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lunedì 19 maggio 2025

AL TEATRO FILODRAMMATICI DI MILANO
"ARRUSIITALIA 1939 - SPAGNA 1970 - ITALIA 2023"
TRE STORIE CHE SI INCONTRANO
TRE EPOCHE. UNA STESSA DISCRIMINAZIONE

Dal 20 al 25 Maggio 2025
Al Teatro Filodrammatici dal 20 al 25 maggio ARRUSI ci racconta di tre vicende realmente accadute che, apparentemente lontane nello spazio e nel tempo, hanno molto in comune. Oltre ad essere poco conosciute, quello che davvero accomuna le tre vicende è la stessa base discriminatoria, trasversale ai luoghi e alle epoche.


Arrusi è uno spettacolo che riflette su una discriminazione che ha attraversato le epoche, quella dei diritti omosessuali negati. E’ l’avvincente, epico racconto di pagine di storia dimenticate o poco raccontate in cui si mescolano diversità, lotta per la libertà e Grande Storia.

«Per scrivere delle vite che si intrecciano in questo spettacolo -dice Gabriele Scotti- quelle di Francesco, Amparo e Aurelia, mi sono ispirato a vicende realmente accadute che studiavo in alcuni casi da anni, facendo tesoro di testimonianze, interviste e documenti - lettere, giornali, rapporti. Sono storie da inizio Novecento ad oggi, troppo poco raccontate se non del tutto ignorate. Pur lontane nel tempo, corrono parallele in un gioco di rimandi e coincidenze finché, nella drammaturgia di Arrusi, a un certo punto si toccano. Lo scopo è fare memoria coinvolgendo, creando empatia, per restituire il dramma ma anche il riso che sempre si annida in ogni tragedia.»

C’è la storia degli uomini che durante il Fascismo venivano arrestati con l’accusa di essere omosessuali, di essere Arrusi, per poi essere confinati in isole di detenzione in nome della purezza della razza e del costume. A Catania nel 1939 il questore Molina ordina retate di uomini e ragazzi della città, li incarcera, li sottopone a interrogatorio, li condanna al confino e li spedisce alle isole Tremiti, dove sconteranno una pena di cinque anni, lontano da tutto.

C’è poi una storia che conosciamo poco perché non è una nostra storia: quella degli omosessuali che, sotto il Franchismo in Spagna, vengono sottoposti a rieducazione forzata come da legge di Pericolosità Sociale del 1970, secondo la quale l’omosessualità deve essere curata in centri dedicati, tutti all’interno di specifiche carceri, come quelli di Carabanchel a Madrid o di Badajoz in Estremadura.

Ci sono infine le storie di oggi, che una conclusione non l’hanno ancora avuta, come quella della procura di Padova che, nella primavera del 2023, ha impugnato gli atti di nascita di 33 bambini nati da coppie omogenitoriali composte da due madri.

«La forte impressione, in questo momento storico, - commenta il regista Omar Nedjari - è quella di oscillare fra due opposte condizioni: da una parte l’idea di vivere in una delle epoche più libere della storia dell’umanità, dove ognuno può finalmente esprimere sé stesso senza temere di essere punito, quantomeno dallo stato democratico, dall’altra l’inquietante consapevolezza che diritti acquisiti da chi ci ha preceduto e ha lottato per ottenerli possano di colpo essere cancellati. Le tre storie che compongono Arrusi, muovendosi su tre diversi piani temporali, ci ricordano come la conquista di un diritto sia dura e faticosa e la sua possibile perdita rapida e terribile. In scena tre personaggi semplici che si sono trovati a fare i conti con la Storia, chi subendo le scelte di governi che hanno deciso di negare il diritto alla loro minoranza, come Francesco e Aurelia, chi invece appoggiando quelle scelte e credendo che fossero la soluzione giusta, come Amparo. Le loro storie si intrecciano sulla scena in un fluire dinamico e incalzante, fatto di rimandi e continue trasformazioni. L’interpretazione dei tre attori evoca madri, figli, gente del popolo, carcerieri e aguzzini. La cornice sonora di grande impatto emotivo, nata in prova ad opera della musicista Giulia Bertasi assieme alla voce di Marika Pensa, è un gioco di contaminazioni fra canzoni passate ri-arrangiate in chiave contemporanea e musiche originali. Lo spazio creato da Maria Spazzi condensa, in un luogo concreto e astratto allo stesso tempo, gli elementi simbolici delle tre storie, mostrando come il passato e il presente si riguardino più di quanto a volte ci appare. Per uno spettacolo che intende fare memoria, avvincere, commuovere.»

Durante la tenitura dello spettacolo sarà allestita una mostra fotografica nel foyer del Teatro Filodrammatici di Milano, dal titolo “L’isola degli Arrusi” nella quale sarà esposto il lavoro di Laura Rigolli sui luoghi degli Arrusi, uomini tra i 18 e i 54 anni che sotto il regime fascista furono arrestati con l'accusa di “pederastia passiva” e mandati al confino. Nella sua ricerca l'autrice ha ricostruito fotograficamente i luoghi in cui questi arrusi si incontravano a Catania prima degli arresti e i luoghi di confino sull’isola di San Domino, Tremiti.

Il progetto fotografico editoriale ed espositivo è stato presentato dal 2020 in varie città d'Italia, da Catania e Roma, Reggio Emilia e Bologna, dalla Puglia a Montréal e La Malbaie in Canada, vincitore del Premio Max Spreafico nel Circuito OFF del Festival Fotografia Europea 2023."

Teatro Filodrammatici (piazza Paolo Ferrari 6, angolo via Filodrammatici)

Dal 20 al 25 maggio 2025
ARRUSI

ITALIA 1939 - SPAGNA 1970 - ITALIA 2023 Tre storie che si incontrano. Tre epoche. Una stessa discriminazione.

di Gabriele Scottiregia Omar Nedjari con Marika Pensa, Simone Tudda e Sandra Zoccolanscene Maria Spazzicostumi Ilaria Strozziluci Roberta Faiolomusiche originali Giulia Bertasiassistente alla regia e alle scene Ilaria Angionoassistente ai costumi Lola Wolf produzione ATIRin collaborazione con Teatro Provacon il sostegno di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo – Progetto NEXT 2023debutto prima milanese

Orario spettacoli:

Mar, Gio, Ven, Sab ore 20:30; Mer, Dom ore 19:30

Informazioni:
T + 39 02 36727550
biglietteria@teatrofilodrammatici.eu

Sito internet:
www.teatrofilodrammatici.eu

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