BRANCACCINO DI ROMA
RASSEGNA SPAZIO DEL RACCONTO
"THE ALIENS"
The Aliens è più uno studio sul
carattere che un plot-driven. Il testo si concentra su due trentenni
(KJ e Jasper) che sembrano esercitare un piccolo sforzo per muoversi
attraverso la vita. Sono degli “scansafatiche", che trovano
poco stimolo dalla società, ma non sembrano avere l'energia per
agire. Entrambi hanno la barba lunga, probabilmente perché il
radersi potrebbe richiedere più energia e attenzione di quanto
possano spendere. Non sono pigri; solo che non hanno trovato niente
che serve per motivarli.
Si siedono su una panchina o su vecchie
sedie di plastica del patio nel retro di un bar, scegliendo di non
interagire con gli avventori all'interno, isolandosi e condividere
pensieri casuali uno con l'altro. Parlano di musica, di filosofia e
di Charles Bukowski, poeta confessionale padre del realismo sporco.
Come Bukowski, pensano alla scrittura, all'alcol, ai rapporti con le
donne e alla fatica del lavoro.
KJ scarabocchia periodicamente idee
per un libro. Hanno formato una band, non potendo accordarsi su un
nome, pensano di avere risolto la loro diatriba chiamando la loro
band The Aliens, ma alla fine è solo un'altra decisione che hanno
quasi fatto, ma che non hanno portato a termine. Fino a quando non
decideranno, non potranno agire. Sono alieni, ma non come esseri
venuti da un altro mondo ma nell’essere alienati.
Nel loro mondo privato entra Evan, un
giovane ragazzo che è stato da poco assunto come cameriere del bar.
Evan è un giovane timido, sessualmente inattivo, fuori dal mondo,
naif con l'angoscia adolescenziale. Lentamente, decidono di
insegnargli tutto sulla vita, ma dalla loro prospettiva…
Un testo delicato dove nessuna parola è
sprecata, pieno di meditazione e compassionevole. Un testo che parla
di musica, di amicizia, di arte, di amore e di morte.
Annie Baker, 35enne pluripremiata
autrice di "The Aliens", vincitrice nel 2014 del premio
Pulitzer è considerata da molti uno dei più freschi e talentuosi
drammaturghi di questo decennio; scrive di personaggi realistici che
emergono in linee sottili e riflessive. Il suo stile è quello di un
ritmo lento, le sue opere sono penetranti, con pause e silenzi per
l'introspezione. In “The Aliens” l’illuminazione e il fumo di
una sigaretta, i personaggi seduti che guardano il nulla e
strimpellano una chitarra sono i mezzi per permettere questa
significativa riflessione. La Baker sviluppa le sue idee attraverso
la sottigliezza, non urla o non eccede nel dramma.
Silvio Peroni, regista teatrale e
direttore artistico di Festival e rassegne culturali. Esordisce come
regista a 22 anni. Negli anni realizza la regia di spettacoli e
letture poetiche, debuttando in numerosi festival nazionali e curando
l’allestimento di spettacoli nella maggiori piazze nazionali. Ha
diretto artisti come Elio Germano, Isabella Ragonese, Daniela Poggi,
Alessandro Tiberi, Margot Sikabonyi, Fabrizio Falco, Massimo
Dapporto, Arnoldo Foà, Paola Gassman e ha realizzato spettacoli di
autori come Will Eno, Nick Payne, Mike Bartlett, Cesare Zavattini,
Tahar Ben Jelloun, Neil La Bute, Harold Pinter.
Di Annie Baker, traduzione Monica
Capuani
regia Silvio Peroni
con Giovanni Arezzo, Francesco Russo,
Jacopo Venturiero
BRANCACCINO
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Via Mecenate 2, Roma - www.teatrobrancaccio.it
Biglietto: 14,00 € + 1,50 € d. p.
card open 5 ingressi: 55 €
Prevendita su Ticketone.it e presso i
punti vendita tradizionali
BOTTEGHINO DEL TEATRO BRANCACCIO
Via Merulana, 244 | tel 06 80687231
| botteghino@teatrobrancaccio.it
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