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martedì 18 febbraio 2025

 "L'ORESTE"
DI FRANCESCO NICCOLINI
RIDOTTO DEL TEATRO COMUNALE DI L'AQUILA

Per la Stagione Teatrale Aquilana, organizzata dal Teatro Stabile d’Abruzzo, martedì 18 febbraio, alle 21.00, e mercoledì 19 febbraio, alle 17.30 e alle 21.00, Ridotto del Teatro comunale, va in scena L’ORESTE di Francesco Niccolini, illustrazioni di Andrea Bruno, regia Giuseppe Marini, collaborazione alla drammaturgia Claudio Casadio, scenografie e animazioni Imaginarium Creative Studio, costumi Helga Williams, musiche Paolo Coletta, light design Michele Lavanga, con Claudio Casadio, voci di Cecilia D’Amico, Andrea Paolotti, Giuseppe Marini e Andrea Monno. Una produzione Accademia Perduta Romagna Teatri, Società per Attori in collaborazione con Lucca Comics & Games.

Uno spettacolo originalissimo, di struggente poesia e forza, in cui fluiscono momenti drammatici e altri teneramente comici. Con un’animazione grafica di straordinaria potenza, visiva e drammaturgica, Claudio Casadio dà vita e voce a un personaggio indimenticabile, affrontando con grande sensibilità attoriale il tema importante e delicato della malattia mentale.

L'Oreste è internato nel manicomio dell'Osservanza a Imola. È stato abbandonato quando era bambino, e da un orfanotrofio a un riformatorio, da un lavoretto a un oltraggio a un pubblico ufficiale, è finito lì dentro perché, semplicemente, in Italia, un tempo andava così.

Dopo trent'anni non è ancora uscito: si è specializzato a trovarsi sempre nel posto sbagliato nel momento peggiore. Non ha avuto fortuna l'Oreste, e nel suo passato ci sono avvenimenti terribili che ha rimosso ma dai quali non riesce a liberarsi: la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia tre anni dopo la fine di tutto e poi la sua nuova partenza, di nuovo per la Russia, per una fantastica carriera come cosmonauta, e - come se tutto questo non bastasse - la morte violenta della madre, una madre che lo ha rifiutato quando era ancora ragazzino con i primi problemi psichici.

Eppure, l'Oreste è sempre allegro, canta, disegna, non dorme mai, scrive alla sua fidanzata (che ha conosciuto a un "festival per matti" nel manicomio di Maggiano a Lucca), parla sempre. Parla con i dottori, con gli infermieri, con la sorella che di tanto in tanto viene a trovarlo, ma soprattutto parla con l'Ermes, il suo compagno di stanza, uno schizofrenico convinto di essere un ufficiale aeronautico di un esercito straniero tenuto prigioniero in Italia. Peccato che l'Ermes non esista.

l'Oreste è una riflessione sull'abbandono e sull'amore negato. Su come la vita spesso non faccia sconti e sia impietosa. E su come, a volte, sia più difficile andare da Imola a Lucca che da Imola sulla Luna. 
Altre info sul canale WhatsApp del Teatro Stabile d’Abruzzo. 
I biglietti per tutti gli spettacoli in stagione sono in vendita sul circuito Ciaotickets. 
Botteghino TSA cell 348.5247096

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