore a Milano.

Ad aprire Quasi Solo, sabato 7 marzo alle ore 21.00, è Daniele Ninarello, che torna a Milano con Kudoku. Il compositore internazionale Dan Kinzelman e l’affermato coreografo si incontrano in un territorio di esplorazione comune:
lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza e la fatica della resistenza.

Secondo spettacolo in programma sabato 4 aprile, alle ore 21.00. La compagnia italo-francese MF di Francesco Colaleo e Maxime Freixas presenta Farde Moi: cinque danzatori avvolti in enormi parrucche bianche creano l'inganno scenico di nuvole danzanti, per lasciare emergere - nello sviluppo della performance - l'essenzialità di una danza che parte dal corpo.

Triplo appuntamento giovedì 9 aprile, sempre dalle ore 21.00.
Daniele Albanese porta a Milano uno step del suo HOME_STUDIO#1, che nasce dalla necessità di indagare il concetto di ‘casa’ in quanto archivio personale, emotivo. Qui esso viene contrapposto a una riflessione sull’identità umana, evocando immagini di fuga, evasione, abbandono della propria terra d’origine alla ricerca di altri luoghi da poter chiamare ‘casa’.

A seguire va in scena una Serata eXpLo – tracce di giovane danza d’autore, che ospita due danzautori selezionati nel 2019 per la vetrina di Ravenna promossa annualmente dal network nazionale Anticorpi XL.

Nel passo a due You deserve a lover, Giovanni Napoli contrappone un movimento contemporaneo viscerale alle dolci note di un pianoforte. La coreografia parla di una storia d’amore ma anche della voglia di allontanarsi e di ritornare: sguardi intensi, il calore di un abbraccio, il significato di un piccolo gesto.

T.I.N.A. – There Is No Alternative è un dialogo giocato sul filo tra reale e visionario, un confronto tra personale e sociale con sconfinamenti ironici e onirici, è una donna (Giselda Ranieri) che prova a definirsi tra mille puntini di sospensione ansiogena. Un lavoro breve tra parola e gesto, epico e ordinario, ordine e caos.

In occasione della Serata eXpLo, Alessandro Pontremoli guiderà l’incontro degli artisti con il pubblico. Alessandro Pontremoli è docente di Storia della danza e Presidente del Corso di Laurea in DAMS all'Università di Torino, Presidente della Commissione Consultiva per la Danza del MiBACT e autore di numerose pubblicazioni di settore.

A chiudere, un altro triplo appuntamento, preceduto da un evento collaterale.
L’appuntamento di sabato 9 maggio – in collaborazione con Europe City Project Milano - si apre alle ore 17.00 con una tavola rotonda dal titolo CIRCONDANCE. Quasi Solo 2020 non si concentra esclusivamente sulla danza, ma allarga l’orizzonte sullo spettacolo dal vivo, arrivando a ospitare il circo contemporaneo. Per l’occasione, il Circuito CLAPS invita alcuni esperti del settore in un incontro aperto a tutti, che intende esplorare i confini e i punti di contatto tra queste due discipline sempre più interconnesse sulla scena contemporanea.

La tavola rotonda vede gli interventi di:
Valeria Campo - Regista, Docente di Arti Sceniche, Presidente Commissione Consultiva Circhi e Spettacolo Viaggiante del MiBACT)
Luisa Cuttini – Direttore artistico del Circuito CLAPS e coordinatore di A.C.C.I. Associazione Circo Contemporaneo Italia
Flavio D’Andrea – Danzatore compagnia Ultima Vez/Wim Vandekeybus
Alessandro Maida – Co-fondatore e artista della compagnia MagdaClan, docente e direttore del progetto Mon Circo
Riccardo Olivier – Artista e project manager di Fattoria Vittadini
Modera Maddalena Giovannelli (Stratagemmi/Prospettive Teatrali).

Alle 21.00 hanno inizio i tre spettacoli della serata.
Apre Flavio D’Andrea, con un atto performativo dal titolo En-Chor. La pièce si chiede se un corpo atletico di 100Kg per quasi 2 metri, icona della forza e della potenza, può mai risultare fragile, leggero, delicato. Indaga sulla necessità di dare sfumature a un corpo che a prima vista è già tutto detto. È un continuo trovare strade alternative, anche auto-ironiche, per liberare mente, anima e corpo.
A seguire, un estratto di Unraveled Heroes con Pieradolfo Ciulli e Cesare Benedetti di Fattoria Vittadini. Un viaggio coreografico reale e fantastico allo stesso tempo, sui sogni e le paure che permettono di restare a galla sulla superficie e affrontare i più radicati bisogni.
Il circo contemporaneo chiude l’edizione 2020 di Quasi Solo, con la partecipazione di Alessandro Maida della compagnia MagdaClan. Uno strano acrobata gioca, taglia diagonali sempre alla ricerca di una stabilità impossibile, perché - al contrario di un giocoliere - si fa portare e lanciare dalla sua stessa palla. È la magia della fragilità degli oggetti, in bilico tra minuziosa precisione nel “piccolo” e sfacciata energia del “grande”.

Durante tutti gli appuntamenti, il pubblico potrà assistere alla Proiezione video del contest “La danza in 1 minuto”. La call, ideata e lanciata ogni anno da Coorpi, è aperta ad autori/autrici (danzatori, videomaker, registi, scrittori, musicisti, sound designer, appassionati) in grado di accettare la sfida nella creazione di opere di videodanza innovative, coraggiose e di forte impatto cinematografico.

CALENDARIO
Tutti gli spettacoli si terranno allo Spazio Fattoria, c/o Fabbrica del Vapore, Via Procaccini 4, Milano

7 MARZO Ore 21.00
KUDOKU Daniele Ninarello/Codeduomo
4 APRILE Ore 21.00
FARDE-MOI Cie MF
9 APRILE Ore 21.00
HOME_STUDIO#1 Daniele Albanese

A seguire:
SERATA eXpLo - tracce di giovane danza d'autore
-YOU DESERVE A LOVER Giovanni Napoli
-T.I.N.A. – There Is No Alternative Giselda Ranieri/ALDES
Il Professor Alessandro Pontremoli guiderà l'incontro degli artisti con il pubblico.

9 MAGGIO Ore 17.00 CIRCONDANCE
Tavola rotonda circo/danza con Valeria Campo, Luisa Cuttini, Flavio D’Andrea, Alessandro Maida e Riccardo Olivier
Modera: Maddalena Giovannelli
9 MAGGIO Ore 21.00
EN-CHOR Flavio D’Andrea
UNRAVELED HEROES-ESTRATTO Fattoria Vittadini
DIEU ME DOIT DES EXPLICATIONS Alessandro Maida/MagdaClan

GLI ORGANIZZATORI: IL CIRCUITO CLAPS
Nel 2015 C.L.A.P.Spettacolodalvivo viene riconosciuto dal MiBACT come Circuito Multidisciplinare Regionale, per programmare spettacoli di teatro, danza, circo contemporaneo e musica. Organizza circa 600 performance all’anno in tutta la Lombardia, è tra i soggetti di rilevanza culturale riconosciuti dalla Regione e, dal 2018, è diventato Centro di Residenza Artistica della Lombardia con il progetto IntercettAzioni. È ente associato ad Agis/Federvivo ed è partner di numerosi network italiani ed europei. E’ tra i fondatori di A.C.C.I. (Associazione Circo Contemporaneo Italia). E’ membro del progetto europeo CircoStrada.

INFO
info@claps.lombardia.it
www.claps.lombardia.it
Tel. 030 8084751


BIGLIETTI
Intero €12
Ridotto Under25 Over65 €10
Ridotto Possessori Dance Card €6*
Operatori €3
I biglietti si possono acquistare sul sito www.claps.lombardia.it oppure in biglietteria presso lo Spazio Fattoria un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo.

*E’ possibile acquistare Dance Card al costo di 5€ in biglietteria, per beneficiare di uno sconto del 50% sul biglietto di tantissimi spettacoli di danza a Milano e in tutta la Lombardia. Per informazioni: www.dance-card.org

SCHEDE SPETTACOLI IN PROGRAMMA – QUASI SOLO 2020
Sabato 7 marzo ore 21.00
KUDOKU
Daniele Ninarello e Dan Kinzelman

Coreografia e danza Daniele Ninarello
Musica Dan Kinzelman
Drammaturgia Carlotta Scioldo
Produzione Codeduomo e Novara Jazz (curatore Enrico Bettinello)
Con il supporto di CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, Fondazione Piemonte dal Vivo | Lavanderia a Vapore, Residency CAOS Terni (con il supporto di Indisciplinarte e Associazione Demetra), Fabbrica Europa

Il compositore Dan Kinzelman e il coreografo Daniele Ninarello per la prima volta si incontrano in un territorio di esplorazione comune: lo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo, sonoro e fisico, la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica della resistenza.

Dan Kinzelman lavora improvvisando dal vivo con l'elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle macchine e feedback, insieme a suoni generati dagli strumenti che da anni utilizza maggiormente: sax, clarinetto, flauti, stratificando i vari elementi con l'ausilio di una loop station.

Nel comporre la parte coreografica, Daniele Ninarello, oltre a ricercare nel campo a lui abituale della composizione istantanea, opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che uniscono corpo e spazio. 

La sperimentazione sonora e quella corporea tendono dunque a tradurre gli elementi percettivi attraverso cui l'evolversi della figura umana si rende visibile. Qualcosa all'interno del corpo vibra costantemente come una minaccia: è il caos, il rumore interno delle cicatrici e dei pensieri. E riguarda tutti. Soltanto la danza può assestare progressivamente queste tracce nel qui e ora. E ripulire lo sguardo, trovare pace. Come un vero e proprio mantra fisico da esplorare nella sua continuità, perimetro muto di un pensiero correttamente liberato.

DAN KINZELMAN
Nato e cresciuto negli Stati Uniti, vive in Italia dal 2005.
Si è rapidamente affermato sulla scena nazionale grazie alla collaborazione con la band del trombettista Enrico Rava, del quale Kinzelman è stato arrangiatore, solista e direttore musicale. Ha lavorato anche con talenti emergenti della sua stessa generazione, come Giovanni Guidi, Simone Graziano e William Tatge.

Il suo lavoro si caratterizza per un tono irriverente e originale, che sa unire una profonda conoscenza della storia del jazz a una grande curiosità per la sperimentazione sonora. Per questo i suoi progetti sono difficili da categorizzare: combinano in modo originale linguaggi musicali anche molto distanti gli uni dagli altri.
È una figura centrale sulla scena musicale italiana ed è molto richiesto sia come bandleader che come solista. Si è esibito nei più importanti festival di musica e club in Europa e Stati Uniti, inclusi Umbria Jazz (Italia), Treibhaus (Austria), Ausland (Germania), Novi Sad Jazz Festival (Serbia), Jazz in Bess (Svizzera), Skylark Chicago (USA), Juttutupa (Finlandia).

DANIELE NINARELLO
Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy, danza con numerosi coreografi internazionali. Dal 2007 porta avanti una propria ricerca coreografica e di movimento e presenta le sue creazioni Coded’uomo, Man Size, Non(leg)azioni, God Bless You, Bianconido, Kudoku e STILL in diversi festival in Italia e all’estero. Con Man Size entra nella lista Explò della Vetrina Anticorpi XL.

Nel 2010 porta avanti un lavoro di ricerca all’interno del progetto Transforme, esplorando la relazione tra danza, musica, e video, e sperimentando la captazione gestuale con l’ausilio di nuove tecnologie insieme al compositore Daniel Zea. Nel 2012 partecipa a un progetto di Rio de Janeiro (BR) per una co-creazione con Ricardo Ambrózio (Many). Nel 2013 presenta Vertigo e fonda, insieme alla danzatrice Marta Ciappina, l’Associazione CodedUomo, con la finalità di diffondere e promuovere il suo lavoro di ricerca in Italia e all’estero. La prima produzione è Rock Rose WoW. Nel 2014 vince il premio CollaborAction#2 assegnato dalla Rete Anticorpi XL.

Daniele Ninarello collabora con diversi musicisti della scena Internazionale come Ezio Bosso, Dan Kinzelman, Kai Gleusteen, Francesco Romano, Xenia Ensemble, Adriano De Micco, Stefano Risso, Mauro Casappa.
Kudoku, produzione 2016 realizzata insieme al musicista Dan Kinzelman, debutta al Festival internazionale di danza contemporanea della Biennale Danza di Venezia 10 e viene selezionato per AEROWAVES TWENTY17, per NID Platform 2017 e per il Rencontres Choreographiques – Seine Saint Denis, Francia.

Sabato 4 aprile ore 21.00
FARDE-MOI
Cie MF – Francesco Colaleo e Maxime Freixas

Ideazione, regia e coreografia Francesco Colaleo e Maxime Freixas
Con Francesco Colaleo, Maxime Freixas, Francesca Linnea Ugolini, Priska Gloanec, Emilia Saavedra Paeile
Musiche Vincenzo Pedata
Disegno luci Antonio Rinaldi
Costumi Vittoria Papaleo e Maria Barbara De Marco
Coproduzione Festival Oriente Occidente / CID Centro Internazionale della Danza
In collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana attività Teatrali, Arteven Circuito Teatrale Regionale, ACS Abruzzo Circuito Spettacolo
In collaborazione con “Intercettazioni” - Centro di Residenza Artistica della Lombardia: un progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, ZONA K
Con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
Il progetto è realizzato con il contributo di ResiDance XL - luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D'autore coordinata da L'arboreto - Teatro Dimora di Mondaino.


“Farde-Moi”, dal verbo francese “farder”, significa “truccami/ingannami”. Paesaggi emotivi soffici e delicati instaurano una poetica del gesto sospesa e onirica che via via diviene energica e carnale. Cinque danzatori avvolti in enormi parrucche bianche creano l’inganno scenico di nuvole danzanti, per lasciare emergere, nello sviluppo della performance, l’essenzialità di una danza che parte e si muove dal corpo.

La necessità degli autori è di indagare e comprendere le modalità di adesione dello spettatore, osservando e ricercando, nelle sue reazioni allo spettacolo dal vivo, un metodo di scrittura del gesto, che possa restituire alla danza contemporanea un concettualismo differente, meno ermetico e più evocativo.

COMPAGNIA MF
Francesco Colaleo e Maxime Freixas sono due danzatori e coreografi freelance. Entrambi
collaborano con la Cie Artemis Danza e la Cie Teatro Danza Tiziana Arnaboldi.
Nel 2015 Francesco crea ed interpreta, insieme a Maxime, il duetto Re-Garde, pièce selezionata per la Vetrina Anticorpi XL, vincitrice del premio coreografico Outlet, del premio alla scrittura coreografica del festival Cortoindanza, del premio alla coreografia del festival Tobina. Lo stesso anno Francesco cura la coreografia Adieu interpretata da Maxime, pièce commissionata dal teatro Comunale De Micheli di Copparo (FE).

Nel 2016, insieme a Francesca Ugolini, creano e interpretano il trio Beviamoci su_No Game, selezionato per la Vetrina Anticorpi XL 2016.
Nel 2017 Re-Garde viene selezionato per l’azione Danza Urbana XL. Nello stesso anno la compagnia vince il bando delle residenze artistiche della Lavanderia a Vapore con Chenapan, progetto che la vede attualmente coinvolta in una ricerca poetica sul corpo comico.

La Cie MF è stata ospite in diversi Festival e rassegne internazionali: Mouvement Contemporain, Festival Onze Bouge, Entrez dans la danse, Dix en Scène Festival, les Petites Scènes Ouvertes, Kilowatt Festival, Zoom Festival, Interplay Festival, Inequilibrio Festival, Teatri di Vetro, Ra.I.D Festival, Quelli che la danza, Ticino in Danza, Fra Terra e Cielo, La Strada Festival.

Giovedì 9 aprile ore 21.00
HOME_STUDIO#1
Daniele Albanese

Di e con Daniele Albanese
Assistente artistico Yele Canali
Promozione Francesca Divano
Tecnica Marco Gigliotti
Coproduzione Nanou Associazione Culturale e DanceMe (Perypezye Urbane)
Con il contributo di MiBACT, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo/Direzione generale per lo spettacolo dal vivo
Residenze e sostegni 2020: ALDES/SPAM! rete per le arti contemporanee | Europa Teatri, Parma
Residenze e sostegni 2019: Masque Teatro, Forlì | C.u.r.a. Indisciplinarte, Terni | CID, Rovereto /PASSO NORD residenze artistiche di montagna Trentino-Alto Adige/Südtirol
Si ringrazia Enrico Pitozzi per lo sguardo esterno


HOME_STUDIO#1 nasce dalla necessità di indagare il concetto di ‘casa’ in quanto archivio personale, funzionale, emotivo - quindi luogo dell’identità, ma al contempo sistema di forze in trasformazione estremamente variabili a seconda del contesto in cui si trovano a interagire.
L’intento di creare uno spettacolo - inteso come risultato dell’interazione continua tra performer e pubblico - si è gradualmente trasformato in un’operazione più articolata, in funzione della necessità di sviluppare un percorso di ricerca aperto e partecipato, volto a mettere a punto una forma di linguaggio complesso e mutevole, dal quale si snodano diverse possibilità di traduzione sulla (o fuori dalla) scena.
Da qui, la presentazione di formati 'studio', non intesi come lavori incompleti ma come declinazioni diverse a seconda del contesto e del punto di vista in atto.
L’idea di casa come luogo sicuro e accogliente si contrappone a una riflessione sull’identità umana in relazione a un mondo metamorfico, evocando immagini di fuga, evasione, abbandono della propria terra d’origine alla ricerca di altri luoghi da chiamare ‘casa’.

In un contesto ‘liquido’ e in continuo divenire come quello contemporaneo, il linguaggio che utilizziamo non è forse l'unica nostra vera casa?
HOME_STUDIO#1 è la messa a punto di una grammatica scenica che si innesta in una zona di espressione interstiziale - tra un movimento e un altro, tra la parola e il gesto, tra l’azione scenica e lo spettatore.

DANIELE ALBANESE
Nato a Parma, si forma come ginnasta e ballerino. Nel 1997 si diploma presso il European Dance Development Centre di Arnhem (Olanda) dove studia, tra gli altri, con Steve Paxton, Eva Karkzag, Lisa Kraus, Benoit Lachambre. Crea i suoi primi spettacoli dal 1995 e danza per artisti come Peter Pleyer, Tony Thatcher, Company Blu, Martin Butler, Mawson-Raffalt + Faulder-Mawson, Jennifer Lacey, Virgilio Sieni, Nigel Charnock, Karine Ponties, Enzo Cosimi.

Nel 2002 fonda la propria compagnia di danza STALKER.
Le sue creazioni sono state presentate in molti teatri e festival internazionali, tra cui Festival Sesc (S.Paulo), Fabbrica Europa (Firenze), Masdanza (Gran Canaria), Teatro Comunale di Ferrara, Interplay e TorinoDanza (Torino), Festival Grec (Barcellona), Vie dei Festival (Modena), Dna – RomaEuropaFestival (Roma).

Dal 2005 al 2010 crea i seguenti spettacoli: àrebous 100 (2005), Tiqqun (2007), Pietro 1° studio (2008), Only You (2008), In a Landscape (2008), Andless (2009), Something About Today (The Vicious Circle), AnnotTazioni.

Coreografo italiano selezionato per DancEUnion 2011 nel cui ambito presenta a Londra presso il Southbank Centre AnnotTazioni (Marzo 2011).

Dal 2012 crea D.O.G.M.A., Digitale Purpurea I e Red Blue Works/Drumming Solo su musiche di Reich e Berio.

Ha collaborato come assistente alla creazione di Benoit Lachambre Snakeskins all’interno della quale ha un intervento in scena.

La sua ultima produzione VON ha debuttato al Festival Les Hivernales ad Avignone e ha debuttato in Italia al Torinodanza Festival.

La struttura compositiva degli spettacoli STALKer è strettamente interconnessa con la ricerca sul corpo e il movimento allo scopo di indagare la danza come linguaggio.

Giovedì 9 aprile ore 21.30
SERATA EXPLO – TRACCE DI GIOVANE DANZA D’AUTORE
YOU DESERVE A LOVER
Giovanni Napoli

Coreografia Giovanni Napoli danzatore solista presso Ballett de Staatstheater Augsburg
Danzatori Cosmo Sancilio danzatore solista presso Ballett de Staatstheater Augsburg
e Martina Piacentino
Musica mYID, Familiar
Autori Isabel Nogueira, Isabella Forciniti, Nils Frahm

Un viaggio attraverso corpi, tra tensioni e smarrimenti, tra illusioni e disincanto, dolci carezze ad asciugare le lacrime. L’amore forse salva, ferisce, tradisce e lenisce. La mente evoca immagini ridenti, di ballate notturne in riva al mare, di due teneri amanti travolti dall’onda mentre il mondo si ferma e tutto è leggero... Ma spesso l’amore, sospinto dai più nobili intenti, tradisce le nostre aspettative.
La pièce si chiede se l’amore è una sofferenza da evitare per il timore di soffrire, se è vero che solo per pochi eletti esiste quello eterno. L’amore altro non è che la sintesi perfetta tra ciò che siamo, ciò che vorremmo essere, ciò che saremo e ciò che non saremo mai?

Nell’intimità di un duetto, i due amanti riescono a superare le paure, le frustrazioni, le incertezze insite nell’uomo. L'intento del coreografo è quello di comunicare emozioni senza entrare nella drammatizzazione e nella narrazione. Nel creare la coreografia, Giovanni Napoli contrappone alle dolci note di un pianoforte, un movimento contemporaneo viscerale, in cui i danzatori si esprimono attraverso l’ampiezza e la fisicità del movimento, lasciandosi trasportare. La coreografia parla di una storia d’amore ma anche di solitudine, voglia di allontanarsi e di ritornare. Sguardi intensi, il calore di un abbraccio, il significato di un piccolo gesto, accompagnati da dolci note, trasportano i due danzatori a mettere a nudo realmente le loro emozioni.

GIOVANNI NAPOLI
Dopo gli studi a Palermo, nel 2007 frequenta il corso di perfezionamento per giovani danzatori promosso dalla Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto. Nel 2008 entra a far parte della compagnia giovanile del Balletto di Toscana. Dal 2010 è danzatore della MM Contemporary Dance Company diretta da Michele Merola. Nel 2013 entra a far parte di InCompany diretta da Emanuele Soavi.

Parallelamente alla professione di danzatore, affianca quella di coreografo. Nel 2017 e nel 2018 è finalista al concorso Hannover Choreographic Competition e nel 2019 del concorso Copenhagen Choreography Competition. Sempre nel 2019 crea Ne mai sí dolci baci per la compagnia torinese EgriBiancoDanza ed è invitato al Festival Internazionale di Città del Messico. Attualmente è danzatore solista presso Ballett de Staatstheater Augsburg.

Giovedì 9 aprile ore 22.00
SERATA EXPLO – TRACCE DI GIOVANE DANZA D’AUTORE
T.I.N.A. – THERE IS NO ALTERNATIVE
Giselda Ranieri

Idea e coreografia Giselda Ranieri
Collaborazione artistica Sandro Mabellini
Produzione ALDES
Con il sostegno di MiBACT, Regione Toscana
In collaborazione con Teatro della Contraddizione

T.I.N.A. è un dialogo giocato sul filo tra reale e visionario, un confronto tra personale e sociale con sconfinamenti ironici e onirici, è una donna che prova a definirsi tra mille puntini di sospensione ansiogena. Un lavoro breve non serio e non faceto, fra parola e gesto, epico e ordinario, ordine e caos. Traendo ispirazione dal famoso acronimo coniato da M. Thatcher, T.I.N.A. riflette su una situazione contemporanea che ha portato le premesse di allora quasi agli estremi opposti: dal There Is No Alternative all’odierno essere sommersi da una miriade di possibilità di azione, informazioni, dati, indici, like...
Una condizione tanto estrema da lasciare spesso l’individuo paralizzato di fronte alle scelte da compiere; scelte spesso provvisorie, di breve durata perché le occasioni sono pressoché infinite e la fiducia sulla pertinenza della decisione presa spesso si infrange di fronte alle probabilità di tenuta della stessa. Un mare magnum di occasioni che ipoteticamente si propone come orizzonte di felicità si trasforma non di rado in realtà ansiogena dove persino l’io rischia di perdere la bussola.

T.I.N.A. rende omaggio a quanti condividono questo stato esistenziale ed emotivo. Un tributo offerto con spirito critico e ironia perché, se è giusto lottare per capire e liberarsi da una nuova schiavitù (la sindrome da iperconnessione), a volte un distacco ponderato può schiarire la visione d’insieme e riportare il soggetto al sé.

GISELDA RANIERI
Danzatrice di formazione classica e contemporanea, dal 2008 ricerca nel campo della composizione istantanea collaborando spesso con artisti nazionali e internazionali. Nel 2009 segue il lavoro della coreografa Katie Duck ad Amsterdam.
Nel 2012 è assegnataria di residenza alla Triennale Bovisa di Milano insieme al percussionista Elia Moretti: ne nasce una collaborazione duratura che specializza il duo in progetti di composizione in tempo reale in spazi non teatrali.
E’ tra i membri fondatori di UBIdanza / Aline Nari e Davide Frangioni con cui lavora in compagnia dal 2008.

Dal 2010 collabora con ALDES/Roberto Castello di cui è artista associata dal 2014. Nello stesso anno inizia a collaborare col coreografo Cosmin Manolescu per il progetto europeo E-Motional: rethinking dance e per il tour europeo dello spettacolo Fragile.
E’ laureata in Discipline dello Spettacolo dal vivo e specializzata in Danza presso il DAMS di Bologna con la storica della danza Eugenia Casini Ropa.

Produce come autrice dal 2014: il suo progetto site-spefic BLIND DATE è ospitato dal Museo Pecci di Prato, dalla Galleria degli Uffizi di Firenze oltre che in diversi teatri; nel 2016 i...i...io?!/Give me a moment vince il premio come miglior regia al Festival ACT di Bilbao ed entra a far parte del network internazionale IYMA; il solo T.I.N.A. è ospitato al festival Interplay Torino 2018 e l’anno successivo vince il bando Supernova di Pergine e Vetrina di Anticorpi XL, Ravenna. Con l’ideazione del progetto partecipativo HO(ME) inizia la collaborazione col collettivo italo- francese Corps Citoyen ed è ospite di La Valletta Capitale della Cultura Europea 2018.

Sabato 9 maggio ore 21.00
EN-CHOR - ENCORE UN CORPS, UN COEUR ANCRÉ
(Ancora un corpo, un cuore ancorato)
Flavio D’Andrea

Di Flavio D'Andrea, Yassin Mrabtifi
Con Flavio D'Andrea

“Oh meraviglia di durezza estrema:
esser alma d’un core
e separarsi e non sentir dolore!”
                                     (Monteverdi, Madrigali Libro Quarto)

En-chor.  Encore un corps, un coeur ancré. (Ancora un corpo, un cuore ancorato)
È un atto performativo “solo”. Può un corpo atletico di 100Kg per quasi 2 metri, icona della forza e della potenza, risultare fragile e debole? Può essere delicato, leggero, piccolo? Sa essere forte? 

La necessità della pièce è dare sfumature a un corpo che a prima vista è già tutto detto. L’anima femminina, dentro un corpo così, è sempre sofferente ed è sempre in conflitto perché non è disposta a identificarsi con lo stereotipo a cui l’immagine corporea rimanda. Il corpo si sente a sua volta inadeguato, perde sicurezza, non ha radici, prova vergona ed è prigioniero.
Questo lavoro è un atto di separazione, una continua caduta. Un continuo trovare strade alternative, anche auto-ironiche, al fine di liberare mente anima e corpo.

La vita mi sembra troppo complessa per stare alle regole di un lavoro, di una relazione, di una religione, di una comunità, di una filosofia, in poche parole, di una vita. Sento l'arte, il posto più organico in cui il fingere di vivere è la cosa più simile a quello che potrei chiamare "vivere".
Il territorio principale in cui si manifesta questa lotta per l'armonia, è nel corpo. O meglio, nell'apparato psico-fisico-emotivo. Quello di cui mi occupo è questo: lavorare per dare stile al caos, per capirlo ed amarlo e ricrearlo. Nella speranza che anche altri possano capire amare e lavorare per armonizzare il loro caos. 

FLAVIO D’ANDREA
Dal 2015 danzatore nella compagnia belga Ultima Vez/ Wim Vandekeybus (In spite of wishing and wanting (revival), Mockumentary of a contemporary saviour, Trap Town), e assistente di movimento nella nuova produzione, Traces. Dopo la Laurea Magistrale all’Università degli Studi di Milano si dedica alla drammaturgia (Scuola “Paolo Grassi”), al teatro fisico (Maria Consagra) e al circo contemporaneo presso FLIC Scuola di Circo. Dal 2013 al 2015 ha lavorato con la compagnia di circo Magda Clan.

YASSIN MRABTIFI
Prende ispirazione dalla cultura pop e hip-hop e dalla danza orientale. Incontra Flavio D'Andrea nel 2013. Entra a far parte delle produzioni Talk to the Demon, Spiritual Unity e In spite of wishing and wanting. Dopo l'esperienza con la compagnia, crea il suo lavoro From Molembeek with love. Negli ultimi anni è diventato uno degli artisti più apprezzati nell’area fiamminga, sviluppando progetti come coreografo e performer nella danza contemporanea e hip hop.

Sabato 9 maggio ore 21.30
UNRAVELED HEROES_ESTRATTO
Fattoria Vittadini

Di Maya Carrol
Con Pieradolfo Ciulli e Cesare Benedetti
Fattoria Vittadini

Unraveled Heroes è una ricerca che esplora l’apertura tra realtà e finzione, sfumando e ridefinendo i confini tra la vita e lo spettacolo. Il lavoro osserva il costante cambiamento e la continua espansione della percezione umana, giocando con stati improvvisati, azioni e situazioni. Caratteri presi in prestito e miti inventati diventano un terreno di gioco per l’interazione.
Unraveled Heroes è un viaggio reale e fantastico allo stesso tempo. La performance parla dei nostri sogni e delle nostre paure che permettono di restare a galla sulla superficie ed affrontare i nostri più radicati bisogni.

FATTORIA VITTADINI
Nasce nel 2009 dalla volontà di 11 allievi diplomati al corso di TeatroDanza della Scuola Paolo Grassi di Milano. L’obiettivo era creare un luogo di formazione continua e perfezionamento professionale, di crescita artistica, collettiva e individuale, di ricerca e contaminazione con altri artisti.
La compagnia ha avuto l’opportunità di lavorare con Ariella Vidach, Lucinda Childs, Yasmeen Godder, Virgilio Sieni, Alessandro Certini, Maya Weinberg, matanicola, Giulio D’Anna, Maya Carrol, Daniel Abreu.

Nel 2015 vince il Premio Franco Abbiati per la partecipazione alla 40° edizione del Festival della Valle D’Itria come compagnia ufficiale. Il 2017 è l’anno della personale it’s a little Bit messy... in diversi luoghi di Milano. Nel 2018 riceve il prestigioso premio Hystrio per la categoria Corpo a Corpo; viene inaugurato SPAZIO FATTORIA, prima sede della compagnia all’interno della Fabbrica del Vapore di Milano; va in onda in prima assoluta su Classica HD (Sky, canale 136) il documentario it’s a little Bit messy… scritto e diretto da Francesca Pedroni per i 10 anni della compagnia.

Oltre all’attività di produzione la compagnia è promotrice di eventi e festival, tra cui il Festival del Silenzio, festival internazionale di performing arts con focus sulle Lingue dei Segni e la cultura segnante, premiato con la Medaglia del Presidente della Repubblica; Th!nk P!nk, rassegna dedicata al femminile, e il progetto di residenza The Workroom.

Cesare Benedetti si specializza in teatrodanza, diplomandosi nel 2009 presso l’accademia Paolo Grassi di Milano. Fonda insieme ai suoi compagni di corso la compagnia Fattoria Vittadini, danza tra gli altri con Matanicola, Maya M. Carroll, Maya Weinberg, Giulio D’anna ed è autore del duetto iLove. Come freelance ha lavorato con Laborgras, CollettivO CineticO, Ariella Vidach, Salvo Lombardo|Chiasma, Tino Sehgal, per il regista svedese Thomas Bo Nilsonn e nei film Tutto parla di te di Alina Marazzi e La Vergine delle Rocce di Luca Jancovich.
Dal 2015 studia la LIS (lingua dei segni italiana) ed è curatore di un progetto di danza comunità legato all’integrazione tra sordi e udenti e del Festival del Silenzio (MI).

Pieradolfo Ciulli si laurea in Beni Culturali all’Università di Lecce nel 2008; nel 2009 si diploma all’Accademia Paolo Grassi di Milano (corso teatro) ed è co-fondatore della compagnia di danza Fattoria Vittadini. Approfondisce i suoi studi con Yoshito Ohno; Julie Stanzak; Max Cuccaro; Maya Weimberg; Maria Consagra; Lucinda Childs; Matanicola; Maya Carrol; Renate Graziadei. Lavora come danzatore per la compagnia Fattoria Vittadini, Matanicola, Ariella Vidach / Daniele Ninarello, Ci.e zero grammi e Collettivo Cinetico, Ambra Senatore. E’ autore insieme a Olimpia Fortuni dello spettacolo Viale dei Castagni 16. Attualmente collabora con Fattoria Vittadini, Luc Petton Ci.e le Gutter e Le Ouvreurs de Possibles.

Sabato 9 maggio ore 22.00
DIEU ME DOIT DES EXPLICATIONS
Alessandro Maida/MagdaClan

DIEU ME DOIT DES EXPLICATIONS
ALESSANDRO MAIDA/MAGDACLAN

Di e con Alessandro Maida
Sguardo esterno Roberto Magro
MagdaClan

Alessandro ricorda uno scarabeo stercorario: gioca, sposta e avanza con le sue pallette, si orienta nello spazio, taglia diagonali sempre alla ricerca di dominare un cumulo più grande.
Una ricerca di una stabilità impossibile da trovare, perché - al contrario di un giocoliere - questo strano acrobata si fa portare e lanciare dalla sua stessa palla. Le palline rotolano, saltano e galleggiano sulla superficie della sfera.
E' la magia della fragilità degli oggetti, in bilico tra minuziosa precisione nel “piccolo” e sfacciata energia del “grande”.

ALESSANDRO MAIDA
Diplomato nel 2006 presso la scuola di circo FLIC di Torino e nel 2009 all'Ecole supérieure des arts du cirque de Bruxelles in sfera d’equilibrio e giocoleria, è figlio del metodo sull’attore del circo di Roberto Magro. Si forma con Les Slovaks, Roberto Olivan, Stephan Sing, Firenza Guidi (No Fit State Circus) e Frank Dinet (Samovar, Ecole de Clown). Vince, con il suo Dieu me doit des explications il premio del pubblico al festival Pistes de Lancement di Bruxelles. Nel 2011 entra a far parte del progetto dell’Espace Catastrophe di Bruxelles Complicité, uno spettacolo con artisti professionisti e giovani disabili mentali.
Con Maxime Pythoud fonda la compagnia Circoncentrique e con Respire compie più di 300 repliche in tutto il mondo ed oggi al suo settimo anno di tournée mondiale.
È co-fondatore del circo MagdaClan, con il quale crea Magda Cabaret, ERA, Sonetto per un clown, Extra_Vagante, È un Attimo e con cui promuove e diffonde la cultura del circo contemporaneo in Italia.
Tiene corsi e workshop in scuole di circo sulla presenza attoriale e l’approfondimento della propria ricerca creativa; il suo stage “La Grammatica della Fantasia Circense”, ispirato a Gianni Rodari e alla sua “Grammatica della fantasia”, è stato realizzato in molti contesti.
È direttore artistico e organizzativo, insieme a Giorgia Russo, del progetto Mon Circo, rassegna di spettacoli di circo contemporaneo a Montiglio Monferrato. È consigliere artistico e regista di molti progetti: cura la supervisione artistica dello spettacolo 193 Problemi della compagnia Laden Classe, Piani in Bilico della compagnia Quattrox4.
Nel 2019 debutta con la nuova creazione MagdaClan Sic Transit.

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