"UN'ORA DI TRANQUILLITA'"
REGIA DI MASSIMO GHINI
SALA UMBERTO DI ROMA
Massimo Ghini ha deciso di misurarsi con la travolgente
comicità di un testo mai rappresentato in Italia Un’ora di tranquillità di
Florian Zeller uno dei più apprezzati drammaturghi francesi contemporanei.
Un’ora di tranquillità è una commedia moderna, brillante e
divertente grazie al meccanismo del vaudeville giocato tra equivoci e battute
esilaranti, è una macchina drammaturgicamente perfetta inventata da questo
geniale scrittore francese che è stata in patria un grandissimo successo
teatrale, definita una spassosa, intelligente e geniale operazione da non
perdere.
Il meccanismo della comicità presente nel testo consente di
non dover ricorrere a imponenti adattamenti, anzi è proprio nel meccanismo
utilizzato nella scrittura che si poggia la forza di questa commedia brillante.
I personaggi hanno ciascuno un ruolo fondamentale nella vicenda, è come se fossero
loro stessi gli ingranaggi che mettono in moto la macchina della risata già
dalle prime battute del testo.
Si tratta di un’opera corale dove ogni attore deve legare la
propria arte agli altri.
Il personaggio “centrale” di Un’ora di tranquillità è un
uomo che cerca disperatamente un momento di solitudine e serenità.
E’ riuscito a rintracciare e acquistare un vecchio disco in
vinile da un rigattiere ma, mentre cerca di trovare il modo per dedicarsi a
questo cimelio, una serie di eventi e personaggi lo interrompono: la moglie
che, gli deve parlare di cose importanti del loro rapporto, il vicino di casa
che, a causa dei lavori che sta effettuando nella propria abitazione, irrompe
mentre Michel sta cercando di ascoltare il disco, fino ad un improbabile
idraulico che invece di riparare i guasti, ne provoca ulteriori. A questi si
aggiungono altri amici, amanti e figli che entrano in scena inconsapevoli di rendere
impossibile al povero protagonista di godersi solo un’ora di tranquillità.
Senza poterli minimamente prevedere verranno alla luce
vecchi amori, tradimenti, bugie… il tutto tenuto sempre sotto perfetto
controllo ma con la genuinità dirompente del non programmato.
Il tempo di pace è
praticamente un sogno irraggiungibile fino al momento in cui tutto si ferma e
il disco finalmente sta per essere ascoltato…
L'abilità di Florian Zeller non è solo nella scrittura
brillante, ma anche nell'arte di gestire l’imprevisto continuo, in un vortice
in cui le collisioni sono inevitabili, con un gusto che amplifica il
divertimento. Lo spettatore è invitato e sollecitato a conoscere la verità ma continua ad avere ben presente l’impossibilità di riuscire a sistemare le
cose perché ci sono troppe varianti che interferiscono con quello che sembrava
un banale progetto per trascorrere un
po’ di tempo, anzi solo un’ora, di tranquillità.
NOTE DI REGIA
Un’ora di tranquillità. Ho avuto proprio bisogno di questo,
per riuscire a scrivere queste poche note di regia. Un titolo che rappresenta
in maniera precisa un sogno, un'esigenza che, dati i momenti convulsi che
viviamo, si fa quasi utopia.
La commedia mi è stata segnalata da un direttore di teatro
che l'aveva appena vista a Parigi. La prima lettura è stata immediatamente
rivelatrice delle potenzialità del testo stesso. Una intelaiatura da farsa,
composta e sviluppata con eleganza che, non disdegna la memoria geometrica di
tanta commedia francese cinica e moderna che, ancora continua ad essere fonte
di ispirazione per molti film di successo. Il nostro protagonista, che più che
essere un protagonista finisce per essere il Caronte di sé stesso, andrà
incontro ad uno tsunami che lo travolgerà. Onda anomala composta da una serie
di persone, di affetti, di sconosciuti che scaricheranno su di lui le loro
nevrosi, spinti, a loro pensare, da un senso di giustizia che vorrebbe riparare
al male fatto. La meravigliosa doppiezza dei protagonisti fa sì che qualunque
opera riparatrice essi vogliano compiere, si trasformerà in tortura. Il cinismo
che pervade tutta la storia mi ha affascinato. Quando la mancanza di ipocrisia
permette ad un autore di poter essere così diretto e spietatamente onesto, la
risata arriva là dove tanta morale, tanta ipocrisia appunto, fa spesso danni
irreparabili. Ridere continuando a descrivere la doppiezza della società che
non parla e, se lo fa, mente, accettando tutti di essere protagonisti del
nulla. Il testo è di Florian Zeller, uno dei talenti più affermati della nuova
drammaturgia francese. I suoi testi sono rappresentati nei maggiori paesi
d'Europa riscuotendo successo di critica e di pubblico. Un'ora di tranquillità
è stata realizzata la scorsa stagione a Parigi diretta ed interpretata da
Fabrice Lucchini con un successo travolgente, tanto da ottenere l'interesse di
Patrice Leconte che ne ha fatto un film con Christian Claviert e Carol Bouquet,
campione d'incassi.
Massimo Ghini
DI FLORIAN ZELLER
CON IN ORDINE ALFABETICO
CLAUDIO BIGAGLI | MASSIMO CIAVARRO | ALESSANDRO GIUGGIOLI
GALATEA RANZI | LUCA SCAPPARONE | MARTA ZOFFOLI
REGIA
MASSIMO GHINI
PRODUZIONE VALERIO SANTORO PER LA PIRANDELLIANA
martedì, giovedì e venerdì ore 21, mercoledì ore 17, sabato
ore 17 e 21, domenica ore 17
Prezzi da 38€ a 28€
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