"SE SON FIORI MORIRANNO"
LA STORIA STRUGGENTE DI UNA MADRE E UNA FIGLIA
TEATRO MEZZADRI DI BRESCIA
Dal 4 al 9 febbraio 2025
La storia struggente di una madre e del suo rapporto con la figlia, ridotta per un incidente a uno stato vegetativo permanente. È la storia al centro di Se son fiori moriranno, spettacolo prodotto dal Teatro Biondo di Palermo, ulteriore tassello di una ricerca che l’autore e regista siciliano Rosario Palazzolo porta avanti sui rapporti tra realtà e immaginazione, tra la concretezza di un mondo crudo e spesso insostenibile e la creazione artistica come possibile spazio di fuga.
In scena per la cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace e nell’ambito della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo, Se son fiori moriranno sarà in scena al Teatro Mina Mezzadri di Brescia (Contrada Santa Chiara, 50/A) dal 4 al 9 febbraio 2024, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30.
Testo e regia sono firmati da Rosario Palazzolo. Il cast è composto da Simona Malato, Chiara Peritore, con Delia Calò. Le scene e i costumi sono di Mela Dell’Erba, le musiche originali di Gianluca Misiti; Gabriele Gugliara è light designer e Angelo Grasso aiuto regia.
Se son fiori moriranno è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.
Se son fiori moriranno è il primo atto di un “Dittico del sabotaggio”. “Sabotare la realtà con l’immaginazione – spiega l’autore e regista dello spettacolo Rosario Palazzolo – è l’unica alternativa che abbiamo, la sola che ci permette di spostare in avanti il limite del precipizio, ridisegnando continuamente il panorama, costruendo immaginari improbabili, trasfigurando la verità”.
Testo e regia sono firmati da Rosario Palazzolo. Il cast è composto da Simona Malato, Chiara Peritore, con Delia Calò. Le scene e i costumi sono di Mela Dell’Erba, le musiche originali di Gianluca Misiti; Gabriele Gugliara è light designer e Angelo Grasso aiuto regia.
Se son fiori moriranno è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.
Se son fiori moriranno è il primo atto di un “Dittico del sabotaggio”. “Sabotare la realtà con l’immaginazione – spiega l’autore e regista dello spettacolo Rosario Palazzolo – è l’unica alternativa che abbiamo, la sola che ci permette di spostare in avanti il limite del precipizio, ridisegnando continuamente il panorama, costruendo immaginari improbabili, trasfigurando la verità”.
L’immaginazione, secondo Palazzolo, “è una manna, una maledizione, un ordigno e una trappola, è ciò da cui non riusciamo a separarci, ciò che difendiamo con la nostra stessa vita gettando sul piatto pure quello che non abbiamo, purché rallenti l’inesorabilità degli eventi, esponendoci a un’agonia insopportabile, che impariamo a sopportare”.
Al centro di questa indagine sull’immaginazione vi sono una madre e una figlia, un’agonia lunga quindici anni, una stanza sprangata, un dolore che sbatte sulle pareti, che rimbalza sui corpi, che si allunga e si allarga continuamente. È il dolore di Adele: il destino ha voluto che la sua bambina, cadendo, sbattesse la testa, restando in uno stato vegetativo permanente. Rinchiusa in una stanza sbilenca, Adele cura freneticamente il corpo della sua bambina, nel frattempo cresciuto, lo tiene in vita, in attesa delle sue illusorie epifanie.
Il pubblico è un comprimario silenzioso, che osserva e giudica, decide, e che a un certo punto avrà la responsabilità più acuminata di tutte, quella di acchiappare i personaggi e portarli altrove, fosse solo nelle proprie vite.
Se son fiori moriranno
testo e regia Rosario Palazzolo
con Simona Malato, Chiara Peritore
e con Delia Calò
scene e costumi Mela Dell’Erba
musiche originali Gianluca Misiti
light designer Gabriele Gugliara
aiuto regia Angelo Grasso
produzione Teatro Biondo di Palermo
Biglietti
Intero 18 €
ridotto gruppi* 16 €
ridotto speciale** 14 €
Riduzioni
* la riduzione gruppi è riservata esclusivamente ai tesserati Soci Coop, Arci, Feltrinelli, Touring Club e titolari carta Ikea family. CRAL aziendali, biblioteche e altri enti e associazioni convenzionati con il Centro Teatrale Bresciano possono rivolgersi per informazioni e prenotazioni al numero 030 2928617 o alla e-mail: organizzazione@centroteatralebresciano.it
** la riduzione speciale è riservata a giovani fino a 25 anni e ultrasessantacinquenni
Modalità di acquisto
- Biglietteria del Teatro Sociale Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia
t. 030 2808600; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00
> domenica dalle ore 15.30 alle 18.00 solo nei giorni di spettacolo
- Punto vendita CTB Piazza della Loggia, 6 – Brescia
t. 030 2928609; e-mail biglietteria@centroteatralebresciano.it
> da martedì a venerdì ore 10.00 - 13.00 (escluso i festivi)
- Biglietteria telefonica
> t. 376 0450269 – da martedì a venerdì dalle ore 10.00 alle 13.00 (escluso i festivi)
> t. 376 0450011 – da martedì a sabato dalle ore 16.00 alle 19.00; domenica dalle ore 15.30 alle 18.00
Si informa che agli acquisti effettuati telefonicamente e pagati con carta di credito verrà applicata la maggiorazione pari al 2,5% del costo dell’abbonamento o biglietto.
- On-line sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito VIVATICKET
- Teatro Mina Mezzadri Contrada Santa Chiara, 50/A - Brescia
biglietteria@centroteatralebresciano.it
Il botteghino apre 30 minuti prima dell’inizio di ogni rappresentazione; sono in vendita esclusivamente i biglietti per la serata stessa.
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