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lunedì 21 marzo 2022

"IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO"
UN RACCONTO FANTASTICO DI DOSTOEVSKIJ
TEATRO BINARIO 7 DI MONZA

Un racconto fantastico, scritto intorno al 1876 da Dostoevskij, che riesce a parlarci ancora oggi della necessità dell’utopia proprio in un momento in cui il futuro, più che un sogno fantastico, è un incubo distopico. Per Dostoevskij l’uomo deve porsi degli obiettivi positivi, perché la felicità sulla Terra può esistere e cercarla non solo ha senso, ma è forse l’unica cosa che abbia senso fare.

Un uomo ripercorre la sua vita e le ragioni per cui si è sempre sentito estraneo alla società. Ogni interesse, ogni impulso vitale sembra in lui ormai destinato a esaurirsi nel nulla, quando ecco che la svolta salvifica si presenta in forma di sogno, suggerendo una improvvisa, quanto inaspettata, opportunità di riscatto. Il racconto decolla assieme al suo protagonista, si sposta di piano e approda in altri mondi: le anguste pareti di una povera stanza in affitto esplodono nello spazio e una rivelazione di trascinante potenza si offre disinteressata agli occhi dell’uomo con la forza di una resurrezione per il suo corpo segnato dal dolore e dalla sconfitta. La felicità sulla Terra può esistere e cercarla ha senso. Ora l’uomo ridicolo lo sa e la sua condizione non gli è più di peso: il tempo della sua vita ora è un tempo pieno, un tempo di parole da regalare, di semplici verità da confidare, senza patemi, a chi, casomai, tra una risata e l’altra le volesse ascoltare.

NOTE DI REGIA

All’improvviso accade che quest’uomo, afflitto dall’inutilità di essere al mondo, riprenda forza e vigore attraverso un sogno e ritrovi la volontà e la gioia di vivere. Decide di trasmettere agli altri la propria straordinaria esperienza, basata su una verità incontrovertibile, tanto semplice ed evidente da non essere vista: l’amore salverà l’umanità e ciò che la circonda. Questo è quello che lo stravagante protagonista vuole comunicarci. E per questo viene scambiato per un pazzo. In fondo, il testo di Dostoevskij sta tutto qui. La nostra scelta per rappresentarlo è stata radicale. Sulle tavole di un teatro in disarmo, in uno spazio svuotato, uno spazio destinato alla finzione in cui non c’è più niente da fingere, assistiamo al confronto fra uno strano individuo e le sue avventurose fantasie: una specie di clown, che vorrebbe svelare una verità importante a coloro che lo ascoltano ma non intendono prenderlo sul serio. Lui ne è cosciente e ne soffre. Ma in fondo non gli importa. Basta che il suo messaggio salvifico prima o poi raggiunga qualcuno e risvegli le anime morte delle persone che incontra. L’egoismo, la corruzione, la malvagità non sono inevitabili: una nuova via è possibile, una nuova umanità può nascere e prosperare. Dostoevskij sceglie per diffondere “la lieta novella” un uomo insignificante, un emarginato: proprio dai più umili può iniziare il riscatto.

TEATRO BINARIO 7
IL SOGNO DI UN UOMO RIDICOLO
di Fëdor Dostoevskij
traduzione e drammaturgia Fausto Malcovati, Mario Sala
con Mario Sala
regia Lorenzo Loris
scena Daniela Gardinazzi
costumi Nicoletta Ceccolini
luci e fonica Luigi Chiaromonte
consulenza musicale Ariel Bertoldo
collaborazione ai movimenti Barbara Geiger
assistente alla regia Davide Pinardi
produzione Teatro Out Off

Date spettacoli

venerdì 25 marzo alle 21
sabato 26 marzo alle 21
domenica 27 marzo alle 16
sala Chaplin

Biglietti

intero 18 € | CartaEffe 15 € | ridotto e abbonati 12 € | allievi Binario 7 10 € | under 18 6 €

Si consiglia l’acquisto online su www.binario7.org

Per informazioni e prenotazioni:

Teatro Binario 7
via Filippo Turati 8, Monza
039 2027002 | biglietteria@binario7.org



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