ROMAEUROPA
FESTIVAL 2016
20
spazi, 524
artisti,
tra cui 34
compagnie per la prima volta al REF,
145
giorni
di attività inclusa l’anteprima estiva del festival, 51
appuntamenti
dedicati
alla creazione contemporanea, di cui
34
in prima italiana, per un totale di oltre 40.000 posti in vendita
agli spettacoli: sono i numeri della 31° edizione del Romaeuropa
Festival che dal
21
settembre
al 3
dicembre animerà 20 spazi della capitale con il titolo Portati
Altrove.
«Un
invito ad accompagnarci nel percorso di emozioni e scoperte
artistiche, che nello stesso tempo allude alla responsabilità del
Festival nello scegliere i confini e le caratteristiche di questo
"altrove artistico"», spiega Fabrizio
Grifasi,
Direttore generale e artistico della Fondazione Romaeuropa,
presieduta da Monique
Veaute.
Attraverso
i suoi percorsi multidisciplinari tra musica, teatro, danza, nuovo
circo, arti visive e nuove tecnologie, Romaeuropa ha coinvolto nelle
ultime edizioni un pubblico sempre più numeroso. Fondamentale per
questo viaggio il sostegno del Ministero
dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo,
della Soprintendenza
Speciale per il Colosseo e l’area archeologica centrale di Roma,
di Roma
Capitale,
della Regione
Lazio,
della Camera
di Commercio di Roma
insieme al prezioso supporto della Fondazione
Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo,
che sostiene le attività di Romaeuropa e la promozione degli artisti
del Mediterraneo, e di RAI,
che con i suoi canali offre al festival nuove possibilità di
approfondimento e divulgazione.
L’ANTEPRIMA
Dopo
vent’anni Romaeuropa Festival torna in estate – dal
24 giugno al 18 settembre
– con l’anteprima del progetto Patrimonio
e Creazione,
realizzato assieme alla Soprintendenza per l’area archeologica
centrale di Roma e presentato lo scorso 28 aprile
dal Ministro Dario Franceschini. Appuntamento con la
mostra Par
tibi, Roma, nihil,
ideata da Monique Veaute e curata da Raffaella
Frascarelli,
Presidente della Nomas
Foundation e con Palamede,
La storia di
Alessandro
Baricco
entrambi nell’Area Archeologica del Palatino.
I
GRANDI NOMI INTERNAZIONALI
Ad
inaugurare REf16
il 21 Settembre è Hofesh
Shechter,
coreografo tra i più acclamati nel panorama internazionale, al
Teatro Argentina per la prima delle collaborazioni con il Teatro
di Roma,
con il debutto italiano di barbarians,
un lavoro dal ritmo forsennato e articolato in tre capitoli
sull’intimità, la passione e la banalità dell’amore.
Seguono alcuni dei più importanti nomi della scena artistica europea e mondiale: Forced Entertainment con le 36 opere teatrali di Shakespeare concentrate in 8 giorni in spettacoli di 50 minuti ciascuno, Guy Cassiers con gli attori del Toneelhuis di Anversa e del Toneelgroep di Amsterdam diretto da Ivo Van Hove per una rilettura del romanzo Le Benevole di Jonathan Littell; Les 7 doigts de la main, con la loro commistione di danza e nuovo circo, e Ben Frost in Music For Sòlaris progetto musicale ideato con Brian Eno e Danìel Bjarnason sul celebre Solaris di Andrej Tarkovskij eseguito dall’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Dialogo tra composizione coreografica e musicale quello proposto da Emio Greco e Pieter C. Scholten, che con Franck Krawczyk e i danzatori del Ballet National De Marseille affrontano La Passione Secondo Matteo di Bach, da Anne Teresa De Keersmaeker in uno scambio con Steve Reich in Rain (2001) e da Wim Vandekeybus che riallestisce il suo In Spite of Wishing and Wanting (1999) sulle musiche originali di David Byrne.
Questi due spettacoli, insieme ad ORESTEA (una commedia organica?), storico allestimento della Socìetas Raffaello Sanzio rimesso in scena da Romeo Castellucci dopo quasi 21 anni, formano un ideale trittico di appuntamenti con la “memoria” del contemporaneo.
La relazione tra creazione e nuove tecnologie riemerge a La Pelanda in 3D Water Matrix, gigantesca macchina robotizzata che scolpisce una cascata d’acqua, manipolata per Digitalife dal suo stesso ideatore Shiro Takatani e dallo scultore Christian Partos e nell’alta tecnologia della rete GARR che, ne Il Ratto di Europa di Giorgio Barberio Corsetti, collega attraverso la fibra ottica l’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps, Colosseo e INFN Frascati. Lo spettacolo è parte del percorso di Patrimonio e Creazione.
LA
MUSICA AL REF16
Sempre nello stesso percorso, in dialogo con i beni storici della Capitale, anche gli appuntamenti con la musica contemporanea: Alvin Curran, protagonista sia al Laghetto di Villa Borghese, con la Banda della Scuola popolare di Musica di Testaccio, sia nella storica residenza dell’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici; Sabina Meyer a Villa Farnesina, suggestiva sede dell’Accademia dei Lincei; Lucia Ronchetti nell’Aula X delle Terme di Diocleziano con i cori dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti da Ciro Visco.
L’Orchestra di Santa Cecilia, invece, sarà protagonista di Senza Sangue di Peter Eötvös sull’omonimo romanzo di Alessandro Baricco.
Nelle architetture industriali de La Pelanda la musica contemporanea di Tempo Reale Electroacustic Ensemble per Sylvano Bussotti ed Alessandra Celletti con l’artista visivo Onze, le animazioni musicali di Dark Circus dei francesi Stereoptik e la sonorizzazione del film Blackmail del collettivo Edison Studio che promuove anche il concorso internazionale Sound of Silence dedicato alla composizione musicale per immagini, realizzato con il supporto della SIAE e la collaborazione della Cineteca di Bologna e del Romaeuropa Festival. La premiazione si terrà alla Casa del Jazz.
Il dialogo tra musica e immagini continua con Colapesce, in uno scambio con i documentari di Vittorio De Seta, e con il talentuoso pianista Chassol entrambi in scena al Monk Club. Qui anche la reinterpretazione dei più celebri brani di Tom Waits ad opera del gruppo canadese LODHO – L’Orchestre d’hommes-Orchestres e i rancheros di Chavela Vargas interpretati da Dimartino e Fabrizio Cammarata. Altra voce italiana è quella di Raiz, leader degli Almamegretta, al Teatro Vascello con il compositore Yotam Haber e l’Ensemble LCP diretto da Daniele Del Monaco per un percorso nelle antiche melodie ebraiche dal titolo New Ghetto Songs coprodotto con Nuova Consonanza.
Alla club culture sono dedicati gli appuntamenti con il duo tedesco incite/ e con Soundwall, magazine autorevole e punto di riferimento della scena elettronica italiana.
NUOVE
SCRITTURE TRA COREOGRAFIA
E DRAMMATURGIA
Particolare
l’attenzione dedicata dal REf16 ai nuovi nomi della danza
internazionale: Sharon
Eyal, per
la prima volta al Festival
con
Gay
Behar, Ori Lichtik e
la sua
L-E-V Company; Noè Soulier e
l’americana
Liz Santoro con
il francese
Pierre Godard con
i loro rispettivi spettacoli in bilico tra scienza, teoria e la
potenza della performing art.
Olandiamo
è
il titolo di un focus dedicato alla nuova coreografia olandese che
vede protagonisti Nicole
Beutler,
Ann
Van Den Broek
e Jan
Martens,
mentre la nuova edizione di DNA,
quest’anno a cura di Francesca
Manica,
porta in scena il progetto al femminile della compagnia C&C
con i soli di Marion
Alzieu,
Ayala
Frenkel,
Chiara
Taviani
e, in network con Aerowaves,
gli
spettacoli di
Christos Papadopoulos,
Lalì
Ayguadè,
Yasmine
Hugonnet
cui si aggiunge l’italiana Lara
Russo,
vincitrice di Appunti
Coreografici 2015. Il
premio sarà riproposto anche per il REF16.
Dalle
scritture per il corpo alle nuove drammaturgie con Daria
Deflorian
- Antonio
Tagliarini, in
scena al Teatro India
con
la prima nazionale de
Il cielo non è un fondale
e
con Acqua
di Colonia,
debutto di
Timpano
& Frosini
al Teatro Quarticciolo. All’Accademia di Francia - nell’ambito
del ciclo I
giovedì della Villa - Questions d’art - Lina
Prosa presenta
Pentesilea.
DIGITALIFE
– ARTE E TECNOLOGIE AL REF16
Ancora
incontri tra nuove tecnologie, arti visive e performative con gli
spettacoli di Adrien
M / Claire B,
del visionario Pierre
Rigal
e del collettivo transdisciplinare Fuse*.
Il CRM-Centro
ricerche musicale
con Jose
Miguel Fernandez,
Alexander
Vert,
Michelangelo
Lupone,
Philippe
Spiesser,
Thomas
Koppel
presenterà gli strumenti elettronici di manipolazione del suono
GeKiPe
e SkinAct.
Ancora a La Pelanda la settima edizione di Digitalife, la mostra dedicata all’interazione tra arti visive e nuove tecnologie curata da Richard Castelli (già curatore della rassegna nel 2010) che presenta l’opera Zee di Kurt Henstschläger, l’installazione site-specific Deep Dream_ActII di NONE, oltre alla già citata 3D Water Matrix con le opere di Takatani e Partos. Completa il percorso di opere il progetto Understanding the Other a cura del laboratorio PerCro della Scuola Superiore di Sant’Anna oggi ai suoi 25 anni di sperimentazione e ricerca.
INFORMAZIONE
– IL REF16 INCONTRA IL PUBBLICO
Romaeuropa
è anche luogo di approfondimento e di dialogo con gli artisti. 13 i
progetti dedicati al pubblico degli spettacoli: Post
It (a
cura di
Matteo Antonaci),
Music Inside (a
cura di Nuova
Consonanza)
e
gli 11 progetti di InFormazione
coordinati da Lara
Mastrantonio:
Destinazione
Scuola,
Spring
Roll,
Le
Antenne di Romaeuropa,
Domino,
Iridico,
Teatro
e Critica Lab,
Let’s
Dance,
DNA
Visioni,
Warming
Up,
IN
DRAMA
Romaeuropa
Al Vivo.
UN’IMPORTANTE
RETE DI SOSTENITORI
Romaeuropa
Festival 2016 è prodotto dalla Fondazione
Romaeuropa
ed è reso possibile grazie ad una preziosa rete di sostenitori
pubblico/privata, italiana ed europea di cui fanno parte la Città
Metropolitana di Roma Capitale,
la Sovrintendenza
Capitolina ai Beni Culturali,
il Fonds
Podium Kunsten Performing Arts Fund NL,
l’Ambasciata
dei Paesi Bassi,
Theatron
e
RAI;
istituzioni come il Teatro
di Roma main
partner teatrale, l’Accademia
Nazionale di Santa Cecilia,
il MACRO-Museo
d’Arte Contemporanea di Roma, gli istituti internazionali di
cultura quali la
Delegazione
del Québec a Roma,
la Fondazione
Nuovi Mecenati,
l’Institut
Français,
l’Ambasciata
di Spagna,
il Goethe-Institut,
il British
Council,
l’Ambasciata
di Israele a Roma,
Prohelvetia
Swiss Arts Council,
i progetti Aerowaves
e
The
Littel Project entrambi
co-finanziati dall’Unione
Europea nell’ambito
del programma Creative
Europe. Il
festival è inoltre realizzato in dialogo con Nomas
Foundation,
Atcl,
Maxxi,
Accademia
di Francia a Roma – Villa Medici,
Percro
S.Anna,
Nuova
Consonanza
e Seminaria
Sogninterra,
a cui si aggiungono, Ied,
Teatro
Azione,
Teatro
e Critica,
Dynamis
Teatro
e i media partner RAI
Cultura,
RAI3,
RAINews24,
RAI
Radio 2,
RAI
Radio 3,
e Deezer.
Ospitano gli spettacoli del REF16: l’Area Archeologica del Palatino, lo Stadio di Domiziano - Palatino, l’Aula Ottagona e l’Aula X delle Terme di Diocleziano, Crypta Balbi, Palazzo Altemps; La Pelanda – MACRO Testaccio, Villa Medici, Villa Borghese e Villa Farnesina; la Casa del Jazz e il Monk Club, l’INFN - Istituto nazionale di Fisica Nucleare, l’Opificio Romaeuropa, l’Auditorium Conciliazione, l’Auditorium Parco della Musica e i teatri Argentina, India, Vascello, Biblioteca Quarticciolo, oltre alle attività nella Regione Lazio.
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