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venerdì 10 febbraio 2023

TRA LE CIGLIA
MOSTRA BIPERSONALE DEGLI ARTISTI 
ALAGI E JASMIN PREZIOSO
SALA ESPOSITIVA BINARIO 7 DI MONZA

Dall’11 febbraio al 26 febbraio 2023 inaugurazione sabato 11 febbraio alle 19
Nuova tappa per BinarioArte, il progetto artistico nato nel 2022 dall’intuizione della storica dell’arte Simona Bartolena, l’artista e curatore Armando Fettolini e il direttore artistico del teatro Binario 7 di Monza Corrado Accordino con lo scopo di creare un dialogo costante fra diverse espressioni artistiche. Dopo Under the bridge, la mostra diffusa esposta dallo scorso novembre all’interno degli spazi del Binario 7 in cui più di cinquanta artisti hanno raccontato dal loro punto di vista cosa c’è “sotto il ponte”, è la volta di Tra le ciglia, la mostra bipersonale degli artisti Alagi e Jasmin Prezioso a cura di Ginevra Fettolini e Sara Parolini che inaugurerà l’11 febbraio 2023 alle 19 nella sala espositiva del Binario 7.

La mostra è curata da heartYoung, uno spazio dedicato agli artisti emergenti under 25 dell’associazione heart-pulsazioni culturali di Vimercate, cofondato da Ginevra Fettolini, Dafne Fettolini e Sara Parolini.

LA MOSTRA

Che cosa c’è “tra le ciglia”, in quello spazio piccolo e impercettibile dove il nostro sguardo penetra per poi tuffarsi nel mondo? È proprio qui, in questo spazio liminare, che si crea un ponte tra diverse realtà. Un portale su una dimensione altra, dove gli elementi oggettivi del mondo di veglia vengono completamente ribaltati, rivisitati e vissuti in un mondo lontano, silenzioso e apparentemente dormiente. L’eco di un luogo sospeso tra il reale e l’onirico, abitato da creature irrequiete, dove lo slancio umano della ricerca e dell’esplorazione crea orme vive nello spazio. La natura incontaminata e pulsante di questo mondo liminare si fonde con le opere stesse: radici di stelle si diramano nello spazio, le barche navigano nei cieli, piccole e preziose stelle brillano nella sabbia. Lo spettatore diventa pioniere ed esploratore, immergendosi in un nuovo mondo nato da una collaborazione artistica in grado di cooperare, completandosi a vicenda. Proprio per questo l’allestimento crea un climax esperienziale attraverso tre sale, attraversabili solo in modo lineare, costruendo così un habitat a metà tra l’onirico e l’extraterrestre. Giochi di luci e di ombre creano, con l’aiuto di suoni primordiali, un cortocircuito meditativo che porta lo spettatore ad estraniarsi dal mondo esterno, nuove possibili vite e portali alternativi da attraversare.

GLI ARTISTI

Alagi

Alagi, nome d’arte di Riccardo Rizzoli, classe 1999, non racconta storie solo attraverso le sue opere: lo fa anche con i suoi pattini, visto che dal 2017 gareggia in competizioni internazionali di pattinaggio freestyle ed è un allenatore qualificato FISR. Dalle radici della sua famiglia nasce il suo volto, in cui si ritrova incastrato, e che ha reso oggetto di studio e di autodefinizione. Il suo nome d’arte era il nome di sua nonna: scultrice e insegnante che raccontava di essere nata nei pressi del monte Amba Alari nel 1935, in Etiopia, e per questo motivo i suoi genitori l‘avevano chiamata così. Ma quando morì, nel 1993, sul suo certificato di nascita il nome riportato era "Angela Maria Assunta” e il luogo di nascita Palazzolo sull'Oglio. Quando nacque pare avesse ricevuto due certificati di nascita, con due date differenti: uno etiope e uno italiano. Sulla tomba, al cimitero di Lesmo, viene scritto "poeticamente vissuta". Il volto che caratterizza gran parte della produzione di Alagi nasce da una deformazione del viso dell’artista. Le sue sculture sono pensieri taglienti ai quali ha voluto dare una fisionomia. “Imprigionare i miei pensieri in qualcosa al di fuori del mio cervello, per analizzarli, dargli vita, o per assurdo ucciderli. Le mie sculture, però, non hanno i miei occhi perché - spiega - non voglio farglieli portare via”.

Jasmin Prezioso

L’arte di Jasmin prezioso, classe 1998, trae origine dall’osservazione profonda del mondo e della natura e diventa un mezzo per scoperchiare la vera essenza della realtà. È il suo modo per arrivare all’origine alzando il velo di Maya, liberandosi dall’intorpidimento quotidiano grattando via gli strati dell’apparenza, arrivando così al nucleo pulsante della vita. I suoi quadri raccontano di quei lati umani che spesso vengono soppressi o dimenticati o che sono ancora inesplorati: dal bambino interiore che esplorando si perde e del ritorno consapevole alle forme ed emozioni più naturali e primitive. La creazione di nuovi mondi dove tutto è sospeso, il tema del viaggio e le atmosfere riflessive ritornano spesso nelle sue opere, per rendere ciò l’artista non disegna quasi mai sulla tela, preferisce invece seguire il flusso di coscienza e sperimentare colori e materiali diversi con i quali analizza in profondità la natura conosciuta. Jasmin comunica principalmente tramite la pittura, passando dall’astratto al simil-figurativo, utilizzando medium molto materici, arrivando fino a creare installazioni che si pone l’obiettivo di trasformare in veri e propri ambienti. “Trovo che l’essere umano - commenta - per natura sia fluido e in costante ricerca, proprio come il concetto stesso di Arte”.

LE CURATRICI

Ginevra Fettolini

Classe 1998, diplomata in lingue (Liceo Linguistico ESABAC) presso I.S.S.A. Greppi, ha studiato Beni culturali all’Università statale di Milano. Sviluppa presto una forte passione per la storia dell’arte, che esprime a livello pratico nella curatela di mostre e di eventi artistici, per lo più dedicate a giovani artisti del territorio milanese e monzese, iniziando anche a realizzare progetti artistici. Si occupa poi di stesura di testi critici, allestimenti e promozioni di iniziative artistiche, letterarie e traduzioni di testi critici, cataloghi e siti web.

Sara Parolini

Classe 1999, diplomata in grafica, nel luglio 2022 si laurea in Scienze della comunicazione per i media e la cultura presso l’Università degli studi di Bergamo. Oggi frequenta il master Museum Experience Design presso IED Firenze. Ha curato varie mostre d’arte contemporanea sul territorio milanese, monzese e fiorentino, con un’attenzione particolare ai giovanissimi talenti. Nonostante la vena artistica l’abbia accompagnata fin dalla sua tenera età, Sara ha trovato il suo più sincero amore per l’arte dopo un momento buio della sua vita adulta, dal quale ha trovato una catarsi attraverso la bellezza della cultura.

Info

Ginevra Fettolini | 366 2628579 | ginevra.fettolini@gmail.com

Sara Parolini | 349 0779148 | saraparolini.artcurator@gmail.com


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