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sabato 28 novembre 2015


CONVEGNO INTERNAZIONALE ALLA "SAPIENZA" DI ROMA
TADEUSZ KANTOR FRA TEATRO, ARTI VISIVE E LETTERATURA

In occasione del centenario della nascita di Tadeusz Kantor, Sapienza – Università di Roma e Istituto Polacco di Roma organizzano un convegno internazionale – dal titolo Politica dell'arte, politica della vita: Tadeusz Kantor fra teatro, arti visive e letteratura - per riflettere sull’attualità del grande artista e uomo di teatro. Il convegno, a cura del prof. Luigi Marinelli e della prof.ssa Valentina Valentini, avrà luogo, il 30 novembre presso la sala Odeion di Sapienza – Università di Roma (P.le Aldo Moro, 5), e l’1 e il 2 dicembre presso l’Istituto Polacco di Roma (via V. Colonna 1) a Roma.
 
Tadeusz Kantor (Wielopole Skrzyńskie 1915 – Cracovia 1990), artista di fama eccezionale – reso celebre a livello mondiale da indiscussi capolavori teatrali quali La classe morta e Wielopole-Wielopole - trovò accoglienza e attenzione anche in Italia sin dagli anni Sessanta del secolo scorso, con mostre, spettacoli, residenze ed attività di insegnamento.

 
 
Un simposio internazionale che vede la significativa partecipazione di alcuni fra i maggiori esperti internazionali e nuovi studiosi dell’opera di Kantor: Paola Bianchi, Andrea Cusumano, Karolina Czerska, Katarzyna Fazan, Helga Finter, Francesco Fiorentino, Tommaso Gennaro, Gianni Giannoli, Cristina Grazioli, Jaromir Jedlinski, Tomasz Kirenczuk, Michal Kobialka, Luigi Marinelli, Laura Quercioli Mincer, Katarzyna Osinska, Zbigniew Osinski, Moni Ovadia, Renato Palazzi, Silvia Parlagreco, Andrea Peghinelli, Didier Plassard, Krzysztof Plesniarowicz, Ludmila Ryba, Lech Stangret, Przemyslaw Strozek, Carla Subrizi, Valentina Valentini, Andrea Vecchia, Maria Pia Verzillo, Witold Zahorski, Natalia Zarzecka.

 
Non si tratta di uno dei tanti eventi d’occasione in onore del centinaio della nascita dell'artista polacco, bensì di un approfondimento scientifico e storico-critico, secondo una prospettiva intertestuale, interculturale e intermediale.

 
Con una rara introduzione in video di Achille Perilli e le riflessioni conclusive affidate a Moni Ovadia – i due artisti che accompagnarono l’inizio e la fase finale dell’avventura kantoriana in Italia – il convegno intende attraversare e rischiarare l’opera del Maestro polacco da più versanti, considerandone gli aspetti culturali e letterari (la tradizione polacca ed europea), l’ambito delle arti visive (dalla pittura informale al disegno per la scena, dall’happening all’environment), l’esperienza delle performing arts (i rapporti con il teatro yiddish dell’Ostjudentum, con la tradizione di avanguardia del teatro polacco ed europeo del Novecento, nonché con altri grandi esponenti del teatro contemporaneo).

 
Proiettando l’approccio intertestuale in un’ottica internazionale, questo convegno romano intende dunque porre a confronto il lavoro di Tadeusz Kantor con le precedenti e coeve tendenze artistiche polacche, europee e statunitensi, in una riscoperta attualità della sua intera produzione. Il tentativo kantoriano appare infatti come uno dei più significativi e felici esperimenti novecenteschi non solo di Gesamtkunstwerk e di “superamento dei confini” fra varie espressioni artistiche, ma anche di “abbattimento di muri” (ideologici, tematici, formali) fra le “due Europe” di allora e il resto del mondo.

 
Le diverse sessioni del convegno sono quindi pensate per affrontare alcuni snodi fondamentali “dell’opera totale” di Tadeusz Kantor, quali la tradizione teatrale polacca, la letteratura e le arti visive dell’Ottocento e del Novecento presenti nella pratica teatrale (Mickiewicz, Wyspianski, Witkiewicz, Schulz, Gombrowicz…), le interferenze con e fra le arti visive. Un ulteriore e fondamentale ambito d’indagine è poi costituito da uno stimolante confronto con le tendenze euroamericane come happening, performance art, installazioni, pop art, arte povera… Tra gli altri aspetti presi in considerazione trovano trattazione il registro sonoro-vocale e la musica negli spettacoli di Tadeusz Kantor, nonché il rapporto di questi con la cultura, il teatro e il mondo ebraico dell’Ostjudentum.

 
Il convegno Politica dell'arte, politica della vita: Tadeusz Kantor fra teatro, arti visive e letteratura

 
(Roma, 30 novembre – 2 dicembre 2015) fa parte delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’artista organizzate in Italia (www.tadeuszkantor100.it), in collaborazione con la Cricoteka. Centro di Documentazione sull’Arte di Tadeusz Kantor di Cracovia, ed è organizzato dal Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali e il Dipartimento di Storia dell’Arte e Spettacolo, Sapienza - Università di Roma, l’Istituto Polacco di Roma, col sostegno dell’Accademia Polacca delle Scienze di Roma e Culture.pl nonché col patrocinio della Fondazione Tadeusz Kantor di Varsavia.

 
Si ringrazia per la collaborazione Andrea Vecchia (dottorato di ricerca in Musica e Spettacolo, Sapienza Università di Roma).

 
Le relazioni verranno presentate in inglese, italiano e polacco con traduzione simultanea.

 
Ingresso gratuito. Non è richiesta l’iscrizione.

 
A completare l’evento, ci saranno tre eventi collaterali: la mostra di Romano Martinis TADEUSZ KANTOR - CRICOT 2 (inaugurazione: 30 novembre, ore 19.00 presso Istituto Polacco di Roma, via V. Colonna 1), lo spettacolo La casta morta di Adriano Marenco, (soggetto di Luigi Marinelli e Michele Sganga, compagnia Walden in collaborazione con Patas Arriba Teatro, regia di Simone Fraschetti - 1 dicembre Teatro Trastevere), e la mostra di disegni della collezione di Stefania Piga (novembre/dicembre Cafè Europe, Roma)

 
“Sapienza - Università di Roma”
Istituto Polacco di Roma

 
30 novembre – 2 dicembre 2015

 
a cura di Luigi Marinelli e Valentina Valentini

 
in memoria di Jozef Chrobak
 
ingresso libero

 
EVENTI COLLATERALI

 
mostra di Romano Martinis TADEUSZ KANTOR - CRICOT 2

 
inaugurazione: 30 novembre, ore 19.00

 
Istituto Polacco di Roma, via V. Colonna 1

 
La mostra comprende circa 200 fotografie che ricostruiscono il percorso teatrale del grande artista polacco Tadeusz Kantor. Romano Martinis è stato, in Italia, il primo fotografo a documentare l’opera teatrale dell’artista: a partire dalla prima rappresentazione italiana di La gallinella acquatica (alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma nel 1969, quando Kantor, su invito di Achille Perilli, fu ospite del Premio Roma), fino al 1991 con l’ultimo spettacolo Oggi è il mio compleanno, andato in scena ormai senza Kantor, morto durante le prove l’8 dicembre del 1990.

 
La mostra sarà accompagnata da un' intervista con Achille Perilli - grande artista ed intellettuale, che per primo invitò l'amico Tadeusz Kantor a Roma - e da una preziosa selezione di lettere che Perilli e Kantor si scambiarono. L’intervista realizzata da Giuseppe Appella, risale al 2012.

 
spettacolo La casta morta, di Adriano Marenco,

 
soggetto di Luigi Marinelli e Michele Sganga,

 
compagnia Walden in collaborazione con Patas Arriba Teatro, regia di Simone Fraschetti

 
1 dicembre

 
Teatro Trastevere, via Jacopa dè Settesoli, 3, Roma

 
"La casta morta" nasce come un omaggio all'autore de "La classe morta", Tadeusz Kantor, del quale nel 2015 ricorre il centenario della nascita

 
Abbiamo scelto di non rivisitare o riproporre le opere di Kantor, ma di realizzare uno spettacolo nuovo, un'opera originale ispirata alla sua concezione dell'arte come libertà, continuo dissenso e "salvezza".

 
Quelli che erano i vecchi-bambini de "La classe morta" sono ora ministri e deputati, l'aula scolastica diviene aula Parlamentare. Il potere da una parte, l'arte come "realtà del rango più basso" dall'altra. Cinque parlamentari e un commesso eleggono il presidente fantoccio Neoplasio. A turno lo animano, gli danno voce ma, in Neoplasio, burattino e burattinaio coincidono. Nell'ombra della sua autorità faranno tutto il possibile per mantenere il potere fino alla fine dei giorni.

 
mostra di disegni della collezione di Stefania Piga

 
novembre/dicembre

 
Cafè Europe, Via Filippo Civinini, 69, Roma

 
INFO:

 
CONTATTI:
Sapienza Università di Roma
Andrea Vecchia
Istituto Polacco di Roma
Ania Jagiello
+39 06 36 00 46 41 / +39 06 36 00 07 23


 

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