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lunedì 25 aprile 2016

AL TEATRO DELL'OROLOGIO DI ROMA
"DARK VANILLA JUNGLE"
CON MONICA BELARDINELLI
E CARLO EMILIO CLERICI

Dal 26 aprile all’8 maggio è in scena al Teatro dell’Orologio, a chiusura della stagione 2015-2016 Cambiamento Reale, lo spettacolo DARK VANILLA JUNGLE.

Si tratta di una delle ultime opere di Philip Ridley, uno dei più grandi autori inglesi contemporanei, maestro nel percorrere le zone più oscure della psiche umana, per raccontare personaggi estremi, con un linguaggio fatto di immagini che ci colpiscono a fondo e che ci lasciano profondamente a disagio. Nessuno come Ridley, infatti, sa cogliere il dolore, la violenza e la miseria umana. Nessuno come Ridley ha la capacità di distruggere nello spettatore ogni certezza di benessere e l'idea stessa che nel mondo "tutto va bene".

Presentato nel 2014 in prima assoluta al Teatro Belli di Roma, all'interno della tredicesima edizione di TREND - nuove frontiere della scena britannica, rassegna curata da Rodolfo di Giammarco, lo spettacolo ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica, confermando le stesse favorevoli impressioni ottenute dall'omologo inglese, andato in scena nel 2013 al Festival di Edimburgo e a Londra con la prestigiosa interpretazione di Gemma Whelan (Games of Thrones).

Il successo si è ripetuto anche nelle due repliche realizzate all'interno della scorsa edizione del Festival FontanonEstate, nella suggestiva cornice del Fontanone del Gianicolo.
 

Unanime il consenso nei confronti della giovane interprete di questa edizione italiana, Monica Belardinelli, diretta dalla mano esperta di Carlo Emilio Lerici, che ha con Ridley un feeling speciale, avendo già diretto quattro opere tra le più famose del drammaturgo inglese (Mercury Fur, Vincent River, Moonfleece e il recentissimo Tender Napalm).

Un allestimento di grande impatto visivo e sonoro, che si avvale delle scene di Alessandro Chiti e del disegno del suono di Giuseppe D'Amato. Senza dimenticare le immagini video di Giulia Amato e i costumi di Valentina di Geronimo.

SINOSSI

Andrea è una ragazza fragile con un bisogno disperato di essere amata. La sua vita ha una caratteristica che è diventata una vera e propria persecuzione: è rifiutata da tutti. Abbandonata dal padre quando aveva cinque anni cresce con una madre che improvvisamente e violentemente la rifiuta, lasciandola a soli undici anni ad una nonna che la rifiuta a sua volta. Non sorprende quindi che lei cerchi ostinatamente la tranquillità e l'affetto ovunque, con una determinazione che progressivamente diventa vera e propria ossessione. Il suo primo rifugio è nel mondo seducente, ma pericoloso, di un uomo più anziano, con il quale i suoi sogni romantici si sbriciolano in una storia orribile di tradimenti e violenze sessuali ripetute. A questo segue un tentativo sempre più disperato, e alimentato solo dalla sua fantasia, per cercare di ottenere la sicurezza e l'amore che lei desidera. Nella sua progressiva discesa negli abissi della follia costruisce una passione per un giovane veterano di guerra in Afghanistan gravemente mutilato ed in stato vegetativo, con il quale immagina una vita “normale”, per finire cacciata in malo modo fuori di casa dalla madre di lui.
 

L'ennesimo rifiuto che non le lascia scampo.

A soli diciassette anni è di nuovo in mezzo a una strada, in uno stato di confusione estrema.

Un figlio che deve nascere, che lei immagina del soldato e non il frutto delle violenze subite, è l'epilogo del racconto.

Un figlio che forse non esiste e che forse è solo il frutto della sua mente malata.

Un figlio morto. Forse ucciso proprio dalla sua giovane mamma.

È in questo momento che incontriamo Andrea, che vuole raccontarci la sua versione dei fatti.

Tutta la vicenda è raccontata attraverso un torrente impetuoso di parole, che esce dalle labbra di Andrea quasi come fosse fuori controllo – confessioni come un flusso di acqua corrente che lei non è in grado di fermare. Vuole dirci la verità, lei insiste, ma è anche cresciuta in un mondo dove la verità deve essere mimetizzata nelle storie. Memorie e finzioni si avvolgono così l'una intorno all'altra; piccoli dettagli vengono riciclati e riutilizzati, mescolandosi e confondendosi nella narrazione che si costruisce e disintegra di volta in volta. E la storia poco a poco si dissolve nella sua fantasia, dove diventa sempre più difficile afferrare qualcosa di concreto.

CARLO EMILIO LERICI

È regista e traduttore, attivo nel teatro italiano dal 1981. Fra il 1993 e il 2014 firma circa 50 regie. Con Dark Vanilla Jungle, torna per la quarta volta a misurarsi con Ridley, dopo il successo ottenuto con Mercury Fur, Vincent River e Moonfleece.

MONICA BELARDINELLI

Si diploma come attrice presso l'Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Perfeziona i suoi studi con Jordan Bayne, Daniele Salvo, Laura Marinoni, Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Mario Ferrero e Laura Olivi.

Di Philip Ridley
con Monica Belardinelli
adattamento e regia Carlo Emilio Lerici
scene Alessandro Chiti
costumi Valentina Di Geronimo
disegno suono Giuseppe D'Amato
immagini video Giulia Amato
traduzione Fabiana Formica
aiuto regia Martina Gatto e Pamela Parafioriti

SALA GASSMAN

da martedì a sabato ore 20 | domenica ore 17
domenica 1 maggio: riposo
www.facebook.com/Dark-Vanilla-Jungle

INFO E PRENOTAZIONI

La prenotazione è vivamente consigliata

06 6875550 | biglietteria@teatroorologio.com

le prenotazioni possono essere effettuate dal lunedì al venerdì dalle 11:00 alle 19:00

INTERO // 15 euro

RIDOTTO // 12 euro

ingresso consentito ai soli soci: tessera associativa annuale 3 euro

Teatro dell’Orologio
Via dei Filippini 17/A
00186 - Roma

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