Post Più Recenti

.

giovedì 16 dicembre 2021

CARTELLONE OPERE BALLETTO CONCERTI
GENNAIO - GIUGNO 2022
TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA

Un cartellone che attraversa tre secoli di storia musicale sulle note di cinque capolavori della lirica, da La serva padrona (1733) di Giovanni Battista Pergolesi, pietra miliare dell’opera buffa italiana, presentato in dittico con Trouble in Tahiti di Leonard Bernstein, del 1952, e proseguendo con Anna Bolena (1830) di Gaetano Donizetti, Manon Lescaut (1893) di Giacomo Puccini, Rigoletto (1851) di Giuseppe Verdi, Il Turco in Italia (1814) di Gioachino Rossini. Una stagione sinfonica in nove appuntamenti con l’Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice diretti da protagonisti del podio internazionali quali Wayne Marshall, Marco Angius, Alessandro De Marchi, Harmut Haenchen, Donato Renzetti, Fabio Luisi, Speranza Scappucci, che declinano i temi musicali introdotti dalla direzione artistica sin dalla primavera – i cicli sinfonici dedicati a Beethoven, Mozart l’italiano, Bruckner, il percorso dedicato ai Novecenti, italiano ed europei – intrecciandoli con nuovi leitmotiv: i Ritratti americani con un focus sul repertorio del Novecento e attuale, una nuova serie sinfonica dedicata a Robert Schumann, l’iter Verso Berio 100 dedicato ai capolavori sinfonici di Luciano Berio, in vista del centenario dalla nascita del compositore nel 2025, e una peculiare attenzione alle figure di interpreti e compositrici che dominano il panorama musicale internazionale. Una proposta artistica nuovamente offerta in abbonamento che prevede, per agli abbonati alla stagione 2019/2020, la possibilità di confermare il proprio posto e, per tutti, quella di beneficiare di una speciale riduzione natalizia, entro sabato 8 gennaio 2022.


La programmazione operistica del 2022 si apre venerdì 28 gennaio con il dittico formato da La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi e Trouble in Tahiti di Leonard Bernstein (repliche il 29, 30 gennaio e 4, 5, 6 febbraio), un allestimento nato a inizio 2020 che il pubblico non ha mai potuto applaudire dal vivo, con la direzione di Alessandro Cadario, per la regia di Luca Micheletti, altresì protagonista in scena assieme a Elisa Balbo. Da venerdì 18 febbraio (repliche il 19, 20, 22, 25, 27 febbraio) il sipario si alza sulla tragedia lirica Anna Bolena di Gaetano Donizetti, in un allestimento realizzato in coproduzione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e la Fondazione Teatro Regio di Parma, con la direzione di Sesto Quatrini, per la regia di Alfonso Antoniozzi, con le scene e il video design di Monica Manganelli, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Luciano Novelli. Nel cast Angela Meade/Desirée Rancatore (Anna Bolena), Nicola Ulivieri/Alessio Cacciamani (Enrico VIII), John Osborn/Giorgio Misseri (Lord Riccardo Percy), Sonia Ganassi/Paola Gardina (Giovanna Seymour). Venerdì 25 marzo (repliche il 26, 27 marzo e 1, 2, 3 aprile) debutta a Genova Manon Lescaut di Giacomo Puccini nell'allestimento realizzato in coproduzione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice, la Fondazione Teatro San Carlo di Napoli, il Gran Teatre del Liceu di Barcellona e il Palau de les Arts de Valencia, con la direzione di Donato Renzetti, per la regia di Davide Livermore, con le scene di Giò Forma e Davide Livermore, i costumi di Giusi Giustino, i video di D-Wok. Tra gli interpreti principali Maria Josè Siri/Monica Zanettin (Manon Lescaut), Marcelo Álvarez/ Riccardo Massi /Francesco Pio Galasso (Des Grieux), Stefano Antonucci/Enrico Marabelli (Lescaut). Venerdì 13 maggio (repliche il 14, 15, 20, 21, 22 maggio) ritorna in scena con la direzione di Jordi Bernàcer Rigoletto di Giuseppe Verdi, nella produzione della Fondazione Teatro Carlo Felice ideata da Rolando Panerai, ripresa da Vivien Hewitt, le scene realizzate dalla Fondazione Teatro Carlo Felice da un’idea di Rolando Panerai, i costumi di Regina Schrecker, le luci di Luciano Novelli. Nel ruolo principale il baritono mongolo Amartuvshin Enkhbat. L'ultimo titolo prima dell'estate in scena a partire da venerdì 10 giugno (repliche l’11, 12, 14, 15, 16 giugno) è Il Turco in Italia di Gioachino Rossini, con la direzione di Christopher Franklin, per la regia di Italo Nunziata, con le storiche scenografie di Emanuele Luzzati, i costumi di Santuzza Calì e un cast vocale formato dai solisti dell'edizione 2022 dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per giovani cantanti lirici della Fondazione Teatro Carlo Felice, la cui direzione artistica è stata affidata dalla Fondazione Teatro Carlo Felice a Francesco Meli.

La Fondazione Teatro Carlo Felice ha inoltre commissionato e allestirà in prima assoluta, entro giugno 2022 in sede da definirsi, la nuova commedia musicale in un atto su libretto di Mauro Graiani e musica di Fabrizio Lamberti, Zëna (Il viaggio dell'emigrante). Pensata come parte integrante del cartellone, la proposta si rivolge ai giovani, alle famiglie, alle scuole e alla cittadinanza, quale espressione di un teatro d’opera fatto da giovani per i giovani. Il tema dell’opera, strettamente collegato alla storia della città di Genova, pone l’accento sul tema dell'emigrazione che, da sempre, coinvolge da vicino i genovesi, per intere generazioni destinati o inclini a partire alla volta dei quattro angoli del mondo, raccogliendo esperienze spesso difficili, per quanto arricchenti, mantenendo però un legame sempre profondo con la città natale.

I Concerti sinfonici vedono l’Orchestra del Teatro Carlo Felice e il Coro del Teatro Carlo Felice, preparato da Francesco Aliberti, esplorare nuovi orizzonti sin dal mese di gennaio, con due Ritratti americani di taglio sinfonico, concepiti quali introduzioni e complementi all’ascolto dell’opera di Leonard Bernstein: sabato 8 gennaio, un primo approfondimento diretto da Wayne Marshall è dedicato a John Adams (Short ride in a Fast Machine, The Chairman Dances), assieme a Aaron Copland (El Salón Mexico), a Duke Ellington che incontra Pëtr Il'ič Čajkovskij (Lo Schiaccianoci Suite dal balletto op. 71a/The Nutcracker Suite) e al direttore e compositore vivente Leonard Slatkin, con una prima italiana (Kinah). Il secondo, diretto da Marco Angius, giovedì 13 gennaio, presenta l’opera di Charles Ives (The unanswered question, Three places in New England, nella versione 1929) accostata alle Nove canzoni del XX secolo (1991) che Salvatore Sciarrino concepisce a partire da altrettanti song e standard americani dagli anni Venti, Trenta e Quaranta, tra cui Sophisticaty Lady, Stardust, You are my lucky star, Night and Day, nell’interpretazione del soprano Ljuba Bergamelli. Novecenti è il titolo della serie di concerti dedicata alla scoperta delle peculiarità della musica strumentale italiana a cavallo del XX secolo e delle sue interconnessioni con il repertorio sinfonico europeo coevo, che Donato Renzetti affronta giovedì 31 marzo accostando Bruno Bettinelli (Due Invenzioni per archi) ad Antonín Dvořák (Suite ceca in re maggiore op. 39), Maurice Ravel (Ma mère l'Oye) e Zoltán Kodály (Danze di Galánta). Due serate ospitano il ritorno di Fabio Luisi, direttore onorario del Teatro, alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice: venerdì 15 aprile, con la Sinfonia n.9 in re minore di Anton Bruckner, all’interno del pluriennale Ciclo Bruckner avviato nella primavera 2021, e lunedì 25 aprile, con Sinfonia n. 4 in re minore op. 12 di Robert Schumann. In entrambi i casi, le sinfonie romantiche sono accostate a una composizione sinfonica di Luciano Berio (Requies nel primo caso, Rendering nel secondo) con l’obiettivo di completare l’esecuzione integrale dell’opera sinfonica del compositore entro il centenario della sua nascita nel 2025. Proseguono inoltre le esplorazioni condotte attraverso i filoni Mozart l’italiano, che contempla l’esecuzione integrale delle Sinfonie di Mozart messe in relazione con l’opera di predecessori e contemporanei italiani a Mozart che hanno influenzato il suo stile, com’è il caso del torinese Gaetano Pugnani (1731-1798), nell’interpretazione di direttori specializzati nel repertorio pre-classico e Barocco: dopo Federico Maria Sardelli e Andrea De Carlo, giovedì 3 febbraio, sarà la volta di Alessandro De Marchi. Tre sono gli appuntamenti dedicati al Ciclo Beethoven, con i concerti diretti da Hartmut Haenchen che esegue le Sinfonie IV e V assieme all’Ouverture da Fidelio op. 72b, giovedì 24 febbraio e, venerdì 22 aprile, la Terza sinfonia assieme alla cantata per Coro e Orchestra Meeresstille und glückliche Fahrt op. 112 e alla Messa in sol maggiore per soli, coro e orchestra D167 di Franz Schubert. Il terzo appuntamento beethoveniano, a conclusione del cartellone sinfonico, giovedì 19 maggio, vede Speranza Scappucci alla testa dell’Orchestra e Coro Femminile del Teatro affrontare la Settima sinfonia, assieme al brano di Paola Prestini Barcarola (1996), in prima italiana, accostato Litanies à la Vierge Noire di Francis Poulenc e a La Mort d’Ophélie op.18 n.2, ballade per voce e pianoforte, su testo di Gabriel Legouvé da Shakespeare, nella trascrizione originale per coro e orchestra di Hector Berlioz, confluita nella raccolta Tristia.

«Inizia una nuova stagione e come sempre cresce la curiosità per vedere in scena i nuovi spettacoli – commenta il sindaco di Genova Marco Bucci - Anche per il 2022 il Teatro Carlo Felice conferma un cartellone internazionale di alto livello. È il tempo della ripartenza per il settore, tornare ad assistere agli spettacoli dal vivo è sicuramente un’esperienza impareggiabile e l’invito a tutti i genovesi che non hanno ancora goduto di questa straordinaria espressione artistica è quello di concedersi il piacere di una sera a teatro. La cultura è un elemento fondamentale per i cittadini e per il turismo, il Teatro Carlo Felice con questo nuovo cartellone non può che rendere orgogliosa la città di Genova. »

«La programmazione del Teatro Carlo Felice prosegue con il cartellone gennaio/giugno, che offre una selezione di opere, balletti, concerti, che spaziano attraverso tre secoli di storia musicale - commenta l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso - questa seconda parte delia stagione segna anche il ritorno in sala degli abbonati, ed è per me una grande gioia poter rivedere in teatro un pubblico che si gode lo spettacolo in sicurezza e in una sala a piena capienza. »

«Dopo una stagione estiva e autunnale ricca di grandi appuntamenti, afferma l’assessore alla Cultura della Regione Liguria Ilaria Cavo, il Teatro Carlo Felice arriva a questa rinnovata programmazione ricchissima di titoli che si può riassumere cosi: un cartellone che da spazio a tre secoli di storia musicale e voce ai giovani. Rivolge un'attenzione particolare agli studenti grazie ad un'intesa firmata con l'ufficio scolastico regionale che prevede non soltanto un incentivo all'accesso al teatro, ma, non appena le condizioni generali lo consentiranno, anche momenti di preparazione culturale e approfondimento dei linguaggi musicali. Non va dimenticato poi l'accordo con il Conservatorio Niccolò Paganini che contempla la valorizzazione dei suoi giovani musicisti e artisti. In questo senso è già in programma al Teatro un concerto nel giugno 2022. Importantissima la valorizzazione anche dell'Accademia seguita da Francesco Meli che consente la crescita qui a Genova dei talenti del canto. Significativo dunque è il legame che la Fondazione continua a portare avanti con il territorio ligure con eventi che ampliano i suoi orizzonti».

«Il Teatro Carlo Felice conferma la sua vocazione a coniugare l’esplorazione di nuovi territori musicali con la valorizzazione del grande repertorio lirico e sinfonico, afferma il Sovrintendente Claudio Orazi, in entrambi i casi attraverso le interpretazioni di direttori di profilo internazionale quali Wayne Marshall, Marco Angius, Harmut Haenchen, Alessandro De Marchi, Fabio Luisi, Speranza Scappucci, Donato Renzetti, Christopher Franklin, Sesto Quatrini, Jordi Bernàcer, Alessandro Cadario e avvalendosi di alcuni tra i massimi interpreti della scena lirica mondiale, tra cui Angela Meade, John Osborn, Amartuvshin Enkhbat, Maria Josè Siri, Sonia Ganassi, Luca Micheletti per citarne solo alcuni. Tra le novità di questa seconda parte di stagione, che vedrà l’atteso ritorno in sala del pubblico degli Abbonati, il percorso di riscoperta del repertorio sinfonico e lirico di Luciano Berio, che si svilupperà nei prossimi tre anni e darà modo al pubblico di giungere alle celebrazioni del centenario della nascita del compositore originario di Oneglia, nel 2025, con la piena consapevolezza riguardo il suo immenso lascito artistico, importantissima parte della Civiltà musicale genovese che al centro dell’attenzione della Fondazione. La rinnovata attenzione ai giganti del sinfonismo europeo, come Mozart, Beethoven, Schubert, Schumann, Bruckner e americano, come Adams, Copland, Ives, Slatkin, Ellington che affianca i diversi percorsi di riscoperta dei “Novecenti” musicali di cui siamo eredi, citando il titolo di un filone concertistico, ci consentirà come sempre di guardare lontano. »

INFORMAZIONI DI BIGLIETTERIA


Gli abbonamenti sono in vendita a partire da mercoledì 15 dicembre 2021.

Gli Abbonati alla stagione dell’Opera 2019/2020 avranno facoltà di confermare i propri posti entro sabato 15 gennaio 2022.

Gli Abbonati alla stagione Sinfonica 2019/2020 avranno facoltà di confermare i propri posti entro sabato 8 gennaio 2022.

Fino a sabato 8 gennaio 2022 sarà possibile beneficiare di una speciale offerta natalizia che prevede uno sconto sul prezzo di ciascun abbonamento.

I singoli biglietti per le recite d’Opera e per i Concerti sono in vendita a partire da lunedì 20 dicembre 2021.

Gli acquisti potranno essere effettuati utilizzando i voucher emessi dal Teatro Carlo Felice durante la pandemia per Covid-19.

Abbonamenti e biglietti possono essere acquistati alla biglietteria del Teatro Carlo Felice e nel circuito on e offline di Vivaticket (commissione fissa €2 per ogni transazione online).

La Biglietteria del Teatro Carlo Felice è aperta nei seguenti orari:

da lunedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00

il sabato dalle 10.00 alle 16.00

Indirizzo: Galleria Cardinale Siri 6 –Genova 16121.
Info: biglietteria@carlofelice.it
Tel. + 39 010 5381 433 – 334
Tutte le informazioni e i futuri aggiornamenti sono disponibili sul sito: https://teatrocarlofelice.com/

OPERA

Teatro Carlo Felice di Genova
Venerdì 28 gennaio 2022 ore 20.00 Abb. Opera A
Sabato 29 gennaio 2022 ore 15.00 Abb. Opera F
Domenica 30 gennaio 2022 ore 15.00 Abb. Opera C
Venerdì 4 febbraio2022 ore 20.00 Abb. Opera B
Sabato 5 febbraio 2022 ore 20.00 Abb. Opera L
Domenica 6 Febbraio2022 ore 15.00 Abb. Opera R

La serva padrona | Trouble in Tahiti
La serva padrona
di Giovanni Battista Pergolesi
Intermezzo buffo in due parti su libretto di Gennarantonio Federico
Maestro concertatore e direttore Alessandro Cadari
Regia Luca Micheletti
Scene e costumi Leila Fteita
Luci Luciano Novelli
Personaggi e interpreti principali:
Uberto Luca Micheletti
Serpina Elisa Balbo
Vespone Giorgio Bongiovanni

Trouble in Tahiti
di Leonard Bernstein
Maestro concertatore e direttore Alessandro Cadario
Regia Luca Micheletti
Scene e costumi Leila Fteita
Luci Luciano Novelli
Personaggi e interpreti principali:
Sam Luca Micheletti
Dinah Elisa Balbo

Trio Jazz
Soprano Melania Maggiore
Tenore Manuel Pierattelli
Baritono Andrea Porta
Orchestra e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice

L'intermezzo musicale in due parti di Giovanni Battista Pergolesi La serva padrona, su libretto di Gennarantonio Federico ispirato all’omonima commedia di Iacopo Angelo Nelli, del 1731, fu rappresentato per la prima volta al teatro S. Bartolomeo di Napoli nel 1733 tra gli atti dell'opera Il prigioniero superbo. Universalmente riconosciuto quale capolavoro operistico pergolesiano, l’intermezzo fu destinato a rivoluzionare l'intera tradizione del teatro in musica diventando ben presto un simbolo stesso dell'opera comica italiana, il cui potere deflagrò sull’intera tradizione lirica europea a seguito della celebre Querelles des bouffons. La sua composizione risale al periodo dell’ingaggio di Pergolesi quale maestro di cappella (1732-34) del principe Ferdinando Colonna di Stigliano, e segui quella della commedia musicale in dialetto napoletano, Lo frate 'nnammorato (1732). Ne La serva padrona, la delicata e briosa struttura del disegno melodico, con motivi brevi ed immediati, la sorprendente varietà ritmica in equilibrio tra musica e parola, di apparente semplicità, sostiene il gioco sentimentale dei personaggi inseriti in una cornice lieve e sottilmente delineata, e rappresentati dall'autore con una caratterizzazione psicologica di ineguagliata varietà di espressione.

Leonard Bernstein era in luna di miele nel 1951 quando iniziò a comporre Trouble in Tahiti, candido ritratto del travagliato matrimonio di una giovane coppia di periferia. Scritto tra i suoi più grandi successi di Broadway, On the Town del 1944, e Candide e West Side Story rispettivamente del 1956 e del 1957, Trouble in Tahiti attinge alla tradizione delle canzoni popolari americane del dopoguerra per offrire una critica senza compromessi del materialismo imperante. Dietro la discordia coniugale della coppia si cela un profondo desiderio di amore e intimità, assieme a un vuoto spirituale, a contrasto con l’esibita patina di felicità. Il cuore del dramma è enfatizzato da improvvisi cambiamenti stilistici nella musica, sottolineati in particolare dall’intervengo del trio vocale jazz che, come una sorta di coro greco contemporaneo, contrappunta con i suoi commenti dissacranti l’idillio borghese in corso. L’opera, della durata di 45 minuti, porta la dedica all’amico Marc Blitzstein, che aveva guidato Bernstein alla scoperta del teatro musicale.

L’incontro-scontro tra ontologie settecentesche aristocratica e popolare, da una parte, la rappresentazione di stampo iperrealista, pop, dall’altra - in entrambi i casi “giuoco delle parti” in costume - sono composti in un unicum da una stessa mano registica di Luca Micheletti che dipinge mondi apparentemente lontani, in grado di parlare senza troppi giri di parole, e di parlarci, di noi.

«Si tratta di un bel gioco di specchi, spiega Luca Micheletti, sia per la natura “giocosa” delle opere sia perché in questo spettacolo che affianca due coppie lontane nel tempo ma vicine nello spirito abbiamo per protagonista una terza coppia che si presta a rappresentarle entrambe. Essere in scena con mia moglie - e aver ideato il progetto insieme a lei in tempo di lockdown - è sicuramente un valore aggiunto di questa operazione che finalmente incontra il pubblico dal vivo.

L’idea alla base della mia regia è quella di assistere ad un viaggio nel tempo. E la macchina che lo consente è il teatro stesso.

Dopo le schermaglie con apparente lieto fine nella Serva padrona, i due protagonisti si ritrovano nell’America di due secoli dopo, nel pieno di un’ennesima crisi di coppia. Una vicenda che Bernstein racconta da par suo, ispirandosi alla sua storia familiare. In Trouble in Tahiti, anche se Bernstein allude al genere dell’intermezzo, ne fa una citazione ironica e di fatto se ne distacca, soprattutto per il doppio fondo amaro che ci mette. Niente di troppo serio, diciamo uno spolvero di malinconia.

Due capolavori che messi al fianco l’uno dell’altro brillano di una luce inedita: tante le somiglianze, ma anche le preziose differenze, che in questo allestimento vengono valorizzate dalla continua metamorfosi degli spazi, ma anche attraverso l’affiancamento di due diverse modalità di fruire del fatto musicale». 

Teatro Carlo Felice di Genova
Venerdì 18 febbraio 2022 ore 20.00 Abb. Opera A
Sabato 19 febbraio 2022 ore 15.00 Abb. Opera F
Domenica 20 febbraio 2022 ore 15.00 Abb. Opera C
Martedì 22 febbraio 2022 ore 20.00 Abb. Opera L
Venerdì 25 febbraio 2022 ore 20.00 Abb. Opera B
Domenica 27 febbraio 2022 ore 15.00 Abb. Opera R

Anna Bolena
di Gaetano Donizetti
Tragedia lirica in due atti su libretto di Felice Romani
Maestro concertatore e direttore Sesto Quatrini
Regia Alfonso Antoniozzi
Scene e videodesign Monica Manganelli
Costumi Gianluca Falaschi
Luci Luciano Novelli
Personaggi e interpreti principali:
Anna Bolena Angela Meade /Desirée Rancatore (19/22)
Enrico VIII Nicola Ulivieri /Alessio Cacciamani (19/22)
Giovanna Seymour Sonia Ganassi/Paola Gardina (19/22)
Lord Riccardo Percy John Osborn/Giorgio Misseri (19/22)
Smeton Marina Comparato/ Sofia Koberidze (19/22)
Lord Rochefort Roberto Maietta
Sir Hervey Manuel Pierattelli
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Allestimento in coproduzione Fondazione Teatro Carlo Felice e Teatro Regio di Parma

Anna Bolena di Gaetano Donizetti viene presentata nell'allestimento realizzato in coproduzione tra la Fondazione Teatro Carlo Felice e il Teatro Regio di Parma con la direzione di Sesto Quatrini, per la regia di Alfonso Antoniozzi, con scene e video design di Monica Manganelli, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Luciano Novelli. Nel cast spiccano le presenze di Angela Meade/Desirée Rancatore (Anna Bolena), John Osborn/Giorgio Misseri (Lord Riccardo Percy), Sonia Ganassi/Alessandra Volpe (Giovanna Seymour). Prima opera della cosiddetta trilogia Tudor - insieme a Maria Stuarda e Roberto de Devereux - Anna Bolena rappresenta una delle vette più alte della produzione operistica di Donizetti e dell’opera romantica in generale. Composta su libretto di Felice Romani, ispirato al dramma Henri VIII di Marie-Joseph Blaise de Chénier, debuttò al Teatro Carcano di Milano il 26 dicembre 1830 con un successo straordinario, oscurando persino la contemporanea proposta scaligera, dovuto anche a un cast d’eccezione, con il soprano Giuditta Pasta e il tenore Giovanni Battista Rubini, veri divi dell’epoca. Nonostante il successo iniziale, l’opera uscì gradualmente dal repertorio, fino a quando, nel 1957, Maria Callas le donò una seconda vita con una memorabile interpretazione dopo la quale l’opera tornò ad essere rappresentata nei maggiori teatri del mondo.

«Anna Bolena - racconta il regista Alfonso Antoniozzi - è la storia di un potere sognato, fortemente desiderato e infine raggiunto da una donna che, realizzato il proprio sogno e consumate le proprie vendette, si ritrova senza l’amore. Ci sforzeremo di teatralizzare le sue paure e le sue ossessioni, e di rendere verosimili i personaggi creati da Romani e Donizetti, restituendo umanità a figure storiche alle quali è stato già applicato un giudizio definitivo nella nostra memoria collettiva. La scena e i costumi sono stati spogliati da ogni orpello pre-elisabettiano avvicinando la narrazione al nostro tempo, pur mantenendola il più possibile distaccata da noi, in un ambiente di difficile collocazione temporale, che ha tuttavia dei precisi richiami agli anni Quaranta».

Teatro Carlo Felice di Genova
Venerdì 25 marzo 2022 ore 20.00 Abb. Opera A
Sabato 26 marzo 2022 ore 15.00 Abb. Opera F
Domenica 27 marzo 2022 ore 15.00 Abb. Opera C
Venerdì 1 aprile 2022 ore 20.00 Abb. Opera B
Sabato 2 aprile 2022 ore 20.00 Abb. Opera L
Domenica 3 aprile 2022 ore 15.00 Abb. Opera R

Manon Lescaut
di Giacomo Puccini
Dramma lirico in quattro atti su libretto di Domenico Oliva e Luigi Illica, con interventi di Marco Praga, Ruggero Leoncavallo, Giacomo Puccini, Giulio Ricordi e Giuseppe Adami
Dal romanzo Histoire du chevalier des Grieux et de Manon Lescaut di Antoine François Prévost
Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti
Regia Davide Livermore
Scene Giò Forma e Davide Livermore
Costumi Giusi Giustino
Video Design D-Wok

Personaggi e interpreti principali:

Manon Lescaut Maria Josè Siri /Monica Zanettin (26/3, 2/4)
Renato De Grieux Marcelo Álvarez/ Riccardo Massi (27/3, 3/4) /Francesco Pio Galasso (26/3, 2/4)
Lescaut Stefano Antonucci /Enrico Marabelli (26/3, 3/4)
Geronte di Ravoir Matteo Peirone
L'oste Claudio Ottino
Edmondo Matteo Mezzaro
Il maestro di ballo Didier Pieri
Un musico Sandra Pastrana
Un Sergente degli arcieri Matteo Armanino
Il lampionaio Didier Pieri
Un Comandante di marina Loris Purpura
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Allestimento in coproduzione Fondazione Teatro Carlo Felice - Fondazione Teatro San Carlo di Napoli - Teatro Liceu di Barcellona - Palau de les Arts di Valencia

Al Teatro Regio di Torino, il 1 febbraio 1893, otto giorni prima del debutto di Falstaff alla Scala, Puccini raggiungeva il suo primo successo con Manon Lescaut. La scelta del tema era un rischio, dato che il fortunato romanzo dell’abate Prévost era già stato trasformato in opera da Massenet, con successo, nove anni prima. Ma il trentacinquenne Puccini era già un compositore consapevole e non temeva il confronto: «Massenet lo sente da francese – disse a proposito del soggetto –, con la cipria e i minuetti, io lo sento da italiano, con passione disperata». E i fatti gli diedero ragione. L’anno dopo Manon trionfò anche al Covent Garden di Londra e, recensendola, George Bernard Shaw scrisse: «Puccini mi sembra che, più di qualsiasi altro suo rivale, sia il più probabile erede di Verdi». Giudizio profetico, perché Puccini, da Manon in poi, sarà appunto il compositore più rappresentativo dell’opera italiana, ed europea dopo Verdi. Questa Manon, per la regia di Davide Livermore, parlerà soprattutto al pubblico di oggi, come se fosse un film, spingendoci a pensare e a riflettere sulla contemporaneità: qui Manon infatti, è un’emarginata, una migrante che non ce l’ha fatta.

Teatro Carlo Felice di Genova
Venerdì 13 maggio 2022 ore 20.00 Abb. Opera A
Sabato 14 maggio 2022 ore 15.00 Abb. Opera F
Domenica 15 maggio 2022 ore 15.00 Abb. Opera C
Venerdì 20 maggio 2022 ore 20.00 Abb. Opera B
Sabato 21 maggio 2022 ore 20.00 Abb. Opera L
Domenica 22 maggio 2022 ore 15.00 Abb. Opera R

Rigoletto
di Giuseppe Verdi
Opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave
Dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo
Maestro concertatore e direttore Jordi Bernàcer
Regia Rolando Panerai ripresa da Vivien Hewitt
Scene Fondazione Teatro Carlo Felice da un’idea di Rolando Panerai
Costumi Regina Schrecker
Luci Luciano Novelli

Personaggi e interpreti principali:

Rigoletto Amartuvshin Enkhbat /Ivan Inverardi (14, 21), da definire (20)
Gilda Enkeleda Kamani/Lucrezia Drei (14, 21)
Duca di Mantova Giovanni Sala/Matteo Falcier (14, 21)
Sparafucile Giorgio Giuseppini/Mariano Buccino (14, 21)
Maddalena Caterina Piva/Valeria Girardello (14, 21)
Monterone Gianfranco Montresor
Marullo Marco Camastra
Matteo Borsa Cristiano Olivieri
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice

L’opera rivelatrice del carisma popolare di Giuseppe Verdi, e al tempo stesso una delle sue scelte più radicali: Rigoletto è stato rappresentato per la prima volta l’11 marzo 1851 al Teatro la Fenice di Venezia, dopo aver superato il duplice esame della censura asburgica, che contestava a Verdi la scelta di metter in musica un soggetto dal dramma Le Roi s’amuse di Victor Hugo, violando il decreto del Governatore Militare di Venezia. A sua volta, il dramma originale di Hugo dovette attendere cinquant’anni per ritornare sulle scene parigine dov’era nato, nel 1832, ed era stato messo al bando per gli evidenti riferimenti alla vita privata di Francesco I. Originale e innovativa per i tempi l’opera di Verdi, acclamata sin dal debutto dal pubblico, non fu compresa subito da tutta la critica, né per il suo libretto, che condensa con grande maestria in poco più di due ore un’opera teatrale in cinque atti, mantenendone intatto il potere di suggestione, che unisce al senso dell’inevitabilità drammatica una riflessione sull’eterna attualità del destino di Rigoletto, nelle parole di Rolando Panerai: «ciascuno è vittima e, nello stesso tempo, artefice del proprio destino». La regista irlandese Vivien Hewitt ricompone per la prima volta l’impianto registico e scenografico ricevuto in eredita dall’interprete e regista toscano, che in occasione del suo ultimo allestimento a Genova nel 2017 affermava «il mio punto di riferimento è lo spartito, dove ci sono le parole del librettista e la musica di Giuseppe Verdi: più di questo non si può volere». Di quell’allestimento sono riproposti anche i sontuosi costumi senza tempo della stilista prestata al Teatro Regina Schrecker, realizzati con tessuti di recupero e interamente prodotti per l'occasione.

Teatro Carlo Felice di Genova
Venerdì 10 giugno 2022 ore 20.00 Abb. Opera A
Sabato 11 giugno 2022 ore 15.00 Abb. Opera F
Domenica 12 giugno 2022 ore 15.00 Abb. Opera C
Martedì 14 giugno 2022 ore 20.00 Abb. Opera B
Mercoledì 15 giugno 2022 ore 20.00 Abb. Opera L
Giovedì 16 giugno 2022 ore 20.00 Fuori Abbonamento

Il Turco in Italia
di Gioachino Rossini
Dramma buffo su libretto di Felice Romani
Direttore d’orchestra Christopher Franklin
Regia Italo Nunziata
Scene Emanuele Luzzati
Costumi Santuzza Calì
Luci Luciano Novelli

Personaggi:

Selim
Donna Fiorilla
Don Geronio
Don Narciso
Prosdocimo
Zaida
Albazar
Zingare
Amiche di Fiorilla

Interpreti: Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento vocale e inserimento professionale della Fondazione Teatro Carlo Felice edizione 2022.
Orchestra, Coro e Tecnici del Teatro Carlo Felice
Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice

Il Turco in Italia, dramma buffo in due atti su libretto di Felice Romani fu rappresentato per la prima volta al Teatro alla Scala il 14 agosto 1814, nel cast Filippo Galli, Francesca Maffei Festa, Luigi Paccini, Giovanni David, Pietro Vasoli, Adelaide Carpano, Gaetano Pozzi, e con la direzione di Alessandro Rolla. In equilibrio tra comicità e raffinatezza, la più mozartiana delle opere di Rossini condivide con l’Italiana in Algeri, debuttata l’anno prima, il gusto della “turcheria”, più nell’aspetto formale che drammaturgico, mentre la musica è del tutto nuova (a dispetto di quanto scrissero i critici dell’epoca) così come è abbastanza unica - e fu additata per la sua ferocia - la sua capacità di dileggiare i costumi italiani. È nel XX secolo che l’opera entra in repertorio, grazie alle magistrali interpretazioni nella parte di Fiorilla offerte da Maria Callas. Protagonisti dell’allestimento con le storiche scene realizzate da Emanuele Luzzati assieme ai costumi di Santuzza Calì, al termine dell’edizione 2022 del corso, saranno i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento vocale e inserimento professionale per cantanti lirici della Fondazione Teatro Carlo Felice, la cui direzione artistica è stata affidata dalla Fondazione Teatro Carlo Felice a Francesco Meli.

CONCERTI

Ritratti americani I
Sabato 8 gennaio ore 20.00
John Adams Short Ride in a Fast Machine
John Adams The Chairman Dances
Leonard Slatkin Kinah (prima italiana)
Aaron Copland El Salón México
Pëtr Il'ič Čajkovskij/ Lo Schiaccianoci Suite dal balletto op. 71/a
Duke Ellington The Nutcracker Suite
Direttore Wayne Marshall
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Ritratti americani II
Giovedì 13 gennaio ore 20.00
Charles Ives The unanswered question
Charles Ives Three places in New England (versione 1929)
Salvatore Sciarrino Nove canzoni del XX secolo
Direttore Marco Angius
Soprano Ljuba Bergamelli
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Mozart l’italiano
Giovedì 3 febbraio ore 20.00
Wolfgang Amadeus Mozart Lucio Silla: Ouverture
Gaetano Pugnani Sinfonia in si bemolle maggiore
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n.1 3 in fa maggiore KV 112
Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 38 in Re maggiore KV 504, Praga
Direttore Alessandro De Marchi
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Ciclo Beethoven
Giovedì 24 febbraio ore 20.00
Ludwig van Beethoven Fidelio op. 72b: Ouverture
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 4 in si bemolle maggiore op. 60
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Direttore Hartmut Haenchen
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Novecenti
Giovedì 31 marzo ore 20.00
Bruno Bettinelli Due Invenzioni per archi
Antonín Dvořák Suite ceca in re maggiore op. 39
Maurice Ravel Ma mère l'Oye
Zoltán Kodály Galántai táncok (Danze di Galánta)
Direttore Donato Renzetti
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Ciclo Bruckner
(Verso Berio 100)
Venerdì 15 aprile ore 20.00
Luciano Berio Requies
Anton Bruckner Sinfonia n.9 in re minore
Direttore Fabio Luisi
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Ciclo Beethoven

Venerdì 22 aprile ore 20.00
Ludwig van Beethoven Meeresstille und glückliche Fahrt op. 112
Franz Schubert Messa in sol maggiore per soli, coro e orchestra D167
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55, Eroica
Direttore Hartmut Haenchen
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

Schumann

(Verso Berio 100)
Lunedì 25 aprile ore 20.00
Franz Schubert- Luciano Berio Rendering
Robert Schumann Sinfonia n. 4 in re minore op. 120
Direttore Fabio Luisi
Orchestra del Teatro Carlo Felice

Ciclo Beethoven

Giovedì 19 maggio ore 20.00
Paola Prestini Barcarola (prima italiana)
Francis Poulenc Litanies à la Vierge Noire
Hector Berlioz La Mort d’Ophélie op.18 n.2
Ludwig van Beethoven Sinfonia n.7 in la maggiore op. 92
Direttore Speranza Scappucci
Orchestra e Coro del Teatro Carlo Felice

Nessun commento:

Posta un commento