TEATRO ELFO PUCCINI DI MILANO
SALA FASSBINDER
"LUCIANO"
REGIA DI DANIO MANFREDINI
mar/sab ore 21.00, domenica ore 16.30
Luciano è il delirio di un folle tra pensieri, stati
d’animo, suoni, visioni, voci lontane e presenze che rompono il silenzio e la
solitudine.
Dai corridoi della psichiatria, Luciano entra nel teatro
della sua mente, intorno a lui si materializzano oggetti e presenze
dell’immaginario. La spinta del desiderio lo conduce all’evasione verso luoghi
abitati da chi vive ai margini. Un popolo di fantasmi torna a visitarlo in
certe notti e nelle giornate senza speranza. Con aneddoti e versi poetici
illumina le sue visioni. Con uno sguardo intriso di saggezza, apre spiragli di
pensiero fuori da un ordinario modo di vedere. Come un visitatore che
appartiene ad un altro pianeta, guarda, patisce, attraversa ciò che incontra,
nel destino ineluttabile di veder passare le cose, le persone come fantasmi:
apparizioni e sparizioni.
Oggi osservo come il gioco si è fatto ancora più aspro e se
la Samira di Cinema Cielo era più integrata in quel mondo e lo idealizzava, ora
disegno una figura come Luciano che risulta un alieno anche in un mondo di
marginalità.
L’allucinazione di Luciano, ricreata con gli artifici del
gioco teatrale, non è altro che la rivisitazione in scena di una realtà cruda,
a tratti anche crudele, fatta di solitudine e di emarginazione, che è il mondo
reale a cui attingo. Appunti presi dalla mia vita, disegni preparatori e
dialoghi sono stati il materiale di partenza per addentrarci in questa
avventura teatrale.
I quadri emersi nelle prove chiedevano uno sguardo diverso
dal mio per essere affrontati. Mi affido alla figura di Luciano, ritratto di un
uomo del mio tempo colto in una solitudine invasa di presenze.
La dimensione del tempo abbraccia la totalità di
un’esistenza e rende tutto in un presente sulla scena».
Danio
Manfredini
«Così Luciano, appena si apre il sipario, ci sbatte in
faccia la prima battuta che insieme ride e deride la sua e la nostra esistenza:
‘sembra che la vita adesso sia scappata via da tutti’. E questa fuga dalla
vita, da inseguire o da mendicare ma infine da accettare, è il motore
anti-ironico che Danio ha appreso dai suoi incontri e dai suoi ‘personaggi’.
Fra i tanti, Luciano è un lungo degente e un vecchio amico, che lo conosce
talmente bene da fare di Manfredini un personaggio e rimetterlo al suo posto:
‘te fai l’operatore, suoni, canti, reciti, dipingi. Sei un artistone. Te ci
capisci. Te ci accudisci’. È dunque autobiografico questo spettacolo, ma di
Luciano e non di Danio. Di un ‘Luciano’ di cui si invidia la poesia della
libertà (e viceversa) e infine il sogno di un’altra vita che, se si è matti, si
può fingere di vivere meglio che a teatro».
Piergiorgio Giacchè, Doppio Zero
Ideazione e regia Danio Manfredini
con Ivano Bruner, Cristian Conti, Vincenzo Del Prete,
Darioush Forooghi, Danio Manfredini, Giuseppe Semeraro
ideazione scene e maschere Danio Manfredini
realizzazione elementi di scena Rinaldo Rinaldi, Andrea
Muriani, Francesca Paltrinieri
luci Luigi Biondi, fonico Francesco Traverso
mixaggio colonna sonora Marco Maccari - Peak Studio Reggio
Emilia
produzione La Corte Ospitale coproduzione Associazione Gli
Scarti, Armunia centro di residenze artistiche Castiglioncello – Festival
Inequilibrio
Il folle, con la sua coscienza, va in stati sublimi, divini,
metaforici, infernali.
L’artista, con la sua coscienza, va in stati sublimi,
divini, metaforici, infernali.
Quello è il luogo di incontro, fra l’arte e la follia.
Caterina Elia
Elfo Puccini, sala Fassbinder – da martedì a sabato ore
21.00/domenica ore 16.30 – Info e prenotazione: tel. 02.0066.0606 – Prezzi:
Intero € 32.50, online € 16.50, Martedì € 21,50 – www.elfo.org - Durata 70’
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